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Via Amalia e Via di Dogna |
20-09-2010 00:00 |
Luca  |
Non vorrei scatenare l'inferno di insulti.
Qualcuno ha mai percorso la ferrata Amalia fino al Suringar (senza salire al Montasio) ed è sceso per la Via di Dogna?
Se si, mi date un'indicazione delle tempistiche e delle difficoltà?
Per darvi un'idea, ho fatto quasi tutte le ferrate dolomitiche (tommaselli, mesules, piazzetta, trincee, fiamme gialle ecc...)
Grazie a tutti |
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20-09-2010 00:00 |
Fabry-Monfy  |
A mio parere, avendola fatta lo scorso anno, l'esperienza di vie ferrate non serve molto sulla via di Dogna in quanto i tratti attrezzati sono veramente irrisori. Penso che se non si hanno buone capacità alpinistiche, in discesa la via è difficile e pericolosa oltre che di difficile orientamento. Tieni conto che la via non è segnalata. In senso contrario invece è fattibile. Ma immagino che la tua domanda sottintendesse che in senso contrario saresti capace di farla. Buona montagna. |
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20-09-2010 00:00 |
Luca Ch  |
via di dogna in discesa? non mi pare per te (dal curriculum) e non mi pare il caso
non andare a cercar rogna.
buona montagna! |
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20-09-2010 00:00 |
Alessio  |
ciao!! ti posso dire che io la via di dogna lo percorsa in salita perchè di solito è quello che si fa, poi proseguendo per la findeneg al montasio. ti posso dire che ci abbiamo impiegato 3 ore y mezza fino al suringar quindi in discesa penso dovresti impiegare più tempo comunque ripeto secondo il mio punto di vista non è una via da percorrere in discesa. riguardo le difficolta della via di dogna è prevalentemente di 1 e 2 grado con un pasaggio di 3. ciao e buona montagna! |
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20-09-2010 00:00 |
giuseppe.tolazzi  |
Io l'ho percorsa tre anni fa in salita, come si fa di solito, accompagnato da una Guida Alpina di Tarvisio. Lui mi ha detto che una volta alla fine di un'operazione di soccorso è stato costretto a farla in discesa ma non si è per nulla divertito... Come dice fabry da Monfalcone la via di Dogna NON è una via ferrata che richiede esperienza, senso dell'orientamento, allenamento e buone capacità alpinistiche anche se le difficoltà non superano il III superiore. Ma farla in discesa mi sembra una roba da matti! Opinione, come al solito, personalissima. Ciao! |
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20-09-2010 00:00 |
Walter.S  |
Come hanno già detto gli altri, in discesa la via di Dogna direi proprio di no. Siccome ho in cantiere da un po' anche io l'idea di farla avevo trovato scritto in giro per la rete che la via presenta singoli passaggi di III, esposti. Avevo trovato anche scritto che recenti franamenti avevano innalzato alcuni passaggi al IV grado. Non saprei quanto attendibili siano queste informazioni.
In generale faccio una piccola considerazione, forse ovvia, ma che ci riguarda un po' tutti, anche in relazione al precedente post sulla gola dello Jof Fuart. L'andar per ferrate di fatto non implica saper superare le difficoltà della montagna. Si vedono moltissime volte purtroppo persone che si "arrampicano" appiccicati ai cavi e spiattellati alla parete con la faccia, senza cognizione di causa delle proprie capacità. Bene o male nelle ferrate ci si arrangia con la forza, vedi caso torre Clampil, ferrata da funamboli più che altro (e anche pericolosa se si dovesse scivolare...).
Come dice poeticamente Mazzilis in un suo libro, "Per l'escursionista, un cavo divelto o un franamento del sentiero può essere molto pericoloso...e non può far conto sull'esperienza che ha il rocciatore abituato a situazioni ben più difficili e con un bagaglio di esperienze davvero invidiabile. Certo la fortuna, come in tutte le vicende della vita, è talvolta determinante."
A presto! |
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22-09-2010 00:00 |
miziomuec@libero.it  |
vedo che sei esperto di ferrate ma scendere per la via di dogna percorso non segnato e di difficoltà di 2 grado grado e passaggi di 3 di difficile orientamento viso che più di qualcono sbglia anche in salita non è consigliabile ti consigli di fare l'incontrario mandi maurizio |
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23-09-2010 00:00 |
psycho  |
ho percorso la via di dogna in salita un anno fa assieme a franz la prima volta fino al muschi per poi tornare indietro al rientro difficolta' non elevate con qualche passaggio scorbutico e non facile orientamento anche se la via presenta dei bollini rossi.
La seconda volta l'abbiamo percorsa completamente il ritorno x tale via potrebbe presentare problemi sulla rampa che porta dalla grande cengia al muschi anche se all' inizio della rampa sono presenti due chiodi e cordino x discesa in corda doppia quindi con due 1/2 corde x 60 mt sei assicurato;la rampa e' ovviamente piu' lunga ma l'unico passaggio impegnativo 3° grado molto breve e' vicino al muschi spero ti possa essere stato di aiuto ciao |
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01-10-2010 00:00 |
Pietro  |
Ti consigli di rimandare ormai ogni velleità al prossimo anno. La via di dogna è una via alpinistica di 2° grado, da non sottovalutare per la sua lunghezza, tanto che ne consigliano la percorrenza in due giorni, con sosta al bivacco Muschi o meglio al Surringar.
Considera poi la lunghezza attuale delle giornate e, cosa da non scartare nelle valutazioni, le temperature a quelle altezze.
Consiglio quindi di rimandare al prossimo anno. Mandi.
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