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rif. Grauzaria |
16-11-2003 00:00 |
loris  |
dopo diversi anni, a fine agosto, sono ritornato al rif. Grauzaria, l'ho trovato desolatamente chiuso.
Nessuno lo gestisce ? E' una chiusura temporanea?
Sarebbe un peccato abbandonare definitivamente una struttura del genere.
Chi mi sa dire qualcosa?
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17-11-2003 00:00 |
dmt  |
credo che le cause dell'abbandono
vanno ricercate nella normativa
a proposito di igiene e simili
che rende troppo gravosa
la gestione di rifugi poco remuneranti
(intendo in euro)
da parte mia evito di programmare
pernottamenti o pasti nei rifugi
che sono diventati un busness
una speculazione
un lucro
saluti |
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17-11-2003 00:00 |
ezio  |
Il rifugio è temporaneamente (infatti) chiuso in attesa dei lavori di messa a norma igienico-sanitaria. La chiusura si protrae ormai da diversi anni. Ad ogni buon conto progetto e fondi (interreg) sono già pronti e il cantiere dovrebbe aprire l'anno prossimo. Per quanto riguarda la gestione alla sezione proprietaria sono già giunte richieste. |
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17-11-2003 00:00 |
FABRIZIO P.  |
DA QUELLO CHE SO E' CHIUSO DA ALMENO UNA DECINA D' ANNI PERCHE' NON RITENUTO IN LINEA CON LE NORAMTIVE SULL' IGIENE. COMUNQUE SECONDO UN' ARTICOLO USCITO SUL MESSAGGERO QUESTA PRIMAVERA NELL' APRILE DEL 2004 DOVREBBERO PARTIRE IL LAVORI CHE PORTERANNO AL SUO RIADATTAMENTO COME RIFUGIO (VEDREMO SE SARA' VERO CALCOLANDO ANCHE L'ALLUVIONE). PERSONALMENTE LO PREFERISCO COSI' CON IL CAMINO CHE FUMA E I BAGNI ALL' ESTERNO; PIU' INTIMO E COME DICE DMT MENO LEGATO A LOGICHE DI BUSINESS. |
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17-11-2003 00:00 |
ezio  |
Perché negare la possibilità a un potenziale "rifugista" di realizzare il proprio sogno nel cassetto (pensa all'ex gestore del Flaiban-Pacherini in val di Suola). Inoltre è abbastanza difficile intravvedere logiche di businness per un rifugio ubicato in una zona così marginale per il "turismo" come il "Grauzaria".
P.S. Per innescare il tiraggio del camino è consigliabile far bruciare un foglio di giornale direttamente nella canna fumaria, sfruttando il portellino alla base della stessa.
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17-11-2003 00:00 |
Gianluca  |
beh, insomma, "marginale per il turismo" mi sembra eccessivo... guarda che io, esule qui a Padova per motivi di lavoro, sullo schermo del computer ho l'immagine splendida della sfinge della Grauzaria. Che certe montagne siano meno 'appetite' di altre, questo è vero, ma il rifugio dovrebbe essere un servizio che esula principi di mercato.
Secondo me, il caso del Parco delle Prealpi Giulie è un esempio da seguire: bei rifugi, ben tenuti, su montagne incontaminate e non eccessivamente sfruttate in senso turistico.
Pensa che io ero convinto che il rifugio Grauzaria fosse ancora aperto... |
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17-11-2003 00:00 |
ezio  |
Sul riattare a ricovero di quasi tutte le ex-casere ubicate nel territorio del Parco delle Prealpi Giulie (e non sono poche) ci sarebbe da discutere in tempi di (sbandierata) difficolta di bilancio pubblico. Immagino che ti riferisca a queste strutture visto che di rifugi gestiti nello (ri-)stretto ambito del Parco non me ne vengono in mente. I lavori di recupero saranno anche ben fatti (anche se non ineccepibili) e le costruzioni filogicamente correte ed esteticamente ben inserite (a differenza dell'infelice fabbricato del rif. Grauzaria) ma servono tutte queste strutture ricettive? ne hanno bisogno i cacciatori? se ne avantaggeranno i gitanti attratti dalla grigliata domenicale? quelli che vogliono starsene un po' fuori dal mondo ma non troppo? |
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