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    Monte San Lorenzo da Maniago
    Prealpi Carniche
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    Monte San Lorenzo da Maniago
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SentieriNatura
I percorsi di SentieriNatura

Monte San Lorenzo da Maniago

Avvicinamento

Da Maniago dirigersi verso la val Colvera lasciando l’auto nei pressi del ponte che attraversa il torrente in direzione di Fratta (m 280, parcheggio lungo la strada).

Descrizione

Subito dopo il ponte imboccare la stradina che sale sulla sinistra in mezzo alle case (segnavia bianco azzurro su un sasso). Fin dall’inizio la mulattiera lascia intravedere i segni di una antica lastricatura che presenta tratti ancora ottimamente conservati. Tralasciate alcune diramazioni secondarie si prosegue in un fitto sottobosco di pungitopo lungo il camminamento che in alcuni punti è stato inevitabilmente rovinato dal ruscellamento. Ad un crocevia si prosegue diritti cercando di fare attenzione ai radi segnavia bianco azzurri per tenere la giusta direzione. Giunti presso un malandato capitello in legno si abbandona il sentiero principale per proseguire a sinistra in salita. Oltrepassato un boschetto di castagno, roverella ed acero campestre si esce ai piedi del pascolo di casera Gravena, recentemente ristrutturata e sede di allevamenti (m 470).
Proseguire per pochi metri lungo la pista che serve la casera fino ad un’ansa in corrispondenza della quale si stacca sulla sinistra l’inizio del sentiero che conduce sul monte San Lorenzo. Dapprima a regolari serpentine, poi con pendenza più marcata si risale il pendio boscato uscendo presso un pulpito con bella visuale su Maniago (croce). Il sentiero prosegue oltrepassando un impianto per telecomunicazioni e raggiungendo in breve anche la antica chiesetta di San Lorenzo (m 680), posta al limitare di una panoramica radura. La vetta vera e propria del monte può essere raggiunta continuando lungo il filo della dorsale fino a toccarne il punto più alto (m 736, croce). Pochi metri oltre, protetto da una recinzione, ha inizio il ciglio della cava che interessa il versante nordorientale.
Seguendo la recinzione si può scendere a sinistra su terreno ripido e malagevole fino ad incontrare la pista di servizio della cava. Noi invece vi consigliamo di ritornare indietro fino alla chiesetta e scendere lungo il sentiero che taglia il versante meridionale. Dalla parte posteriore del piccolo edificio si stacca, infatti, un traccia che inizia a scendere in diagonale passando accanto ad un pino nero. Quando il sentiero si avvicina al ciglio della cava, il transito è impedito dalla recinzione. Si prenda il sentiero che scende poco prima sulla destra (segnalato) che ripidamente e protetto da staccionate e dotato di gradini in legno, porta alla strada di accesso di Casera Gravena a pochi metri da essa. Da qui in poi si utilizzerà il medesimo itinerario dell’andata.

Avvertenze

La salita al monte San Lorenzo si svolge per un sentiero facile e ben marcato. Attenzione tuttavia alle numerose deviazioni che si incontrano nella prima parte dove occorre seguire un rado segnavia bianco azzurro.
Escursione
Mese consigliato
Dicembre
Carta Tabacco
028
Dislivello
400
Lunghezza Km
5,7
Altitudine min
280
Altitudine max
736
Tempi
Dati aggiornati al
2021
I vostri commenti
  • 20/12/2021 18/12/2021- Ripercorso dopo tanti anni questa breve escursione. Da segnalare che la casera Gravena è in stato di completo abbandono. Inoltre l'antica chiesetta di San Lorenzo è stata dotata all'interno di contenitore dove vengono depositate immondizie (incredibile ci siano persone che lo riempiono!). La cimetta con croce è circondata dagli alberi; più panoramico il dosso dove è ubicata la chiesetta.
  • 30/01/2021 Intervengo solo per dire che il sentiero è stato segnalato con vernice rossa in alcuni tratti molto frequente, oltre al posizionamento di alcune frecce in legno con l'indicazione San Lorenzo ai bivi, pertanto non c'è più alcun problema di orientamento.
  • 03/11/2020 La nebbia di inizio novembre avvolge tutto e sacrifica i panorami; tuttavia dona al bosco come una coperta di silenzio e pace. L'ingresso del sentiero può scoraggiare, perché appare pieno di arbusti, tuttavia dopo i primi metri la mulattiera lastricata è facilmente percorribile. Segnavia quasi assenti... Suggerisco cartina e/o GPS per arrivare fino a Casera Gravuzza, viste le numerose diramazioni del sentiero. La traccia fino alla chiesa invece è segnata abbastanza bene con simboli azzurri posti sugli alberi. Si arriva poi senza difficoltà (basta fare attenzione alle spine) fino alla croce della vetta del monte; il punto più alto tuttavia è inacessibile, recintato dalla rete metallica della cava. Tornati alla chiesetta, il sentiero che scende è indicato da un ometto di pietra sulla sinistra. Qui il sentiero è ben tenuto e si percorre piacevolmente in discesa. Dopo pochi minuti però, una brutta sorpresa: la rete di recinzione della cava taglia il sentiero e non è possibile arrivare alla pista di servizio; tuttavia, tornando indietro di pochi passi, si nota sulla sinistra un sentiero che scende ripidamente, seguendo pressappoco la recinzione, e raggiunge la pista di servizio più a valle. Tutto sommato accorcia il rientro a Casera Gravuzza. Attenzione a non perdersi nel tratto successivo!
  • 21/10/2020 Affrontiamo questa salita in ottobre, in una mattinata nebbiosa che non permette di apprezzare il panorama. Il sentiero ha alcuni schianti oltrepassabili facilmente. Abbiamo dovuto affrontare qualche piccola deviazione rispetto la traccia di SN causa rovi che non rendono possibile la percorrenza di brevi tratti. Molto piacevole la discesa consigliata, su un sentiero a tratti molto bello. Da segnalare una ricca raccolta di ottime castagne.Un appunto: i segnavia azzurri sono a volte complessi da trovare e visti anche i numerosissimi bivi consiglio ai poco esperto, come me, di scaricarsi la traccia.
  • 03/12/2019 Il sottobosco non � gestito bene e ci sono diversi alberi schiantati. Dalla Chiesetta, consiglio la discesa lungo il "troi di Marc" che offre la possibilit� di raggiungere la strada che sale la Val Colvera (si arriva esattamente tra le due gallerie) e di chiudere l'escursione con un anello. E' ben segnato. Attenzione alla pendenza in discesa. Il sentiero inizia presso il ripetitore situato a Nord-Ovest rispetto all'antica chiesetta di S.Lorenzo.
  • 28/04/2016 Poco oltre il ponte, dopo le scuole, c'è un comodo parcheggio con area attrezzata, cielo bigio e tira vento, qualche fiocco svolazza, fiocchi che ben presto diventano chicchi, tanti chicchi. La mulattiera con i ciottoli arrotondati da milioni di passi, piedi che non han conosciuto la comodità del vibran, è insidiosa dopo le piogge e si fa abbracciare e stringere dal pungitopo e dai rovi, dopo la piccola ancona di legno con lumino a batteria il sentiero sale nel fango untuoso, la madre di tutti i fanghi, procedo tipo un'auto parcheggiata in folle lungo una discesa. Casera Gravena si annuncia con abbaiare poco amichevole di tre cani, erba alta e boscaglia che si sta riprendendo il suo posto, al pulpito panoramico trotto lesta verso la soprastante chiesetta, all'interno libro delle firme, fuori nevica ghiaccio fino fino, il Raut è ben imbiancato. Poco oltre ecco le pecore, numerosi cuccioli, scendono mentre io raggiungo la cima, la croce oramai nascosta dagli alberi. Alla chiesetta un ometto indica la via di discesa, il sentiero diventa subito evidente, un tivedo indica l'inizio dei gradini che a zigzag depositano sulla pista di servizio di casera Gravena. Dietro a me passi silenziosi, un camminatore del luogo con cui condivido un tratto di sentiero ed il modo di andar per monti. Con tanto che abbiamo fatto per questi sentieri, mi dice, e poi arrivato il pastore sardo che fa da padrone, le pecore rovinano tutto, mangiano anche la corteccia, hanno fame....Il rientro lungo la via del fango e del ciottolo mi garba poco, arrivata all'ancona piego a sinistra, carta alla mano ho in mente di arrivare a monte di Fratta, verso Est, tanto i sentieri sono ben evidenti e quindi percorsi, da qualche parte mi depositeranno. Incrocio un paio di casolari oramai ridotti a rudere, trascuro una vecchia sbarra ed un cancelletto che chiude il niente e scendo a fianco lungo un impluvio che i pungitopo restringono e voilà la strada asfaltata e uno scuolabus che passa, sono sbucata in via S.Lorenzo, da lì circa un chilometro alla provvidenziale fontanella del parcheggio.
  • 06/03/2016 Fatto oggi 06/03/2016 con un tempo incerto dopo le abbondanti piogge di ieri. Facendo tesoro delle indicazioni di chi mi ha preceduto ribadisco che bisogna continuare a seguire sempre il sentiero lastricato anche laddove vi scorre l’acqua rendendolo simile al letto di un rio. Il capitello in legno di cui si menziona è stato sostituito da una piccola ancona fissata ad un albero, qui si abbandona la mulattiera per risalire a sx su traccia un po’ malevole. Superata la Casera Gravena un cartello “Chiesa di S. Lorenzo” ci guida a sx, dapprima su pista poi per tracce di sentiero che, con regolari serpentine su terreno sassoso, portano alla prima croce sul pulpito sopra Maniago. Da qui si risale a vista fino alla chiesetta (aperta), ed infine, per cresta, al punto più alto del Monte San Lorenzo (croce in una rada boscaglia). Visto l’infittirsi della nebbia sono ridisceso per lo stesso itinerario fino alla Casera Gravena; al cartello per S. Lorenzo ho seguito a sx la strada di servizio alla malga, fino alla strada asfaltata. Volevo risalire un tratto della pista di servizio della cava, ma è tutto recintato ed un cancello è chiuso con lucchetto, non sono quindi del tutto sicuro si possa fare per la discesa il percorso proposto in relazione. Ritornato alle case Gravena ho concluso l’escursione utilizzando lo stesso tracciato della salita. Confermo che i segnavia bianco-azzurro sono molto radi: uno alla partenza, uno alla piccola ancona, uno sulla casera; ben pochi anche nel tratto finale. Buone camminate a tutti. Bepi (Cividale).
  • 24/02/2014 Escursione effettuata il 23/02/2014. Giornata perfetta per camminare, soleggiata ma fresca.Unico gap il terreno un po' umidio per quasi un mese di pioggia senza tregua. Partito con belle speranze, dopo una buona mezzora mi ritrovo a girare a vuoto per il bosco non riuscendo a trovare piu' il sentiero che porta al monte. Decido quindi di tornare indietro e vedere dove ho fatto l'errore. NON DEVIATE A SINISTRA AL PRIMO BIVIO (mio errore) ma continuate sempre a seguire il ciottolo fino al capitello in legno,(quasi distrutto), ossia andate sempre dritti, e poi andate a sinistra. I bollini azzurri menzionati, fino a questo punto pressoche' INESISTENTI, cominciano da questa salita (corta ma impegnativa) fino alla fine del percorso. Da segnalare la poca educazione della gente che va fin qui a far legna, che invece di pulire e lasciare il sentiero libero, lascia ogni sorta di rifiuto, sporcando cosi e rovinando una bellissima passeggiata da fare da soli o in compagnia. Idealissima anche per i bambini!
  • 22/12/2012 una piacevole escursione per quando il tempo è poco così come la voglia di faticare... si può salire da più versanti ma consiglio di evitare casera gravena in quanto i cani che vi vivono, se liberi, non lesinano morsi agli escursionisti!
  • 24/11/2012 Salito oggi senza difficoltà. Due botti lungo il sentiero, credo di fucile e non di dinamite. La chiesa è bella, il luogo anche. Ammirevole la statua di San Lorenzo impassibile, con la sua graticola. Trovato un lumino acceso, io ne ho acceso un altro. Fontana all'imbocco del sentiero.
  • 28/12/2009 Sono salito oggi 28 dicembre 2009 seguendo le segnalazioni della scheda.Pur non essendo un sentiero CAI e che nella carta Tabacco è segnalato solo come traccia di sentiero,devo dire che non ho riscontrato grandi difficoltà nell'individuare il percorso.E' vero però che chi sale per la prima volta, si troverà un pò in difficolta all'inizio, perchè il segnavia bianco azzurro è evidente solo alla partenza.Dopodichè di segnali non ci sono tracce fino alla casera Gravena. Posso consigliare di seguire sempre il sentiero lastricato anche laddove le acque lo hanno reso simile al letto di un rio. Ho lasciato alcuni " omini " ma non so se dureranno nel tempo.Il sentiero che attraversa la cava (consigliato per il rientro in scheda) riporta si i cartelli di sparo mine e di pericolo, ma non ho avuto la sensazione di alcun dipo di pericolo avendo più l'impressione che quella parte del monte non sia più interessato da questi fenomeni. Per il resto è un monte che vale la pena fare e direi che il periodo migliore sia l'inverno quando la vegetasione è più rada e permette maggiori panoramiche.
  • 21/05/2007 Sono salito il 19/05/07 e per il ritorno ho seguito il sentiero che taglia il versante meridionale: bisogna dire che il sentiero attraversa una zona "pericolosa", per brillamento mine.Infatti la cava è in piena attività ed un cartello lungo il percorso avverte l'escursionista del pericolo. Il cartello che si trova più avanti precisa che le mine vengono espolse dalle ore 11.00 alle 11.30.Io consiglierei il ritorno per lo stesso sentiero di salita.
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  • il bel pulpito panoramico
    28/04/2016 il bel pulpito panoramico
  • casera Gravena
    28/04/2016 casera Gravena
  • la chiesetta di San Lorenzo e la boscaglia che si avvicina
    28/04/2016 la chiesetta di San Lorenzo e la boscaglia che si avvicina
  • La croce di vetta oramai nascosta dalla vegetazione
    28/04/2016 La croce di vetta oramai nascosta dalla vegetazione
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    06/03/2016 L'altare con la statua di San Lorenzo
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