Avvicinamento
Dalla strada statale n.13 Pontebbana, all’altezza di Reana o Tricesimo ci si dirige a destra in direzione di Nimis. Dal centro del paese si seguono le indicazioni per Torlano e Taipana uscendo verso nord, lungo la strada che si immette nella angusta valletta del torrente Cornappo. Si continua a fianco del corso d’acqua fino al bivio per Taipana dove si devia a destra. Dopo un paio di tornanti ed una marcata curva, la strada raggiunge le prime case di Taipana presso le quali si seguono a sinistra le indicazioni turistiche per il Campo di Bonis. Raggiunto il grande pianoro, lasciare l’automezzo nel parcheggio dell’azienda agrituristica (m 682).
Descrizione
Imboccata la stradina che conduce verso l’edificio principale si incontrano subito le indicazioni per il sentiero delle cascate. Dapprima a sinistra e poi a destra si attraversa la zona adibita a maneggio nei pressi delle stalle. Poco prima di giungere ad una casetta isolata, sempre guidati dal segnavia, si attraversa un recinto per cavalli mirando ad un cancello più in basso dove la pista riprende ben marcata. Splendido si presenta il sottobosco di aprile con le piccole radure interamente ricoperte da estesi tappeti di
croco e
anemone dei boschi. Ad un bivio tabellato ci si tiene sulla sinistra lasciando per ora il ramo di destra che verrà utilizzato per il ritorno (questo conduce direttamente alla prima
cascata con pozza e può essere percorso se si desidera fare solo una breve passeggiata evitando tutte le difficoltà). In breve ci si ritrova ad incontrare un’alta recinzione che deve essere superata con l’aiuto di una doppia scala in legno. Dopo essere entrati nel recinto ci si tiene a sinistra fino a ad incontrare nuovamente le segnalazioni che conducono all’interno del bosco. Inizia ora la discesa verso la forra, dapprima poco impegnativa, poi su pendenza più marcata con la presenza di qualche gradino in legno che cerca di rendere agevole il percorso. In breve si cala ad uno sperone boscato piuttosto esposto sulla forra sottostante dalla quale giunge ora distintamente il rumore dell’acqua. Un cavo passamano consente di scendere con sicurezza verso il greto fino a raggiungere la prima
cascata nel punto più basso dell’escursione (m 533).
Ha inizio ora la interessante risalita lungo la sinistra orografica del rio: destreggiandosi sui sassi si prende a costeggiare il greto dove il percorso è inizialmente facile e ci si può distrarre dedicandosi alla osservazione delle piante primaverili. Ad aprile, infatti, il sottobosco è ancora secco e fa risaltare maggiormente le fioriture di
polmonaria,
bucaneve ed
erba trinità che si osservano ai lati del torrente. La forra del rio Boncic offre un ambiente suggestivo dove pozze e piccole
cascate si alternano a tratti in cui l’acqua scorre più tranquilla. Tutti i punti in cui il sentiero lo richiede sono stati ben attrezzati anche se occorre in ogni caso fare attenzione data la natura scivolosa del substrato sul quale si cammina. Un cavo passamano rende agevole l’attraversamento di un breve passaggio su rocce ricoperte dal muschio poi una passerella semplifica la progressione in un punto leggermente esposto sull’acqua. Oltre alle specie già ricordate qui si possono osservare anche il
fior di stecco, il
latiro invernale e la
borrana dalla vivace fioritura azzurro carico.
Giunti ad una marcata ansa della forra, dove il corso d’acqua forma una alta
cascata il sentiero sale ripidamente sulla destra per evitare l’ostacolo. Prima di proseguire è consigliabile continuare per qualche metro lungo il greto raggiungendo la base dello scivolo roccioso che forma la
cascata. Ripreso quindi il sentiero ci si innalza rapidamente aiutati da qualche gradino in legno e dal cavo passamano. Si raggiunge così un piccolo ballatoio che costituisce un buon punto di osservazione sul salto d’acqua sottostante. Un breve traverso ed una serie di attrezzature ci consentono di vedere anche la base della successiva
cascata poi il sentiero con un ultimo strappo ci porta a scavalcare una sorta di costone roccioso oltre il quale terminano le difficoltà. Il sentiero, infatti, scende nuovamente sul greto avviandosi verso la parte conclusiva dell’itinerario. Anche qui si consiglia di intraprendere la breve deviazione che a sinistra porta in pochi minuti ad affacciarsi sul bordo superiore dell’ultima
cascata (attenzione). Tornati sui propri passi si procede comodamente lungo il greto che in questo tratto è punteggiato da vistose fioriture di
petasite bianca e
calta palustre poi, dopo un’ansa, si perviene all’ultima
cascata. Questa si tuffa in una grande vasca verde dalla forma circolare che segna la fine del tratto lungo il corso del rio Boncic. I segnavia, infatti, ci invitano a risalire sulla destra lungo un sentiero solcato dal ruscellamento. Superata una scala in legno simile a quella incontrata in precedenza ci si ritrova dopo poco al bivio principale. Da qui, utilizzando la mulattiera già percorsa, si ritorna al parcheggio presso l’agriturismo.
Avvertenze
La vicinanza con l’agriturismo ed il dislivello minimo non devono indurre ad affrontare questa breve escursione con leggerezza. La discesa nella forra e diversi punti lungo la stessa sono attrezzati e si svolgono su terreno impervio e scivoloso che richiede attenzione e calzature adeguate. Rinunciare all’escursione in caso di neve o ghiaccio.
Questa descrizione e la relativa scheda di approfondimento sono disponibili nel volume
I Sentieri dell'Acqua