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Nuovo comprensorio sciistico Cadore - Civetta |
17-02-2011 00:00 |
daniele  |
Vero è che non siamo in Friuli, ma spero che a molti di voi interessi la questione...
OCCORRE PROPRIO abbattere ancora foreste, spianare montagne, tirar su piloni e funivie ? ? ?
Per chi non lo sapesse e magari vuole informarsi e dire la propria e protestare contro questo nuovo affronto alla montagna:
Una discussione sul Forum di FUORIVIA:
http://www.fuorivia.com/forum/viewtopic.php?f=15&t=29602
Un gruppo su FACEBOOK:
http://www.facebook.com/home.php?sk=group_194461737247436
Allego anche comunicazione di un amico giunta poco fa':
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L'associazione Mountain Wilderness organizza per domenica 13 marzo una manifestazione di protesta contro il progettato nuovo comprensorio sciistico Cadore-Civetta. Il ritrovo è alle 8 a forcella Staulanza, si faranno due percorsi, uno con gli sci fino al col della puina, l'altro con le ciaspe fino al rifugio città di fiume. Alle 14 comizio davanti al rifugio Staulanza.
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Grazie ;-) |
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20-02-2011 00:00 |
daniele  |
Sinceramente???
Mi INQUIETA che nessuno abbia espresso un'opinione su un argomento del genere...
Giusto per sapere, almeno, se ci sono più favorevoli o contrari e nel caso le motivazioni... |
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21-02-2011 00:00 |
ilario.morettin  |
Io sono contrario!!!
Per chi intende approfondire l'argomento, farsi un'idea ed eventualmente firmare la petizione contro il ventilato collegamento sciistico tra la val Zoldana ed il Cadore andate al sito: www.pelmo-mondeval.it |
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22-02-2011 00:00 |
David  |
Caro Daniele, l'argomento e' delicato e merita approfondimenti, hai fatto bene ad indicare ( con Ilarrio ) i link ai siti dove si puo' capire qualcosa in piu' del progetto. Il mio punto di vista e' che la montagna e la natura vanno preservati, e siamo tutti d'accordo ci mancherebbe, ma ci sono anche le persone che vivono in montagna e che il turismo e' FONDAMENTALE per loro, visto che quello invernale e' quello che porta piu' soldi in assoluto. La mia domanda e': come conciliare TURISMO - NATURA - LAVORO ?Aspetti tutti fondamentali per le montagne ! Ciao |
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22-02-2011 00:00 |
Graziano.Bettin  |
Condivido pienamente la risposta ragionevole ed equilibrata del Sig. Davide. |
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22-02-2011 00:00 |
luca.deronch  |
Non conosco a fondo il progetto, ne ho sentito parlare come qualcosa di faraonico e deturpante della natura , andrò sicuramente a leggere qualche approfondimento. Tendenzialmente sono contrario come lo ero ai grandi lavori fatti sul Canin. Chi ama la montagna e la natura non dovrebbe avere dubbi. Io firmerò la petizione sperando in qualche altra soluzione che tenga conto delle tradizioni, della storia e dell'ambiente. Altri paesi vicini insegnano che si può fare turismo anche in altri modi. La montagna ha 4 stagioni...... |
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23-02-2011 00:00 |
luca_di_collina  |
Posto che il turismo è un settore abbastanza 'drogato' (vedi foraggiamenti pubblici e bilanci degli enti semi-para pubblici nonché dei proprietari degli impianti) mi auguro che sia almeno un buon progetto (piste su versante nord visto il riscaldamento climatico, presenza di infrastrutture e alberghi).
Per la mia tesi avevo recuperato un ambizioso progetto di impianti nel Comune di Forni Avoltri, grazie al cielo non è andato in porto.
Una delle mie domande in questi casi è questa: meglio piccoli impianti distribuiti in un comprensorio o uno enorme in un singolo posto?
Mandi. |
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24-02-2011 00:00 |
chripell@gmail.com  |
Rispondo in ritardo perché volevo recuperare della documentazione precisa per non abbandonarmi a uscite emotive.
Credo che questo sia l'ennesimo progetto che nasce già morto. Probabilmente il motivo è incanalare dei fondi (europei o statali) verso certe aziende. Il turismo dello sci è in calo sin dalla fine degli anni 80. e ultimamente si sta trasformando sempre più in turismo "mordi e fuggi" (anche per il miglioramento delle strade di comunicazione): al massimo il turista paga un caffè. Alle popolazioni locali non rimane niente (forse qualcuno lavorerà per qualche anno in una stazione della funivia finché gli impianti non verranno dismessi), solo la devastazione e quindi l'impossibilità di cercare nuove vie turistiche più compatibili con l'ambiente. Chiunque può verificare quale desolazione sono i casermoni vuoti a Sella Nevea. Durante la settimana non apre nemmeno la pizza al taglio (dove c'era la pizzeria Montasio, ci sono rimasto male verificandolo tornando de un'ascesa in zona!) che non riesce a mantenersi. Magari avrebbe senso rafforzare i comprensori già esistenti con una offerta completa (anche dopo sci per avere un tipo di turismo più redditizio), aprirne di nuovi sembra quanto meno una follia (l'offerta supera già la domanda!!!!) se non un vero e proprio caso di scempio del bene pubblico per aggiudicarsi dei fondi e degli appalti.
Aggiungo il link ad un'ottima presentazione della TAM sul soggetto (visto che il forum non mi permette di allegare documenti):
http://evolware.org/chri/turismo_montano.ppt
nel quale i punti di cui sopra sono dettagliati con adeguati riferimenti bibliografici. |
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