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Messaggio

Petizione Monte Mia

21-05-2004 00:00
ivo.sentierinatura ivo.sentierinatura
Ricevo e inoltro volentieri.

Caro amico
ti trasmetto il testo della petizione popolare predisposta dal Comitato per la tutela del Monte Mia, formato da associazioni e privati cittadini per richiedere appunto la salvaguardia di questo sito di importanza comunitaria ed in particolare di non realizzare la strada forestale prevista in una delle poche località montane ancora prive di disturbo antropico e ricche di specie faunistiche di rilevante interesse scientifico (nella petizione sono riportate le informazioni specifiche).
Vi chiedo di selezionare gli indirizzi di seguito indicati e di copiarli nella casella del destinatario in una nuova mail che create.

In seguito selezionate e copiate il testo della petizione sotto riportato e incollatelo nella email dove avete inserito gli indirizzi. Sarebbe coretto mettere il vostro nome sotto la frase "Sottoscrivo la petizione".

Inserite anche l'oggetto nella apposita casella.

Gli indirizzi sono quelli degli organi di informazione, dei gruppi e dei consiglieri regionali disponibili in rete e delle autorità che il 26 maggio 2004 potrebbero autorizzare l'inutile e dannosa opera.
Inoltrate cortesemente questo messaggio anche alla vostra mailing list per ampliarne il campo di azione.

Il sistema di trasmissione funziona correttamente con i programmi Outlook e Outlook espress. Può esserci qualche problema con i sistemi di posta elettronica da internet perchè al posto del punto e virgola ci vuole la sola virgola. In caso copiate gli indirizzi su un foglio elettronico di testo e sostituite con la specifica funzione il ";" con la "," Quindi mettete gli indirizzi nella casella del destinatario.

Una azione utile è anche inviare un fax con il testo della petizione ai numeri:
0432 726033 (Comune di Pulfero)
040 3774410 (Direzione Centrale dell'Ambiente e dei lavori pubblici)
0432 555140 (Direzione Centrale Risorse Agricole, naturalie forestali)

Grazie!
E speriamo di riuscire a salvaguardare questa bella e importante Montagna:
il Monte Mia.

Per Il Comitato: Franco Rossi






Elenco indirizzi e-mail a cui trasmettere la petizione:

sindaco.pulfero@eell.regione.fvg.it; ondef@friul.it; redazione@radiospazio103.com; radiospazio@libero.it; lavitacattolica@nettuno.it; ilfriuli@ilfriuli.it; udine@gazzettino.it; provincia@messaggeroveneto.it; regione@ilpiccolo.it; REPORT@RAI.IT; rai.tv@RAI.IT; tgrfvg@rai.it; friul@libero.it; telepordenone@iol.it; redazione@telequattro.it; ansa.trieste@ansanet.it; argafvg@email.it; cr.gr.cittadini@regione.fvg.it; cr.gr.ds@regione.fvg.it; cr.gr.fi@regione.fvg.it; cr.gr.margherita@regione.fvg.it; cr.gr.cittadini@regione.fvg.it; cr.gr.intesa@regione.fvg.it; cr.gr.rc@regione.fvg.it; cr.gr.an@regione.fvg.it; cr.gr.udc@regione.fvg.it; cr.gr.ln.ip@regione.fvg.it; presidente.giunta@regione.fvg.it; presidente.consiglio@regione.fvg.it; vicepresidente.consiglio@regione.fvg.it; bruno.malattia@regione.fvg.it; renzopetris@libero.it; u.fortuna@tin.it; dsfedtrieste@libero.it/dsfvg@tiscalinet.it; a.menosso@virgilio.it; nevioalzetta@yahoo.it; tamarablazina@yahoo.it; mirio.bolzan@regione.fvg.it; igor_dolenc@yahoo.it; enrico.gherghetta@regione.fvg.it; pupulin.paolo@tin.it; presidente@forzaitalia-fvg.com; agenzia.adriatur@lignano.it; roberto@asquini.it; massimo.blasoni@libero.it; camberpiero@forzaitalia-fvg.com; bruno.marini@regione.fvg.it; cristiano.degano@regione.fvg.it; giancarlotonutti@libero.it; slupieri@libero.it; paolomenis@libero.it; giorgiobaiutti@katamail.com; franco.brussa@regione.fvg.it; bruno.malattia@regione.fvg.it; alessandra.battellino@regione.fvg.it; rifcom.fvg@libero.it; luca.ciriani@libero.it; info@paolociani.it; sergio.dressi@regione.fvg.it; adriano.ritossa@regione.fvg.it; alessandro.metz@regione.fvg.it; maurizio.salvador@regione.fvg.it; bruna@brunazorzini.it; avvocatopanontin@adriacom.it; ctmmia@yahoo.it; ass.agricoltura@regione.fvg.it; agricoltura@regione.fvg.it; s.selvicoltura@regione.fvg.it; irf.ud@regione.fvg.it; ass.ambiente@regione.fvg.it; edilizia.ss.tecnici@regione.fvg.it; s.via@regione.fvg.it; viab.trasporti@regione.fvg.it; pian.terr.ud@regione.fvg.it; s.paesaggio@regione.fvg.it; ass.viab.trasp@regione.fvg.it; segretario.pulfero@eell.regione.fvg.it



Oggetto: Petizione per la tutela del Monte Mia


Sottoscrivo la petizione

Al Presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia
Ai Consiglieri regionali
Al Sindaco del Comune di Pulfero
Alle autorità preposte ad autorizzare l'opera


PETIZIONE POPOLARE AFFINCHE' VENGA GARANTITA LA TUTELA
DEI VALORI NATURALISTICI DEL MONTE MIA


I sottoscritti cittadini
CONSIDERATO CHE


- il Monte MIA è un Sito di Importanza Comunitaria (SIC) denominato IT3320018 Forra del Pradolino e Monte Mia, individuato per la presenza di habitat di interesse comunitario (Faggete di Asperulo-Fagetum) e di varie specie animali inserite negli allegati della direttiva 92/43 e 79/409;
- il territorio del Monte Mia costituisce l'area di reperimento "Monte Mia", prevista dalla L.R. 42/1996, in base alla quale non e' consentita l'esecuzione di opere che provochino la riduzione di superfici boscate o a prato naturale o che modifichino lo stato dei corsi d'acqua o la morfologia dei suoli, salvo l'esecuzione di opere di preminente interesse pubblico;
- il Monte MIA è inserito all'interno della Important Bird Area (IBA) "Cividalese e Alta Val Torre", entro al quale ai sensi dell'art. 4 della direttiva 79/409 devono essere adottate misure idonee a prevenire l'inquinamento o il deterioramento degli habitat, nonché le perturbazioni dannose;
- se venisse realizzato il progetto di costruzione di una strada forestale si verificherebbero danni permanenti e irreparabili alle popolazioni di diverse specie minacciate individuate dalle normative europee e nazionali come l'Orso (specie prioritaria), il Gatto selvatico, la Lince, il pipistrello Ferro di cavallo minore fra i mammiferi e l'Allocco degli Urali (unica stazione di nidificazione in Italia), l'Aquila reale, il Francolino di monte, il Picchio nero, la Cincia mora e la Cincia dal ciuffo fra gli uccelli, la Vipera dal Corno, nonchè, fra gli invertebrati, il cerambicide Rosalia alpina, che necessita di faggi maturi per vivere, anch'esso tutelato dalla normativa comunitaria perchè a rischio di estinzione in Europa;
- con la prevista realizzazione della strada forestale e gli annessi lavori di sbancamento e successivo consolidamento, si potrebbe manomettere anche il sentiero principale che gli escursionisti utilizzano usualmente per ascendere alla cima, comportando quindi anche un danno paesaggistico;
- la prevista realizzazione della strada comporterebbe danni alla delicata geomorfologia di origine carsica, che in alcuni casi è utilizzata come riparo da diverse specie animali;
- il previsto taglio degli alberi del bosco, molti dei quali presentano caratteristiche monumentali per la presenza di fusti cavi e contorti può causare la perdita di siti idonei alla riproduzione delle preziose specie animali sopracitate, ridurre le disponibilità alimentari della complessa rete ecologica, oltre che modificare sostanzialmente il paesaggio naturale;
- il valore economico del materiale legnoso prelevabile dal Monte Mia è molto scarso e sicuramente inferiore al costo della realizzazione del progetto previsto e ai danni complessivi arrecati;
- fra le finalità dei promotori della strada vi è la prevenzione di incendi boschivi, sebbene nell'area non ne si siano mai verificati, almeno nell'ultimo quarto di secolo di rilevazioni statistiche;
-non è stata avviata nessuna consultazione del pubblico, come indicato nella direttiva Habitat sopra citata;


CHIEDONO


- che venga rispettato il principio di tutela degli habitat e delle specie di interesse comunitario individuati con le Direttive 92/43 e 79/409, e che si dia attuazione alla legge regionale n. 42/1996 mediante l'individuazione di un'area protetta regionale;
- che il finanziamento europeo destinato alla realizzazione della strada venga invece riconvertito in attività necessarie e compatibili con la conservazione della Biodiversità (mantenimento dei prati e dei pascoli, allevamento di specie animali domestiche locali minacciate di estinzione...) e allo sviluppo di attività turistiche sostenibili presso il centro polifunzionale di Stupizza, realizzato con fondi destinati alla tutela ambientale, ma inutilizzato dalla sua creazione avvenuta oltre un decennio di anni or sono.






Il Monte Mia e' stato un tempo sito di vita sociale, fonte di sostentamento e produzione per le popolazioni locali: fieno dai pascoli in quota e carbone, tra cui il pregiato carbone da gusci di nocciola. Sulle sue pendici accoglieva i ricoveri di Predobaz, antico insediamento dove si trasferivano nei mesi caldi anziani e bambini con il bestiame.
Le specificita' ambientali del Monte Mia e l'importanza che il sito di interesse comunitaro riveste ai nostri giorni (I.B.A.), devono di nuovo proporlo al centro dell'attenzione degli amministratori e dell'opinione pubblica che potrebbe fruire, attraverso dei percorsi guidati, la piena funzionalita' (anche di formazione professionale) del sopracitato Centro Polifunzionale, di un sito integro, un museo a cielo aperto unico, una fonte viva d'insegnamento scientifico, storico e sociale necessario alla nostra regione e a ogni persona cosciente che l'ecosviluppo e' alla propria portata.


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