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Nuovo sentiero Grauzaria - Sernio |
05-10-2006 00:00 |
Luca  |
Nessuno ha notizie, o magari ha già percorso, il nuovo sentiero alpinistico che collega il gruppo della Grauzaria con quello del Sernio ? Articolo pubblicato in settimana sul M.Veneto, so che è stato tracciato dal locale CAI di Moggio (che non ha sito internet), ma non sono riuscito a reperire altre informazioni. |
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18-10-2006 00:00 |
mario CAI Muec  |
In luglio scorso è stato inaugurato il sentiero dedicato a Piero Nobile che collega il canalone del Portonat alla Cima dei Gjai alla Cima del Lavinale fino a Forca Nuviernulis. Nessuna attrezzatura è stata collocata, ritenendo di lasciare il percorso pulito e non addomesticato, le diff. sono un passaggio di II all'attacco e poi al max tratti di I ei II, mai esposto su roccia solida. Molto panoramico; segnalato con bolli rossi. La descrizione completa si trova sulla Guida dei monti d'italia, Alpi Carniche vol. I, di A. De Rovere e M. Di Gallo (it. 169a, 153a). |
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25-10-2006 00:00 |
Norman  |
Probabilmente ti riferisci al sentiero alpinistico "G. Nobile", aperto nel 2005, che percorre in pratica la normale da SE alla Cima dei Gjai e quindi traversa alla Forc. Nuviernulis. Dal Rif. Grauzaria, portarsi all'imbocco del canalone del Portonàt (sent. 444) , che si risale sulla sx orografica fino a circa metà (1550 mt. ca), dove un evidente sperone roccioso lo bipartisce. Lasciare sulla sx. il segnavia bianco-rosso e risalire per detriti e tracce la diramazione di destra, che conduce ad un intaglio della cresta che unisce il Cimadors Alto alla Cima dei Gjai, limitando a dx. il canalone del Portonàt. Poco sotto l'intaglio vi è l'attacco (targa metallica e bolli rossi). Salire una paretina di 7 mt. piuttosto liscia (II+, attenzione se bagnata) e portarsi sulla forcella. Ora per sentiero su verdi, traversare in quota verso sx, verso le prime rocce affioranti della cresta SE. Raggiunte queste, costeggiarle a sx fino ad un ampio canale detritico che si attraversa. Risalire per camino una parete ben articolata (segni rossi, II) e portarsi in un colatoio, fiancheggiato da mughi. Salire nel colatoio e, facendo attenzione ai segni, traversare una fascia di mughi sulla sinistra per portarsi in un canale-rampa a placche rocciose appoggiate, obliquo verso destra. Risalire il canale-rampa (I-II); obliquando quindi brevemente a destra e poi a sinistra salire facilmente in vetta della Cima dei Gjai (h 2:30-3 dal rifugio). Dalla cima seguire fedelmente le segnalazioni che discendono verso O. Dapprima per verdi, poi a zig-zag per evitare le rocce affioranti e da ultimo per un canale detritico-roccioso (attenzione), si arriva al di sotto della sella tra Cima dei Gjai e Cima del Lavinale. Quest'ultima viene aggirata facilmente per i verdi del versante S. Facendo attenzione a non perdere la traccia, scendere per mughi alla Forc. Nuviernulis (h 3:30-4 dal rifugio). Interessante percorso in zona selvaggia e poco frequentata. Poichè si tratta di un percorso alpinistico, consiglio la corda per i meno esperti. Qualche chiodo perlomeno all'uscita dei tratti rocciosi non sarebbe guastato: ci si può comunque proteggere con clessidre e spuntoni. |
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01-10-2013 23:51 |
rudy75  |
Consiglio questo percorso a tutti gli amanti dei sentieri selvaggi per escursionisti esperti. Divertente arrampicata nel primo tratto in salita a Cime dai Gjai, nessuna attrezzatura (molto utili in più punti i mughi), ben segnalato, numerose tracce di passaggi di camosci e ungulati in genere. Il secondo canale che si incontra l'ho trovato più impegnativo della prima paretina di 7 m che si stacca dal Portonat, soprattutto per una questione di esposizione (il canale sale per almeno 20 m). Dopo cime dai gjai il sentiero diventa più semplice me richiede comunque massima attenzione essendo il fondo molto instabile e ghiaioso. Sconsiglio il percorso in senso inverso (da F.ca Nuviernulis al Portonat) soprattutto perché spesso i tratti di arrampicata sono su roccia umida e si farebbero tutti in discesa. L'ho abbinato alla salita alla Grauzaria (effettuata prima di imboccare il sentiero Piero Nobile) ma è un itinerario che può tranquillamante rappresentare una meta a sè. |
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