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via della vita |
11-09-2010 00:00 |
fabio  |
Con grande ritardo, ma a beneficio dei futuri frequentatori della Via della Vita.
E' stato detto:"se uno arrampica non si volta neanche indietro" - giusto, concordo; "per chi è un pò insicuro, meglio utilizzare la corda" - a patto di sapere cosa fare (sosta, rinvii, progressione in cordata).
Di solito la maggior parte degli escursionisti non conosce le manovre di corda.
Le placche sopra alla bancata detritica sono facili ma insidiose (specialmente in discesa), e se scivoli non ti fermi facilmente.
Impariamo a diferenziare il concetto "difficile" da "pericoloso".
Si vede gente su itinerari escursionisticamente molto impegnativi che non sa quello che fa, e ci si chiede come siano ancora vivi.
PRUDENZA
ciao
fabio |
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Messaggio |
21-01-2011 00:00 |
Pietro.  |
Leggo anch'io con ritardo il tuo avviso, che facendo palese riferimento al mio intervento sul tema, intendo chiarire.
Solo da qualche anno frequento assiduamente l'ambiente montano, e quando ho cominciato nulla sapevo di gradi della scala Welzenbach, ma a forza di frequentare gente con esperienza, con un po' di volontà, e aiutato dalla frequenza di corsi specifici ho imparato qualcosa. Per qualcosa intendo le basi dell'arrampicata, nulla di più.
Ho imparato che quello che ieri era "difficile" e "pericoloso",con tutti i miei limiti, oggi non lo è più, bisogna solo sapere ciò che si sta facendo, dove ci si muove e le regole per farlo in sicurezza, come una qualsiasi attività umana.
Tra l'altro, nel mio intervento, all'amico della montagna, facevo riferimento anche a delle foto che avevo e che poi puntualmente gli ho fatto pervenire, così lui valutava, de visu, in base alle sue capacità, il da farsi. Foto che gli sono tornate utili e di cui mi ha ringraziato.
Quanto sopra per affermare che, se parlo di corda al seguito, è intrinseco affermare che bisogna saperla anche usare.
In caso contrario sarebbe come voler fare un giro in bici, senza esserne capaci. Prima impari ad andarci, e poi pensi a farti il giro.
Una cosa condivido, dovessi scendere per la "Via della vita", lungo quelle placche, non metterei mai a repentaglio la mia incolumità. Una corda doppia non costa niente, fissata ai bei anelli già presenti, non farebbe altro che appagarti maggiormente e non ti farebbe perdere che pochi minuti.
Scusa, ma mi è parso che non avevo saputo evidenziare il giusto gradi di pericolosità del breve tratto di arrampicata, ma così non mi pare.
Per il resto, PRUDENZA sempre, ma ognuno si fa le sue esperienze. Pietro.
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