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    Anello dei ghiaioni da Grauzaria
    Alpi Carniche
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SentieriNatura
I percorsi di SentieriNatura

Anello dei ghiaioni da Grauzaria

Avvicinamento

Dalla statale 13 Pontebbana si prende la deviazione per Moggio attraversando il ponte sul Fella. Dopo avere percorso tutto l'abitato la strada si inoltra verso la val Aupa passando quasi subito sotto il viadotto ferroviario. Si lascia a destra la deviazione per Pradis e si oltrepassano le case di Chiaranda proseguendo poi fino al bivio con la frazione di Grauzaria che si raggiunge risalendo per poco sulla sinistra. Attraversato il piccolo paese, si lascia l'auto in corrispondenza del trivio presso le ultime case (m 525, comodo parcheggio).

Descrizione

Ci si avvia lungo la strada asfaltata per Monticello, seguendo al primo bivio a destra (cartello) la segnaletica azzurra, coincidente nei primi metri con il segnavia CAI 444. Si risale la ripida pista cementata, ma alla prima curva la si abbandona per imboccare, ancora sulla destra, una recente pista di esbosco. La strada sterrata sale con alcune strette anse nella boscaglia e poi inizia a traversare nella rada pineta disseminata di cespugli di erica. Attenzione qui a individuare il punto dove si stacca a sinistra la prosecuzione del nostro itinerario (cartello). In forma di sentiero si sale ora a piccole svolte tra noccioli, pini e faggi che con la quota diventeranno l'essenza principale. La traccia più in alto si fa meno marcata, ma la direzione è resa evidente dai bolli azzurri sempre presenti. Oltrepassata una strettoia presso un macigno; con qualche ulteriore svolta nella faggeta si guadagna la località Zouf (m 925), posta sul margine del grande pendio detritico che scende dal versante orientale della Grauzaria. Prima di proseguire lungo il sentiero che prende a traversare in quota, è consigliabile salire a destra sul vicino cocuzzolo erboso (osservatorio) da dove si apre una visuale più proficua sulle pendici antistanti. Riguadagnato il sentiero, si percorre ancora un lembo di bosco raggiungendo l'orlo di un grande ripiano inclinato. L'ambiente cambia radicalmente passando dal bosco alla vegetazione pioniera delle pendici detritiche dove il mugo si sostituisce ai pini bassi e stentati. Un piacevole traverso in moderata salita ci consente di tagliare interamente il ripiano sulla via indicata da numerosi ometti e dai segnavia blu. Intersecate anche due lingue di ghiaia ci si innesta sul sentiero che sale da Fassoz (possibile scorciatoia), passando a fianco di un piccolo cocuzzolo. Il minuscolo ripiano può essere considerato l'ultimo punto utile per osservare il panorama sulla prima parte della val Aupa ed in particolare sui monti che la chiudono alla sinistra orografica e sui borghi sottostanti.
Con lieve risalita si interseca un ulteriore ghiaione poi il sentiero rientra nella boscaglia affacciandosi ben presto sul vallone del rifugio Grauzaria, in quello che è il punto più alto dell'escursione. Il sentiero, infatti, inizia a perdere quota a larghe svolte tra i mughi (possibili tratti ghiacciati in inverno) aggirando poi un costone oltre il quale ci si ritrova presso i ruderi di malga Flop (m 986). Qui si imbocca a destra il frequentato segnavia CAI 431, scendendo fino all'incontro con la pista sterrata. Qui un cartello indica a destra la prosecuzione del nostro itinerario per stavoli Zardin e Fassoz. Si segue la pista che in realtà finisce all'intersezione con un impluvio rovinato proseguendo poi come sentiero poco marcato. Con un traverso sulla ripida lettiera si raggiunge una costa boscata, stretta e dai fianchi ripidi, lungo la quale si riprende a scendere. Più in basso i bolli azzurri ci conducono a destra nella faggeta via via più inclinata. Dopo l'intersezione con un torrente si rimonta sull'altro versante dove il sentiero, molto più agevole, in pochi minuti porta ai ruderi di Zardin con vasca in cemento. Da qui si imbocca sulla destra la mulattiera per Fassoz (frecce), salendo nella pineta soprastante dapprima in diagonale poi con qualche ripida svolta fino ad intersecare un canalone detritico che si attraversa sui tronchi. Dall'altra parte si lascia a destra il sentiero intermedio di cui si è già detto (indicazioni per il rifugio Grauzaria ritrovandosi sulla pista per Fassoz. La si segue in salita per qualche minuto fino al suo termine presso il piccolo nucleo di case. Il sentiero continua oltre, passando sopra una abitazione risistemata (indicazioni per Grauzaria paese). Il tratto successivo viene percorso in moderato saliscendi, assecondando lungamente una serie di coste boscate a faggio. Dopo essere passati sopra il bordo di un esteso movimento franoso, il sentiero cala definitivamente attraversando un piccolo greto e la successiva radura. File di muretti a secco assieme alla lastricatura del fondo precedono di poco l'arrivo al borgo di Grauzaria da dove, tenendosi sempre a destra, si ritorna esattamente al punto di partenza.

Sulla pagina relativa alla puntata di SentieriNatura su Telefriuli 2013 dedicata al rifugio Grauzaria, Cort dai Gjats e Carnia Bike, è disponibile il video dell'intervento di Lavinia Della Schiava sul percorso descritto.
Escursione
Mese consigliato
Dicembre
Carta Tabacco
018
Dislivello
600
Lunghezza Km
9,2
Altitudine min
532
Altitudine max
1063
Tempi
Dati aggiornati al
2012
I vostri commenti
  • 29/01/2022 La val Aupa e' sempre strepitosa. Il tratto di sentiero che percorre la base dei ghiaioni della Creta di Grauzaria e' fenomenale; in una bella giornata di sole e cielo limpido come oggi, non si puo' proprio chiedere di piu'. L'ambiente naturale e' molto vario e particolare, i panorami ci sono e sono molto ampi. Un po' di neve sopravvive nell'ultimo tratto del sentiero dei ghiaioni, appena prima del bivio per il rifugio, ma a parte quello il resto del percorso e' sgombro. Il sentiero del ritorno, quello coi bollini blu, va percorso con un po' di cautela: all'attacco c'e' un punto franato, e un altro e' piu' avanti, poco prima delle case Fassoz. In entrambi i casi si passa, ma bisogna fare attenzione. Inoltre all'inizio il sentiero e' piuttosto scivoloso a causa del fondo di foglie secche, e in generale i bolli blu sono piuttosto sbiaditi... ogni tanto bisogna tirare un po' l'occhio per capire da che parte va il sentiero. In ogni caso gli schianti sono stati ripuliti e non ci sono problemi. Abbiamo trovato una curiosa scultura di gesso, appoggiata su un grande albero schiantato, poco dopo Fassoz...! Un bizzarro omino che sembra aggrapparsi a un ramo del grande albero... ci ha sicuramente sorpresi!
  • 06/01/2019 Bella zona da visitare. Sentiero abbastanza percorribile; l'ultimo tratto di sentiero, come gi� detto nel commento precedente, risulta poco visibile a causa di alcuni alberi caduti.
  • 01/12/2018 01/12/2018Anello percorso in senso orario, molto bello fino a bivio che porta a Fassoz, mentre dopo il sentiero si perde molto a causa dei numerosi alberi abbattuti, con conseguente perdita di bollini blu. Bella escursione comunque, zona che merita una visita
  • 01/05/2018 Percorso l'anello dei Ghiaioni da Grauzaria. Per cambiare l'abbiamo rifatto in senso contrario. Qualche schianto di faggio nel sentiero basso, facilmente superabile. Segnalazioni con bollini azzurri e cartelli in ordine. Lungo i ghiaioni fioriture di globularia e pero corvino. Presso la sorgente lungo il sentiero per il rifugio Grauzaria numerose pinguicole. Interessante la percorrenza di ambienti diversificati. Buone escursioni.
  • 16/12/2016 Tentato l'anello lo martedì scorso in senso contrario al percorso descritto da S.N., ma abbiamo deciso d'interromperlo prima della metà per difficoltà d'orientamento e la cospicua ed inattesa presenza di zecche, probabilmente causata dalle temperature relativamente alte durante il giorno! Anche lo scarso soleggiamento pomeridiano secondo me consigliano il percorso in un periodo primaverile, quando il sole sarà più alto nel cielo.
  • 30/05/2014 “Anello dei ghiaioni”: nome roboante che mi intrigava da un po’ e alla fine fatto il giro. E’ un bel percorso che attraversa ambienti diversi, semplice, ben segnalato con i bolli (piccolini) azzurri, come azzurra è la segnaletica. Per allungare un po’, cosa che han fatto le due comari, conviene salire anche al rifugio Grauzaria così si passa proprio sotto l’occhio impassibile della Sfinge, al rifugio lavori di ripittamento in corso, l’adorabile gatto, curioso proprio come un gatto, è sparito l’estate scorsa forse preda di….I ruderi di casera Flop sono sommersi dall’azzurra fioritura di nontiscordardimé, il bosco è bellissimo, tutto il percorso è bello e ben segnalato, solo un po’ di attenzione dopo Fassoz che i piccoli bollini azzurri diventano sbiaditi e ci sono anche altre tracce, quando si arriva alla zona dei muretti a secco mantenersi sulla traccia di sinistra (bollo seminascosto ma c’è), la lastricatura su terreno bagnato è un trampolino di lancio; piccoli cartelli, anche nel bosco, avvertono delle presenza di zecche e adesso l’erba è parecchio alta
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  • i muretti a secco nei pressi di Grauzaria
    30/05/2014 i muretti a secco nei pressi di Grauzaria
  • Fassoz: paese fantasma
    30/05/2014 Fassoz: paese fantasma
  • attraversamento di un nghiaione
    30/05/2014 attraversamento di un nghiaione
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    30/05/2014 eccola più da vicino
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    30/05/2014 attraversamento di un ghiaione
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