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Articolo Gazzettino - soccorso |
03-03-2008 00:00 |
luca_di_collina  |
Il Gazzettino di ieri riportava un articolo secondo il quale gli interventi di soccorso alpino sono aumentati del 15%; secondo voi questo è dovuto a:
- più gente che va in montagna;
- maggiore propensione a cacciarsi nei guai;
- sfortuna ciclica;
- utilizzo del telefono cellulare?
Personalmente propendo per l'ultima.
Mandi |
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03-03-2008 00:00 |
bruno  |
Sono d'accordo con te. Non credo ci sia più gente che va in montagna perchè giovani non ne incontro tanti e quindi chi ci va dovrebbe avere abbastanza esperienza da non cacciarsi nei guai (anche se qualche volta può succedere). Sfortuna ciclica non credo si possa prendere in considerazione per cui resta l'ultima ipotesi. Quando non c'era il cellulare uno se era nei guai doveva tirarsi fuori da solo mentre adesso forse si tende a chiamare il soccorso anche quando si potrebbe cercare di cavarsela da soli. |
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03-03-2008 00:00 |
Vincenzo  |
L’aumentata possibilità di utilizzare il cellulare oltre ad aumentare la frequenza di allertamento del soccorso anche per necessità che si potrebbero/dovrebbero risolvere autonomamente, può indurre qualcuno ad una sicurezza che aumenta la propensione alla ricerca di guai (ricerca non sempre vana!).
Sarebbe interessante poter analizzare l'evoluzione della tipologia di incidente.
Ciao
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04-03-2008 00:00 |
sonia  |
ultima opzione caro luca, concordo conte :-))))
serene camminate a tutti
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04-03-2008 00:00 |
giorgio  |
Si potrebbe essere il telefono la causa indotta ma la principale è la scarsa preparazione. |
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04-03-2008 00:00 |
Luca ch  |
direi che una scarsa preparazione unita ad un "tanto c'è il telefonino" porta sicuramente a questo risultato. |
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04-03-2008 00:00 |
fausto  |
A differenza di Bruno, penso che le persone che frequentano la montagna, siano aumentate, (soprattutto d'inverno) grazie alla spinta di attività sportivo-turistiche quali sci (discesa), snowboard, mountainbike...., portando tante persone senza preparazione tra i monti.
Anch'io ho avuto, anni fa, un incidente, ed ho avuto bisogno del soccorso. Avendo il telefonino ho avuto la possibilità di chiamare, ma penso che se non lo avessi avuto, qualcuno avrebbe chiamato per me, magari troppo tardi....
Propendo quindi per il fattore negligenza e scarsa preparazione come causa principale. |
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04-03-2008 00:00 |
Luca d .  |
Attenzione perchè la vita umana non si discute . Ho appena concluso un corso di primo soccorso e devo dire che sono rimasto molto stupito dalle procedure previste . Se una persona è in stato di incoscienza (nel senso che non risponde alle sollecitazioni) la procedura prevede che prima di fare qualsiasi altra cosa deve essere allertato il soccorso . Poi si può procedere con una serie di cose in sequenza. Immagite la cosa in montagna. A me mette un po i brividi dover lasciare una persona per chiamare i soccorsi. Pertanto in questi casi ben venga il telefonino ......se prende .
Il telefonino è un mezzo di comunicazione come d'altronde internet , va pertanto usato quando serve . A volte può salvare una vita e quindi propendo per un suo utilizzo moderato . Poi non credo che uno parta da casa con quella di ficcarsi nei guai e a volte succede anche a quelli più preaparati . Quante di queste persone va in montagna nel 2008 sempre senza telefono confidando solo nella propria preparazione ?
Mandi
Luca d. |
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04-03-2008 00:00 |
Andrea.Chiavoni  |
E prova a pensare quando sei in grotta e devi allertare il soccorso in caso di malore o affini di qualche tuo compagno . Ti dicono di avvertire comunque sempre in che grotta vai e possibilmente andare più di due persone. Sai che il cellulare non funziona fino all'uscita e che quindi devi arrangiarti il più possibile da solo. Facendo lo speleologo mi capita di sentire anche questo.
mandi |
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10-03-2008 00:00 |
giorgio  |
io sono uno di quelli |
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10-03-2008 00:00 |
luca.deronch  |
Lode a te . Anche nella vita odierna chi ci riesce è una persona al di fuori della media.
Ma quello che volevo dire( e non volermene): è vero che spesso si approfitta del cellulare in montagna per chiamare i soccorsi , ma vale anche il contrario nel caso si debba essere trovati dai soccorsi quando serve veramente e ogni minuto è prezioso.
Io resto per il giusto utilizzo e la preparazione adeguata . Poi mi auguro che non serva mai . E lì forse un po di presunzione c'è in ognuno di noi . Magari chiedere a qualcuno dei soccorsi cosa ne pensa non sarebbe male , visto che sono loro che poi devono ravanare.
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11-03-2008 00:00 |
giorgio  |
Se ti arriva un clapon giù per la schiena mentre passi tranquillo sotto una parete rocciosa è un fatto; se il clapon viene giù assieme a te che ti arrampicavi sulla parete rocciosa senza nessuna sicura è un fatto molto diverso. Intendo dire che tutto dipende da noi stessi. Non v'è bisogno di nulla se usiamo l'intelligenza. |
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11-03-2008 00:00 |
Luca ch  |
io il telefono il piu delle volte lo lascio in macchina, specie se vado ad arrampicare: si sa mai che nel passaggio chiave suoni! |
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11-03-2008 00:00 |
luca.deronch  |
riepilogo: chi non porta il cellulare in montagna è intelligente e preparato , gli altri no . Sarà ma io lo porto,( magari senza suoneria e una volta dopo 34 volte che non rispondevo qualcuno a casa mi ha anche dato del deficiente, mica dell'intelligente). Poi ti posso portare un esempio : una persona punta da un'ape sulla lingua ha pochi minuti di vita se subisce uno shock e non sarà mica colpa sua. Tolto il pungiglione dalla lingua , messo il ghiacchio che avevo nello zaino , ho provato a chiamare perchè non sapevo cosa fare oltre( ma non prendeva!!!!) e visto la gravità , lasciata la persona con un compagno mi sono precipitato a Sella Nevea per chiedere aiuto a rischio di rompermi l'osso del collo, per fortuna e finita bene se no gli infortunati potevano anche essere due . E allora non giudico o discrimino ..........ognuno usa la sua di testolina .
Mandi
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11-03-2008 00:00 |
marco  |
in quel caso forse basta non rispondere. Se lo lasci in auto solo per quel motivo, forse è più utile tenerlo in zaino e spento. |
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13-03-2008 00:00 |
giorgio  |
Si ognuno fa con la propria testa. Io giudico poco intelligenti quelli che affidano la loro sicurezza a mezzi come gps o cellulare, fidandosi talmente tanto che dimenticano le precauzioni più elementari tanto...c'è il telefonino!
Riepilogando: chi si porta il cellulare e va in cerca di avventure fidando in un eventuale facile soccorso è poco intelligente. Chi rispetta la propria iicolumità e non mette a repentaglio quella degli altri è una persona intelligente (e civile). |
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13-03-2008 00:00 |
Luca Ch  |
e che se sai che non ce l'hai fai le cose con più assennatezza. badi più ai particolari. la difficoltà aiuta la concentrazione, salvo poi saper che c'è quella parte di imponderabile che non è dato gestire. in effetti le statistiche del soccorso danno una maggior casistica sul "facile" |
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13-03-2008 00:00 |
luca.deronch  |
Va un po meglio così . In fin dei conti uno può andare a cercarsi rogne e mettere a repentaglio la sua incolumità e quella degli altri con o senza il cellulare se crede. Per quel che mi riguarda ( e chi mi conosce lo sa bene) nel mio zaino oltre al cellulare senza suoneria c'è tutto il necessario per il primo soccorso e per cavarsela da soli tant'è vero che il mio zaino pesa sempre un casino. Oltre ad alcune regole fondamentali che mi sono state insegnate e che mi sono servite in passato . Ti assicuro che le precauzioni non mancano e se mai possibile non si trascurano i particolari . Non parliamo di alpinismo perchè l'alpinista ha di per se a mio avviso un'altra preparazione che non è per tutti e quando fa qualcosa lo fa consapevole (se è intelligente) , mentre un escursionista è un'altra cosa, spesso è slegato e spesso gli infortuni avvengono sul facile con conseguenze anche gravi .
Per questo dico che intelligenza e civiltà ci possono stare anche con la tecnologia. C'è anche quello che va per fiori o per uscire dal caos cittadino e cosa gli raccontiamo? Mancherà di cultura della montagna sicuramente a volte , ma non possiamo mica fare cartelli sui sentieri con scritto "vietato l'uso del cellulare, se no in caso di necessità si pagano i soccorsi" ? |
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14-03-2008 00:00 |
Umberto  |
Sto seguendo da qualche giorno tutto quanto si dice in merito all'articolo del Gazzettino sul soccorso e ho notato che l'argomento più "gettonato" è telefono si, telefono no. Premetto che secondo me i motivi per cui accadono incidenti in montagna è determinato da più fattori e che comunque nessuno è immune da questo rischio. Io sono del parere che prima di tutto bisogna andare in montagna con la testa prima ancora che con le gambe (ma vale anche per il mare come per altri sport). L'ambiente montano è per sua natura impervio e rischioso e le attenzioni non sono mai troppe. Come dice Luca d. meglio essere previdenti e avere nello zaino quello che può essere utile per un eventuale primo soccorso e utile anche per richiesta di soccorso, e mi riferisco al cellulare, ovviamente. Non capisco perchè sia così discutibile il riferimento alla tecnologia potenzialmente utilizzabile in montagna quando può essere utile ad evitare grossi o irrimediabili conseguenze in caso di reale necessità. Lo spirito con cui, tutti noi, amanti della montagna frequentiamo questo ambiente è sicuramente determinato da grande passione per la natura, dal desiderio di sentirsi parte di questo meraviglioso ambiente, di esplorarlo e assaporarne profumi e sensazioni impagabili. Sempre con rispetto e massima attenzione con la consapevolezza che nasconde molte insidie, alle quali ci si deve preparare nella malaugurata eventualità che si possano verificare (e magari un cellulare tornerebbe utile). Se vogliamo poi discutere sul fatto che non è bello sentirlo squillare a 2000 mt di quota, che non è possibile che qualche imprudente si avventuri in luoghi impervi pensando che tanto ha il cellulare, che non porti con se le cartine o che non vada correttamente equipaggiato ecc. questo fa parte del modo approssimativo di ragionare e agire che nulla ha a che vedere con l'utilizzo corretto della tecnologia e soprattutto con l'essenza pura della filosofia di vivere e frequentare la montagna. Io nello zaino ho sempre il cellulare e un kit di p.s. e mi è anche capitato di utilizzare a scopo informativo il gps (senza mai rinunciare alla cartina) ma non ho mai sentito venir meno lo spirito di grande passione per la natura e l'ambiente. Magari ci sono quelli che vivono la montagna in maniera pionieristica senza avvalersi anche se per solo scopo di previdenza di mezzi tecnologici e arrivati inquota si accendono una sigaretta ti fumano addosso riempiendoti i polmoni di nicotina e spegnendo il mozzicone sulla croce o campana di vetta prima di gettarlo giù a valle.... |
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14-03-2008 00:00 |
paolog  |
Quoto completamente ! Mi sembra un esposzione corretta ed equilibrata. La tecnologia esiste e non vedo perchè non la si debba utilizzare. Come tutte le cose "cum grano salis" |
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