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    Monte San Simeone dalla sella di Interneppo
    Prealpi Carniche
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    Monte San Simeone dalla sella di Interneppo
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    Monte San Simeone dalla sella di Interneppo
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    Monte San Simeone dalla sella di Interneppo
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SentieriNatura
I percorsi di SentieriNaturaB20

Monte San Simeone dalla sella di Interneppo

Avvicinamento

Risalendo da Udine la strada statale n.13 Pontebbana in direzione nord, giunti alla altezza del secondo semaforo di Gemona del Friuli si prende a sinistra. Superato il ponte sul Tagliamento si seguono a destra le indicazioni per Bordano. La strada oltrepassa il paese con i suoi famosi murales dedicati alle farfalle e sale poi verso Interneppo. Giunti al punto più alto si devia a destra lungo la stretta rotabile asfaltata del monte San Simeone guadagnando in breve il bivio con la pista che sale al monte Festa dove si può già parcheggiare se si intende compiere la variante ad anello (m 362). In caso contrario si può proseguire a destra ancora per un tratto fino ad incrociare il sentiero CAI del San Simeone (m 460, cartello, parcheggio nelle piazzole a lato della strada).

Descrizione

Questa descrizione e la relativa scheda di approfondimento sono disponibili nel volume I Sentieri del Bosco
Sentieri CAI
Escursione
Mese consigliato
Febbraio
Carta Tabacco
020
Dislivello
1000
Lunghezza Km
13,2
Altitudine min
460
Altitudine max
1505
Tempi
Dati aggiornati al
2007
I vostri commenti
  • 03/02/2021 Partiti dalla quota di circa 780 mt., in corrispondenza ad un belvedere con tavolino che abbiamo raggiunto tramite la stretta rotabile del monte San Simeone che parte dal bivio per il monte Festa dopo il paese di Bordano, abbiamo proseguito a piedi per la strada (poco dopo i 1000 mt. di altitudine innevata) fino a quota 1200 mt., da dove inizia il sentiero, che, immergendosi in una faggeta, in ripida e faticosa salita ci ha portato in 2 ore e mezza dalla partenza sulla panoramica vetta del monte San Simeone a quota mt.1505. Per il ritorno abbiamo seguito lo stesso percorso dell'andata. Tempi complessivi (escluse le soste) circa 4 ore; dislivello mt.720; sviluppo km.13; difficoltà (con le ciaspole) media. Nota: nel belvedere c'è posto al massimo per circa 3 auto, pertanto, se già occupato bisogna ritornare indietro e partire dal sentiero che parte nei pressi del bivio per il monte Festa (dal momento, che con il presente innevamento, proseguire più in su con una vettura normale non è assolutamente consigliabile).
  • 14/01/2021 Grande soddisfazione su questo percorso, sia per la varietà di ambienti naturali, sia per le spettacolari vedute e il panorama che si gode dalla cima. Partito dal parcheggio del bivio tra monte Festa e San Simeone, vado su per il sentiero che è comodo, anche se un po' ripido. A quota 500 il ghiaccio copre sia il sentiero che la strada; meglio optare per i ramponcini. A quota 950 si rendono necessarie le ciaspole, e presto si arriva al bel altipiano, con la prima veduta sul Tagliamento e i monti intorno. Dopo la chiesetta, punto dritto verso la cima, e tra la neve e la ripidità del sentiero, la fatica si fa sentire; ampiamente ripagata tuttavia dalla vista alla sommità, dove tira un forte vento e alcuni fiocchi di neve vengono sparati in faccia. Il sole a tratti fa capolino tra le nuvole e non si può desiderare tempo migliore per ammirare questo capolavoro naturale. Per la discesa opto per la variante sul versante ovest; e qui cominciano le difficoltà: mentre il sentiero fino alla vetta del San Simeone è ben marcato (segno del fatto che è una meta frequentata), il sentiero 838a è sommerso da almeno un metro di neve fresca e non battuta da piede umano; tanto che all'inizio mi sbaglio e devo tornare sui miei passi per trovare l'imbocco della strada che porta al sentiero. Non appena entra nel bosco, il sentiero si fa molto ripido in discesa, gli scivoloni sono assicurati. Di buono c'è che i segnavia sono stati ridipinti di recente, e ce n'è in abbondanza; praticamente impossibile perdersi. Un'accortezza: il sentiero interseca alcuni ripidi canaloni, dove è opportuno fare LA MASSIMA ATTENZIONE nell'attraversarli con la neve poco battuta ed estremamente scivolosa, onde evitare di cadere in basso in gole e burroni, a tratti presenti. Una volta incrociato il sentiero del monte Festa, si può tranquillamente togliere le ciaspole e proseguire a piede libero, nonostante ci sia più neve qui rispetto alla stessa quota dell'andata. Carico traccia GPS dell'intero percorso (con la variante di discesa), costruito a tavolino, poi testato dal vivo e in seguito corretto in alcuni punti.
  • 22/08/2020 Mi rivolgo a chi ha i giorni di ferie contati: l'anello San Simeone - Monte Festa da Interneppo non vale la fatica che richiede. Il lato ovest, poi, impone l'ascolto dell'autostrada e dei motociclisti assatanati sulla strada del lago. Bello il Forte, ad ogni modo. Non ci porterei la famiglia coi bambini assolutamente. Il monte nel suo complesso vale al massimo, a mio modesto e personalissimo parere, la benzina che serve per arrivare in macchina al punto da cui si lanciano col parapendio.
  • 22/01/2020 Se avevo qualche remora sul fondo del sentiero 838a nella parte ombrosa, i recenti commenti l'hanno rimossa e oggi 22/01/20 son tornato ad ammirare da questa cima la "mia" Amariana e moltissime altre secondo la proposta B20 di SN con variante. Percorribilità ottima in ogni tratto. Segnaletica perfetta sul 838A sotto il Plan dai Purcei e anche nel tratto per giungere in cima. Mandi e buine mont a duç.
  • 18/01/2020 Escursione effettuata il 17/01/2020. Tutto come da relazione di S.N. compresa variante in discesa sul versante ovest. Dal bivio con la pista che sale al monte Festa (parcheggio), si sale a dx per circa 15 minuti lungo la rotabile asfaltata, fino ad incontrare sulla sx il cartello CAI del sentiero per M.te S. Simeone. La mulattiera in salita fino alla cappelletta dedicata a San Simeone è stata recentemente ripulita. Dalla cima, dopo essere ridiscesi alla pista sterrata, la si segue all’indietro fino alle prime case; qui si prende a dx (minuscolo cartello Bivio M.te Festa) dapprima una pista a fondo naturale e, poco dopo, una traccia nell’erba; mantenendosi a dx in breve, s’inizia una ripida discesa sul fianco sx di un piccolo greto. Attualmente abbondanti SV bianco-rossi guidano lungo l’impegnativa discesa fino a confluire sul sentiero del monte Festa. La completa assenza di ghiaccio o neve ha reso l’escursione fattibile in completa sicurezza. Buone camminate a tutti. Bepi (Cividale).
  • 13/01/2020 Saliti oggi da Interneppo paese lungo i sentt. 838-838a, ben tracciati e ottimamente segnalati. 1250 m di dislivello, 5-6 h senza fretta. Tutto ok, solo fare attenzione, appena usciti dal bosco presso il plan dei purcei, in corrispondenza col punto di sosta con panca e focolare, di girare bruscamente a sinistra seguendo il segnavia. Segnavia proseguono anche lungo il plan dei purcei verso destra e conducono ugualmente al sentiero per la vetta, ma con un aggiramento pianeggiante del plan che richiede altri altri 10-15 min
  • 03/03/2019 Saliti ieri sul San Simeone come da relazione SN. Ancora residui di neve, sia nella zona del Plan dai Purcei che in alcuni tratti del bosco che porta alla panoramica vetta. Rientrati lungo lo stesso itinerario che richiede un po di attenzione per evitare scivoloni a causa del fogliame.
  • 18/02/2019 Escursione effettuata ieri, salendo per sentiero e scese per rotabile. La bella giornata ci ha permesso di godere appieno dei bei panorami. Ancora un po’ di neve nell’ultimo tratto rende il sentiero un po’ scivoloso. Incontrati diversi escursionisti. Mandi a duç
  • 30/09/2018 Escursione compiuta oggi (30/09/2018) in compagnia di Alberto in una soleggiata e calda domenica di inizio autunno. Lasciata l’auto nel punto indicato nella descrizione (460m s.l.m.), abbiamo iniziato la nostra salita lungo la rotabile che sale dolcemente verso il S.Simeone. In totale sono 9km fino alla chiesetta quindi è pur sempre una bella “sgambata”, ma la bassa pendenza permette di non far fatica e poi i grifoni ci hanno accompagnato lungo quasi tutta la nostra ascesa, volteggiando lungo le pendici del monte. Nel tratto di percorso che attraversa gli edifici attorno alla Baita M. S. Simeone è sufficiente proseguire sempre dritti ai diversi bivi che si incontrano nei piani de “La Val”, evitando di gironzolare troppo (mancano segni che indichino precisamente la direzione, ma risulta abbastanza intuitivo). Decisi a raggiungere la vetta, una volta esserci rapidamente rifocillati nei pressi del divieto di transito posto dopo l’ultima abitazione, abbiamo ripreso il nostro cammino percorrendo il breve tratto rimasto di strada forestale e poi sulla destra abbiamo imboccato il sent. CAI che sale verso la cima. Il sentiero non è ben segnalato in alcuni punti, considerando che la direttrice principale dello stesso pare volersi ostinatamente dirigere tagliando perpendicolarmente le curve di livello e non pare molto utilizzato dagli escursionisti (data la quasi assenza di un tratturo calpestato che ne segnali una frequente percorrenza) . L’ascesa è piacevole perché immersa in un fitto bosco di faggi ed il panorama dalla vetta, benché la foschia non mancasse, rimane di ottimo livello soprattutto quando si possono pure ammirare i grifoni si fanno trasportare dalle correnti ascensionali a poche decine di metri di distanza.Michele
  • 16/03/2017 Più che un’escursione è una bellissima “camminata” o meglio ancora è la Montagna per tutti.Questa volta decido di partire da sotto (primissimi cartelli informativi) e farmi tutto il percorso a piedi, mi serve a togliere la “ruggine” invernale dalle gambe, sono qualcosa di più dei 12 km. previsti. Una salita tutta diversa con lunghi rettilinei, ventotto tornanti e nove gallerie. Non scoraggiatevi c’è anche un’ora tra i boschi e né vale la pena. Una volta usciti dal bosco, si arriva comodamente sull’Altipiano del San Simeone. Qui nel periodo estivo gli amanti del parapendio si lanciano giù in volo come i grifoni che quassù trovano casa per nidificare. In questa area ci sono diverse aree attrezzate e i vostri occhi potranno spaziare a 360°. In un’ angolo dove il silenzio fa da padrone si trova la Chiesetta di San Simeone. Da qui il sent. Cai 839 attorniato da stupendi faggi porta in Cima al Monte. Ma io oggi, non voglio vedere antenne e parabole e pur sapendo che stupendi panorami vedrei torno sui miei passi... Fate attenzione nel transito delle gallerie, sono strette e tra appassionati di Mtb e qualche auto qualcuno lo potreste incrociare. Ogni tornante vi regalerà panorami diversi, scorci su maestose Montagne tra cui il mitico M.te Chiampon , sulla nostra bellissima pianura friulana, sul grande fiume Tagliamento con sulla sua confluenza con il Fella, sui paesi sottostanti: Venzone, Bordano, Trasaghis, Gemona e tanti altri. Mentre ridiscendo sui tratti a carrareccia e tratti d’asfalto il ricordo va’ indietro di quarant’anni, quando una sera di maggio tutto quello che vedo venne sconvolto lasciando solo distruzione e dolore. Il “magone” mi passa presto e da buon Friulano penso con grande orgoglio e soddisfazione al grande lavoro di ricostruzione che quella gente ha compiuto per tornare alla vita senza mai dimenticare... Mandi
  • 06/12/2016 Martedì 29 novembre 2016. Giorno di ferie già da tempo in calendario, previsioni meteo di giornata fredda e un po’ ventosa, con atmosfera secca e limpida. La spolverata di neve di una ventina di giorni fa si è già da tempo dissolta, almeno alle quote più basse . E allora si va sul San Simeone, appuntamento già più volte rimandato per cause di forza maggiore. Viste le temperature, decidiamo di lasciar perdere l’anello e di salire e scendere per il versante sud. Oltre il bivio per il Monte Festa non c’è molta comodità di parcheggio, troviamo un posticino per l’auto ai margini della strada oltre l’imbocco del sentiero CAI. Percorso facile e sempre ben visibile, in questo periodo dell’anno senza problemi legati all’invadenza della vegetazione. Tutti i tratti che tagliano i tornanti superiori sono ben segnalati, oltre che dai segnavia biancorossi, anche da vistosi cartelli fucsia del “Team Sky Friul”. Segnalazioni più scarse, invece, nell’ultimo pezzo, quello che sale dalle baite del Plan dai Purcei alla cima in un ripido bosco di faggi. In vetta, grazie anche alla giornata limpidissima, ci attende un panorama indescrivibile, limitato solo verso ovest da vegetazione ed antennoni. Lassù troviamo una splendida ed artistica cassettina con stella alpina per il libro di vetta nuova di zecca (messa appena a settembre scorso). Nonostante il freddo, il sole pieno scalda e il vento non è troppo fastidioso, così riusciamo a goderci a lungo la cima prima di deciderci al rientro. In discesa c’è da prestare un po’ di attenzione allo spesso strato di foglie secche, per evitare le scorciatoie più ripide ci concediamo qualche panoramico tornante della strada, con il sole ormai basso che allunga le ombre sulla pianura friulana. Oggi niente grifoni. Escursione molto panoramica, facile ma non breve (ore 2.50 per la salita, 2.15 per la discesa), da riservare ai mesi autunnali e prima primavera. Mandi a tutti!
  • 25/07/2016 17/07/2016Parcheggiata la macchina come da indicazioni a quota 460m lungo la strada che conduce all'altopiano del San Simeone. La prima lunga scorciatoia indicata nel tracciato risulta poco praticabile, ricca di rovi e arbusti di ogni genere. Al ritorno l'abbiamo evitata, dovendo percorrere "purtroppo" la noiosa discesa asfaltata/cementata. Le altre scorciatoie e il sentiero sono stati sistemati, complice forse anche l'organizzazione di una corsa in salita prevista per la fine di luglio. Dagli stavoli nei pressi dell'altopiano in poi nulla da segnalare, se non il panorama fantastico a 360° che si osserva dalla cima. Per chi non volesse percorrere tutti i 1000 m di dislivello è possibile raggiungere quota 1200 in auto (attenzione la strada è stretta) e da lì in un'ora si "conquista" la cima. Attenzione però che in questo modo si perdono le innumerevoli e meravigliose viste sulla pianura che si incontrano salendo a partire da quota 460.
  • 08/05/2016 Schiena volta ad est e via,tra le strade di Pioverno,per quella che ritengo la più bella via di salita al monte."Le vostre relazioni" propongono,tra molte belle cose,un magnifico anello.Come già riferito in altro post,Michele e Michela ci hanno segnalato due alternative alla classica ascesa al San Simeone (andate alla data del 27-04-2012,per leggerle).Si sale con la Via delle Lavare,una traccia sempre evidente e bollata, che richiede la maggiore attenzione tra i 600 e gli 850 metri. Alcuni passaggi sono un po' impegnativi,ma chi ama avventurarsi al di fuori dei soliti sentieri,troverà qui grande soddisfazione.Ci sono pulpiti molto panoramici e il senso di solitudine,come la percezione di star entrando nei recessi della montagna,sono continuamente presenti. La pendenza diventa in seguito accentuata.Poi,dopo circa due ore,si prende fiato nella faggeta che esce vicino alle ultime costruzioni del Plan dei Purcei,dove ci si innesta sulla sterrata che ci porta all'attacco della salita finale alla vetta.Per scendere bisogna percorrere la strada asfaltata che scende a valle e dopo la chiesa di San Simeone,a circa 1100m di quota,presso un tornante,un crocefisso presidia il punto in cui abbandoniamo la civiltà e rientriamo nella selva(cartello con indicazione Pioverno).Anche questo è un sentiero bollato,con tratti molto belli,a volta ripidi e perturbati da schianti.Ma nulla di veramente difficile.Alla fine,però,ho perso la traccia e ho dovuto improvvisare,fino a passare vicino ad un'altana di caccia e ricongiungermi al sentiero di andata nei pressi del paese.La sensazione che ho avuto è che entrambi i sentieri siano abbastanza frequentati e che non godono di problemi di dissesto.Saranno a nostra disposizione ancora per molto,ma,soprattutto la discesa,ha bisogno di una piccola opera di pulizia.Dislivello intorno ai 1300 metri.
  • 21/04/2016 21/04/2016-Salita al San Simeone dal Pian dei Purcei, visitata la chiesetta e poi su, per la ripida salita in faggeta il cui sottobosco primaverile presenta dentarie, scille, gagea lutea, primule. Panoramicissima la cima sulla quale volteggiano grifoni. Un paio di parapendii invece sulle pendici.
  • 04/04/2016 02/04/2016 Era da un pò di tempo che lo stavamo "snobbando"e c'eravamo promessi di ritornarci sulla sua cima, che ci mancava da quattro anni....Più volte,e di recente sull'Altopiano (pure dal sent. Ovest) ma "sopra",sempre rinviata per meteo o ( varie ). L'incognita neve è presto svelata appena addentrati nell'Altopiano,da una decina di cm.alla partenza del sent.fino ad 50/70 cm.verso la cima, neve "molle"che ci faceva affondare con gli scarponi,rallentando notevolmente la salita .Sulla cresta l'unico punto di riferimento e "sicuro" è il grosso blocco di cemento semi sommerso a confine con il vuoto....pure con le antenne la visuale è ottima e la faticosa salita viene abbondantemente ricompensata. Bellissimo......Mandi
  • 01/04/2016 Ricordo bene l'ultimo incontro con il Simeone. I miei primi mille metri. Un dislivello che mi pareva irraggiungibile, il troi erto, la faggeta che aggiungeva un pizzico di suspense fino alla cima, la neve che ingoiava le pedule. Il cielo terso, le parole che non uscivano, il pianto. E poi il ritorno, con la stanchezza che consigliò la discesa per la strada asfaltata. Infinita, si vendicò tornante dopo tornante su delle zampe inermi. Questa volta non sono solo, m'accompagna Michele. Il troi questa volta è già punteggiato da fioriture, da ammirar da vicino con occhi, naso e, ahimè per le primule, pure con la bocca! Qualche farfalla danza nell'aere. Il plan dai Purcei funge da spartiacque stagionale. La neve fa la sua comparsa quasi timidamente, per poi prender il sopravvento. Tra le case nel bosco ritrovo quella minuscola meraviglia. Di certo la residenza di Cappuccetto Rosso! Con suo bel caminetto esile che svetta! Poi c'è solo la faggeta. Michele sale a razzo mentre io la percorro con estrema lentezza. Il bosco pare galleggiare, ondeggiante, sulle sue stesse ombre. Ondulate, paion muoversi, sciabordando tra riflessi e riverberi. Disegnano sagome che paion pagine consunte scisse dal tempo, codici a barre organici, crini pettinati, tetre crepe, orgie di pentagrammi! Poi, di colpo, i faggi ti fan spiccare il volo. Il panorama s'apre e pare donarti un paio d'ali, per sfidare il vento, per danzare sulle nuvole. Il Tiliment mostra le sue vene di sangue azzurro, intricate. Anubi ha perso il suo occhio tra ghiaie e lacrime cerulee. Poi di nuovo la faggeta. E quella discesa verso la mulattiera del monte Festa che non conoscevo. La vernice grigia, indebolita dall'arroganza di chi voleva celare l'ovvio, si sta scrostando. Lasciando in evidenza i vecchi segnavia. La neve ha un sottile strato burroso che poco sotto si fa solido. Il troi lo dimentichiamo presto. Tutto il primo tratto è da puro pedul-alpinismo! Ci si tuffa, sfrecciando, lasciandoci andare ai sorrisi. Si scivola come mai mi è capitato, riuscendo addirittura ad effettuare qualche curva a pedula parallela in corsa! Poi ritorna la primavera e con essa la calma estatica. I passi misurati. Le narici spalancate. Lo scricchiolar delle foglie. (17.03.2016)
  • 14/03/2016 Partito da Bordano domenica 13 marzo.Tutto molto bello ed elementare fino ai 1000mt circa dove inizia la neve, dall' Altopiano alla cima si sprofonda fino all' inguine se non muniti di ciaspole (come ero io). Rientro per il dismesso 839 (circa) verso il Monte Festa, percorso tutt' altro che chiaro e agevole, anzi in diversi punti pericoloso. Dalla Fortezza al rientro è tutto relax ammirando il Lago e le cime circostanti.Segnalo che il tratto che dalla carrareccia porta agli Stavoli Trios è impraticabile. Dalla Cima del San Simeone nonostante un cielo non perfetto (qualche fiocco cadeva ancora) la vista a 360° risulta superba!
  • 25/01/2016 Salito sul monte San Simeone sabato 23/01/16. Lasciato la macchina in una piazzola poco prima dell inizio del sentiero. Tutto regolare fino in cima, pochissima presenza di neve e tratti ghiacciati. Fantastico panorama dall alto. Attenzione alla discesa a causa del fogliame presente lungo tutto il percorso. Saluti a tutti!
  • 21/01/2016 Son bastati nove anni per farmelo dimenticare, ma poi, quel bosco e le foglie mi han fatto dire che sì, è proprio lui, questo San Simeone che dal suo tabernacolo benedice ogni viandante. Su al Pian dai Purcei baite ristrutturate, e oltre, ai lati della carrareccia che sale, altre in corso d'opera. L'attacco finale tira su, e come se tira su, ed è pure un po' scomodo quel zigzagare fra roccette e foglie, e poi, fra quella bella faggeta si intravede la fine e via, arriv......seee.....arrivata? Sorridono compiaciuti gli snelli faggi, c'è una valletta non vedi? Bon, basta scendere un po' e poi risalire e salire fino ad intravedere i tettucci con i pannelli solari e quegli alberi di metallo. Voci e rumori in vetta, si lavora.
  • 06/12/2015 Fatto ieri il monte San Simeone come da precisa relazione S.N. utilizzando per la discesa la variante del versante ovest. Siamo saliti lasciando l'auto sulla piazzola a mt 460 ca (l'imbocco del troi si trova poco prima sulla strada). Questo sentiero è in ordine e ben segnalato, grazie anche ai segnavia aggiuntivi (frecce indicative) del TDF trail delle farfalle, che ha avuto luogo in questa zona il 12/04/15. Dalla chiesetta la prosecuzione è intuitiva: si prende a destra mirando ad un boschetto, lo si oltrepassa, si prosegue lungo la sterrata transitando presso le abitazioni fino a trovare sulla destra l'indicazione per la cima.Nessuna difficoltà nella ripida salita finale dentro la faggeta, ci si destreggia tra rocce ed una spessa lettiera, stando ben attenti a seguire i segnavia. Più impegnativa la discesa per il rischio di scivoloni, per cui ritengo indispensabili i bastoncini. L'imbocco del sentiero per la variante versante ovest, che non è subito ben visibile, si trova sulla destra prima delle due abitazioni menzionate nella relazione, i segnavia sono più visibili ora, nonostante qualcuno abbia tentato nuovamente di cancellarli con vernice nera. Utilissimi anche qui i bastoncini sullo spesso strato di foglie secche. Un po' di neve sull'altopiano sotto la cima, per il resto sentiero sgombro e asciutto, del resto il percorso si sviluppa per la quasi totalità nel sole. Per noi ulteriori 100 metri di dislivello in più da fare, avendo lasciato l'auto a mt 460 anzichè 362. Quasi nessuno lungo il tragitto, eccetto un corridore nella parte finale della discesa ed un cacciatore nei pressi della chiesetta. Interessante il panorama dalla cima con bella visuale sull'Amariana ed il Plauris con la conca di Cjariguart.
  • 03/04/2015 Salito oggi sul San Simeone, dopo aver lasciato l'auto lungo la strada a una quota poco inferiore ai 500 m. Niente di particolare da segnalare, rispetto alla relazione di SN, se non il rischio di fare tanti scivoloni nel bosco, nella parte finale della salita, a causa dei tappeti di foglie secche che coprono il terriccio. Incontrati solo un paio di nevai, ridotti ai minimi termini. Vista superlativa dalla cima, in particolare, in direzione delle Prealpi Giulie. Mauro.
  • 08/01/2014 Salito ieri da Pioverno utilizzando la relazione di Michele postata nella sezione "le vostre relazioni".Purtroppo,per distrazione,mi sono dimenticato dell'altrettanto buona segnalazione di Michela per la discesa.Sono rientrato passando per Bordano lungo la normale via di salita.Da qui,lungo il Tagliamento rombante per le recenti piogge,percorrendo la pista del metanodotto.Un bel giro.Tutto in ottime condizioni.Ciao a tutti
  • 08/02/2012 percorso oggi 08022012 come segnalato: dal 1° segnale sentiero evidente ma con pochi segnavia, ripido att. soprattutto in discesa, circa 5 cm neve fresca, dal pian dei purcei servivivano i ramponcini. giornata pe panorama splendidi con 6 dico 6 aquile che volteggiavano proprio sopra a cima-
  • 08/05/2011 Percorso ieri. Il primo tratto di sentiero, seppur ben segnato di giallo, è ripido e abbastanza invaso dalla vegetazione. Il secondo tratto è ben individuabile in discesca ma non altrettanto in salita. Dopo la cappelletta di San Simeone, invece, i tratti di sentiero sono facili ed evidenti. Faccio notare che, dopo il Plan dai purcei, l'attacco al sentiero che sale in vetta non è più numerato 839 bensì 838. Dalla vetta si gode un panorama stupendo. Graziano.
  • 27/04/2009 Ho imboccato il sentiero a quota 500 mt. prima della prima galleria, come da descrizione: sulla strada cartello indicante il S.Simeone.Il sentiero è molto ripido e per niente frequentato ma ben segnato di giallo ma solo fino al primo tornante sinistro.Poi il "vecchio" sentiero che tagliava tutti i tornanti sinistrosi è di difficile individuazione almeno fino al tornante con cappelletta: poco sopra si incrocia infatti il sentiero che sale da sud-ovest e che è ben segnalato di bianco-rosso, molto frequentato e ben mantenuto. Da questo punto in poi, nessun problema di orientamento. Ritengo senz'altro sia quest'ultimo il sentiero "principale" per la salita dal versante di Bordano al monte.
  • 08/04/2009 Unica differenza rispetto alla descrizione di Ivo (almeno vedendo le foto) è che la strada è cementata fino ai pressi della chiesetta di San Simeone. Io ho seguito quasi sempre la strada e qualche tratto del sentiero per evitare qualche tornante. Questo perchè l'imbocco del sentiero salendo in auto non l'ho visto (ho parcheggiato poco prima di uno slargo della strada dove ci sono dei piccoli franamenti a circa 450-500 metri di quota). E' molto evidente scendendo ma in salita non l'avevo proprio visto.
  • 16/03/2009 Sentiero CAI: 838. Dall'altopiano del S.Simeone fino alla sua ricongiunzione con il sentiero per il Monte Festa.. Segnavia CAI quasi totalmente cancellati da vernice nera, traccia in alcuni punti incerta (probabilmente il sentiero è poco frequentato). In caso di neve al suolo, è facile perdere il sentiero, soprattutto nel tratto compreso fra il rio Tamer e l'altopiano del S.Simeone.. ivan.iacuzzi@yahoo.it
  • 01/04/2005 Sentiero CAI: 839. Da monte Festa a Pian dei Purcei. Mancanza completa segnalazioni e molti rami morti sul sentiero. pietropaolocastellarin@hotmail.com
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  • Vista dalla cima verso il Plauris
    03/02/2021 Vista dalla cima verso il Plauris
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    03/02/2021 Vista dalla cima verso Tolmezzo
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    03/02/2021 Cappelletta votiva a c/a 900 mt.
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    06/12/2016 Panoramica dalla cima del San Simeone verso nord est
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