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SentieriNatura
I percorsi di SentieriNaturaB38

Anello di Torreano

Avvicinamento

Dalla strada statale che collega Faedis a Cividale, circa 500 m dopo il ponte sul Chiarò si devia a sinistra in direzione di Torreano. Si risale il corso del Chiarò di Torreano attraversando tutto l'abitato di Torreano in direzione di Masarolis fino all'incrocio in prossimità delle ultime case del paese dove si può parcheggiare (m 190).

Descrizione

Questa descrizione e la relativa scheda di approfondimento sono disponibili nel volume I Sentieri del Bosco
Sentieri CAI
Escursione
Mese consigliato
Febbraio
Carta Tabacco
041
Dislivello
1000
Lunghezza Km
21
Altitudine min
190
Altitudine max
948
Tempi
Dati aggiornati al
2003
I vostri commenti
  • 12/02/2021 Sebbene come indicato nella descrizione questo percorso usi diversi tipi di strade e sentieri, la strada è sempre libera e ben percorribile, soprattutto su alcuni tratti di sentiero scavati di recente e muniti di segnavia freschi. L'unico punto problematico è dopo l'abitato di Reant: appena prima di raggiungere la strada sterrata, la traccia del sentiero si perde nel bosco e i segnavia spariscono... torna utile il gps. Molto belli i prati del Craguenza, purtroppo oggi nonostante il freddo intenso c'era foschia e la pianura si intravvedeva appena. Nel tratto finale dell'escursione, si può tranquillamente accorciare la 'noiosa' rotabile che riporta a Torreano tagliando nel bosco con un comodo e ben segnalato sentiero, che attraversa i tornanti della pista, consentendo un notevole guadagno di tempo e chilometri (consigliato). Una piccola sorpresa finale: dove finisce la pista bisogna guadare il Chiarò, oggi particolarmente pieno di acqua... non essendoci altri punti per guadare, è toccato un bagno fuori programma fino alle caviglie! Pazienza, la macchina è a pochi metri.
  • 11/01/2020 Ho ripercorso oggi 11/01/20, dopo ben 47 anni e con poche variazioni, questo interessante e vario percorso. Non fosse per il ricordo di alcuni punti cruciali, direi che mi è sembrata una prima volta. Tutto lo sviluppo è in condizioni ottimali e privo di intoppi salvo uno, dovuto a menefreghismo, che mi ha costretto a litigare per qualche metro con i rovi essendo lo sbocco sulla carrareccia, che si dirige verso le antenne sotto il S.Lorenzo, impedito da un mucchio di tronchi depositati e completi di ramaglia senza lasciare un minimo spazio di passaggio. Intralcio provvisorio, mi auguro. Sempre magnifica la dorsale che scende alla chiesetta di S.Spirito, belvedere del Craguenza compreso. Un grazie a chi mi ha preceduto nei commenti e le cui perfette e utili dritte per scorciare l'ultimo tratto, ho trovate perfette. Mandi e buine mont a duç.
  • 11/02/2019 Escursione effettuata il 09/02/2019. Tutto il percorso è in buone condizioni; alcuni recenti schianti nella faggeta poco prima di Reant richiedono solo dei semplici aggiramenti. Dopo il quadrivio Tamoris-Puller-Spignon-Rubignacco prendere la carrareccia sulla dx (vecchia “Strada Militare”). Tralasciato un ripido sentiero segnalato da bolli azzurri che scende a dx, si prosegue lungamente in discesa; tralasciata anche la strada che si stacca sulla dx (priva di SV CAI), poco dopo fare attenzione ai SV bianco-rosso sulla dx che indicano l’inizio del sentiero verso Torreano (bolli azzurri; tabella “Rock Garden Trail”). Il sentiero incrocia una prima volta la strada bianca che va seguita per poche decine di metri in discesa a dx, per poi riprendere il sentiero a sx che scende rapidamente nel bosco; un cartello indica pericolo cinghiali, ma il pericolo maggiore sono i bipedi che scendono a folle velocità in mountain bike! Incrociata nuovamente la strada bianca il cartello “Rock Garden” indica l’inizio di un suggestivo percorso tra massi, pietre e formazioni calcaree, caratterizzato da una vegetazione tipica dei terreni carsici. Il sentiero si esaurisce in prossimità di una briglia sul torrente Chiarò, non resta che attraversarla e portarsi a riprendere l’auto. Buone camminate a tutti. Bepi (Cividale).
  • 24/01/2018 Escursione di domenica 21 gennaio 2018. Lasciata l’auto per motivi logistico/affettivi nella frazione di Vignis che precede Borgo Burelli, abbiamo seguito l’itinerario proposto dalla guida, con una variante solo nella fase conclusiva della discesa. Percorso double-face: da Torreano sino al Rifugio Monte Joanaz (sentieri T2 e T1) si svolge costantemente in un bosco intricato, con rari scorci panoramici, sentiero che tende ad essere invaso dalla vegetazione (rovi) e non sempre ben segnalato, schianti nel tratto di avvicinamento a Reant … dal Rifugio in poi, invece, il percorso è molto più agevole ed aperto e senza particolari problemi di orientamento; panoramicissima e solare in particolare la dorsale del Craguenza, oggi sferzata dal vento. Dalla chiesetta di Santo Spirito, rientro per la strada militare che abbiamo seguito – tralasciando la deviazione che scende a destra verso Torreano – sotto la dorsale del Monte dei Bovi fino circa a quota 300, dove abbiamo imboccato una buona scorciatoia (tratteggio nero sulla Tabacco) che ci ha riportati a Molino di Sotto e Casali Pecoli per poi ricondurci al punto di partenza. Il giro non è particolarmente faticoso (i 1000 metri di dislivello sono molto ben distribuiti) ma non è comunque consigliabile a tutti, sia per la lunghezza abbastanza impegnativa (ca 22 km) che per il sentiero di salita (T2) e traversata (T1), piuttosto inselvatichiti e in qualche punto incerti. A causa schianti, abbiamo perso per un breve tratto il segnavia nella zona sotto il San Lorenzo. Prime, timide fioriture di ellebori verdi, bucaneve, qualche primula e persino un unico bocciolo di crocus. Tempo di percorrenza: 6 ore e mezza partendo dall’inizio del paese. Mandi a tutti!
  • 01/04/2016 Fatto il 28/03/2016. Per l’inizio dell’escursione proseguire lungo Via del Castello fino ad incontrare l’indicazione T2 su un palo della luce. Il sentiero passa dietro una casa e subito si fa interessante iniziando a risalire tra rocce calcaree. Dopo pochi minuti si sbuca su una carrareccia: fare pochi metri a sx e subito a dx riprendere il sentiero (segnalato però come T1). Superata l’empasse dell’avvio, tutto il resto della salita è tranquilla. Anche dopo la Fonte Merie la traccia è sempre evidente, il sentiero è ripulito dai rovi e vi sono abbondanti SV bianco-rosso. Lasciato sulla dx l’abitato di Reant, dopo un breve tratto su asfalto, si sale a sx seguendo i SV CAI. Risaliti lungo un’amena valletta tutta verde, improvvisamente il sentiero s’impenna; il segnavia su un vecchio e maestoso faggio ci fa deviare a sx, prima di sbucare su una carrareccia che si attraversa, riprendendo i SV CAI sul lato opposto. Un breve tratto che taglia un tornante della carrareccia prima di riprenderla in corrispondenza di un piazzale. Recenti lavori di esbosco hanno pesantemente compromesso la mulattiera che prosegue sulla dx (segnavia CAI). Usciti sulla rotabile asfaltata si scende a dx verso Tamoris. Lasciato il paese sulla dx si prosegue dritti, risalendo fino ad un tornante dove si stacca sulla dx una carrareccia che conduce alla Bocchetta di Calla, qui ritroviamo i SV CAI N° 752. Risaliti ai prati sommitali del M. Craguenza, merita una breve deviazione a sx fino al punto panoramico, dove la Sottosezione CAI Valnatisone ha posto una panca ed il Libro di Vetta. Discesi lungamente la carrareccia che disegna la dorsale, si raggiunge il crocevia nei pressi della chiesetta di Santo Spirito (che rimane celata in alto sulla sx). Imboccata la carrareccia più bassa sulla dx, si tralascia una prima traccia che scende a dx verso Costa (piccolo cartello); proseguire lungamente in discesa fino ad incontrare un nuovo SV CAI che scende sulla dx e taglia più volte la strada bianca. Quando incontriamo il cartello “Rock Garden” ci troviamo a scendere un suggestivo tracciato tra massi, pietre e formazioni calcaree. Il sentiero incontra la carrareccia in prossimità della briglia sul T. Chiarò. Non resta che attraversarla e portarsi a riprendere l’auto. Percorso lungo, ma mai banale, adatto per questa stagione. Pur abitando così vicino non l’avevo mai preso in considerazione. Merita fatto. Buone camminate a tutti. Bepi (Cividale).
  • 14/02/2014 Ripercorso ieri, in un giovedì dal meteo vario, cielo con sfumature dal bigio all’azzurro con lunghi intervalli di sole tiepidoso; elemento dominante il fango, abbondante e scivoloso che mette a prova la nostra capacità di rimanere in piedi. Attraversiamo la faggeta alle pendici del monte Noas fra innumerevoli schianti, tracce di cinghiali, primule, bucaneve, crocus e qualche timida polmonaria, un crocus è persino cresciuto sotto un guscio di chiocciola e adesso pare uno strano fungo.. all’uscita presso il rifugio Joanaz qualche farferugine dà un tocco colorato al terreno pressoché monocolore, lo sguardo spazia lontano, breve sosta ché il cammino è ancora lungo. La dorata dorsale del Craguenza ci invoglia alla breve deviazione fino al punto trigonometrico, e poi discesa accanto alle eleganti betulle e al nero solco che percorrono anche le moto (incrociate due); ci concediamo anche una breve visita alla chiesetta di S.Spirito e non ci pare vero di allungare fino a Puller…incontro con un meticcio bianco e grigio e si prende finalmente la giusta via. Discesa un po’ monotona sotto un cielo che inizia ad ingrigire, qualche dubbio presso un recente trivio, consultazione dei quattro saggi e si imbocca la giusta via sotto qualche goccia di pioggia. Questa lunga camminata si conclude presso il guado impraticabile, via alternativa attraversando un campo fino al ponte.
  • 20/02/2011 Un bel giretto da farsi però con terreno asciutto perchè in alcuni tratti ripidi (vedi la risalita del solco torrentizio sent. T1) è facile scivolare. Fare attenzione alle numerose tracce lungo la carrareccia dopo il bivio della chiesetta di S.Spirito, comunque non ci si perde, al massimo si allunga fino a Costa.Loredana
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  • I prati del Craguenza
    12/02/2021 I prati del Craguenza
  • La chiesetta di Santo Spirito
    24/01/2018 La chiesetta di Santo Spirito
  • La luminosa dorsale del Craguenza
    24/01/2018 La luminosa dorsale del Craguenza
  • Fonte Mirìa (toponimo corretto, non Meria!)
    24/01/2018 Fonte Mirìa (toponimo corretto, non Meria!)
  • Belvedere con vecchia panchina sopra Torreano
    24/01/2018 Belvedere con vecchia panchina sopra Torreano
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