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    Anello di malga Oltreviso da Cadunea
    Alpi Carniche
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    Anello di malga Oltreviso da Cadunea
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SentieriNatura
I percorsi di SentieriNaturaS25

Anello di malga Oltreviso da Cadunea

Avvicinamento

Lungo la statale che da Tolmezzo conduce alle Terme di Arta, giunti all’altezza della frazione di Cadunea, si devia sulla destra per via Nassivera raggiungendo subito la piazzetta del paese dedicata ai caduti per la Libertà (m 397, piccolo parcheggio).

Descrizione

Questa descrizione e la relativa scheda di approfondimento sono disponibili nel volume I Sentieri del Silenzio
Sentieri CAI
Escursione
Mese consigliato
Maggio
Carta Tabacco
013
Dislivello
700
Lunghezza Km
11,2
Altitudine min
397
Altitudine max
1062
Tempi
Dati aggiornati al
2009
I vostri commenti
  • 05/06/2021 L'anello è ancora percorribile, ma come notato nei precedenti commenti le difficoltà sono non poche. Fino a Rinch non ci sono grossi problemi, il sentiero è molto evidente e non ci si perde. Dopodiché, con molta attenzione, è ancora possibile seguire il tracciato gps originale, ma in alcuni tratti il sentiero proprio non c'è più (come nella salita che porta alla sella da cui si vede la Malga Oltreviso). Suddetta malga è ora molto più diroccata rispetto alla foto che si vede su questa pagina, manca il tetto completamente e i muri stanno crollando... Da lì si segue per un tratto la pista sterrata e bisogna fare molta attenzione a prendere il sentiero 460 (non 411, probabilmente un errore, o una numerazione cambiata...) che sebbene ottimamente segnalato, con segnavia dipinti di fresco, ha un "ingresso" nascosto dalla vegetazione. Lasciato il sentiero 460 si torna su sentieri non segnati, e va più o meno tutto bene (sentiero marcato, sbiaditi bolli rossi e blu), fino a una casa con una grande stalla; qui la traccia del sentiero è stata palesemente cancellata, e le proprietà sono recintate. Senza perdersi d'animo, abbiamo aggirato la grande stalla, e scesi alla sua sinistra (scavalcando la staccionata di legno) siamo riusciti ad accedere al prato sottostante, dove con un po' di fortuna e molto gps abbiamo ritrovato più sotto, nel bosco, la marcata traccia di una mulattiera che poi torna a Cadunea. Questo tratto di sentiero però è evidentemente trascurato e non mantenuto. L'alternativa sarebbe scendere a Imponzo sulla strada asfaltata, ma allungando di parecchio il percorso totale.
  • 29/03/2021 Abbiamo fatto ieri 28.2.21 l'anello.Fino a Rinch sentiero appena sistemato, da Rinch a malga oltreviso abbiamo seguito la strada, il sentiero che taglia come da traccia gpx non si vede quasi più e ci sono troppi alberi caduti.Anche la traccia da Mignezza a Cadunea è molto rovinata e si perde facilmente per frane e alberi crollati, su un versante molto ripido. Siamo arrivati in fondo, ma con molta fatica e solo grazie al GPS del cellulare ed a oruxmaps. A Mignezza molto meglio scendere verso imponzo, come faremo certamente la prossima volta.
  • 17/05/2016 Itinerario percorso oggi per la prima volta.Fino a Rinch non ho riscontrato alcun problema. Molto bello questo borgo. Da li in poi ho avuto molte difficoltà nel far combaciare quanto indicato nella relazione con quanto trovavo. Strade nuove,sbarra a sx e non a dx,sent.460 non trovato.Ho scelto quindi di seguire quello che era il sent. 411 che però è stato dismesso e quindi le segnalazioni sono rare oltre che sbiadite. Il sentiero inoltre e ovviamente, non è mantenuto, quindi ci si deve districare tra alberi caduti, vegetazione e cedimenti di terreno. Alla fine però sono arrivato agli stavoli mignezza.Al complesso zootecnico, non c'è straccia del sentierino che porta a Cadunea. Un addetto zootecnico ci ha detto che le acque del rio l'hanno reso inagibile e la vegetazione ha fatto il resto.Seguendo allora la strada per Imponzo, dopo il doppio tornante, abbiamo trovato a dx una evidente traccia che ci ha portato sulla strada interna che poi volge a nord verso strada principale in direzione Cadunea. Tutto l'anello, come descritto, ci ha impegnato per 6 ore nette. Buona vita a tutti
  • 21/03/2014 Ocjo! Il troi da Cjaduneee a Rinch è completamente invaso da alberi di dimensioni e specie variabili che non han resistito all’ultima neve. Percorso al ritorno del Giaideit (vedasi commento) si trasforma in una gara di limbo rock e mateamento acuto. Dopo l’ancona (prima per chi sale da Cjadunee) in un punto il troi si assottiglia per la caduta di un grande faggio. Nulla di insormontabile ma di certo da escludere come itinerario placido e tranquillo, almeno fino a Rinch. Il suo ripristino appare molto problematico a breve termine per la quantità e la qualità degli schianti, tenendo anche in conto che non si tratta di un sentiero CAI. 21.03.2014
  • 23/09/2013 Partito ieri mattina da Cadunea alle 9, il sentiero che porta a Rinch è molto piacevole e ben segnalato, attenzione in un solo punto dove bisogna risalire ripidamente a sx lasciando il torrente sulla dx, dopo si trovano numerosi nastri appesi ai rami che ti conducono fino a Rinch che si raggiunge con tranquillità in 1ora e mezza Dopo Rinch verso malga Oltreviso è stata aperta una strada enorme ed orribile che penso abbia stravolto il paesaggio precedente ( le foto pubblicate sul sito sono completamente diverse in questo punto ), saliti seguendo il sentiero dopo la sbarra ci siamo ritrovati nuovamente sulla strada che abbiamo percorso fino a giungere la sella, dopo pochi minuti si arriva malga abbandonata e fatiscenteAbbiamo proseguito oltre fin dove terminano i lavori, si trova un incrocio , sulla sx il sentiero porta a Lunge, proseguiamo diritti fino ad incrociare il sentiero 460 che scende verso Imponzo, traversato il rio Mignezza si risale verso gli stavoli Mignezza, usciti da bosco le indicazioni si perdono e non avendo trovato la deviazione verso dx, probabilmente per la folta vegetazione, abbiamo proseguito fino alla strada che porta ad Imponzo e da qui percorso la strada principale fino a Cadunea con arrivo verso le 15.Complessivamente un bel anello con i passaggio sul torrente Derchia da cartolina, peccato per quella strada che sale verso la malga Oltreviso di cui non capisco l’utilità !
  • 15/08/2013 Sorry, in English.We were at Malga Oltreviso on August 10. Really nice excursion, in particular the way from Cadunea to Rinch. Passing Rinch you will find a new forest road under construction. Take the right arm. The left arm ends and reaching the other arm is quite cumbersome.
  • 06/05/2013 Finalmente abbiamo deciso di avventurarci in questa escursione! Sentieri ben marcati e boschi splendidi! La borgata RINCH è stata una piacevolissima sorpresa!! Volevamo segnalare che dopo borgata RINCH, superata la seconda sbarra verso Malga Oltreviso, il sentiero diventa difficile, bisogna passare tra i tantissimi alberi abbattuti, che rendono difficile anche l'individuazione dei segnali, tutto questo fino all'attacco della strada dopo Malga Oltreviso. A parte questo, un anello che merita... Anna e Tiziano
  • 12/05/2012 Giovedì 10, dove andrò a perdermi oggi? Questo percorso ne ha i presupposti. Ore 6 superstrada: una trapunta di umidità ristagna ovunque, ore 6.15 autostrada: un sole rosso si alza e spazza tutto. Cadunea, piazzetta, inutile arrivare troppo presto, bisogna comunque aspettare che chi si reca al lavoro liberi un parcheggio. Salgo lungo via degli Alpini, "Mandi siore, vae in mont?", un sorriso e uno scambio di saluti. Imbocco la mulattiera lastricata, già mi piace questo percorso, oltrepasso anche l'ultima casa sotto lo sguardo buono di un cane. Lungo il tragitto fioriture di nontiscordar di me, sotto a sinistra scorrono le acque del Chiarsò, il sentiero è ben marcato, contornato da muretti a secco e terrazzamenti ricoperti di muschio, alcuni ruderi a testimonianza del passato insediamento. L'ancona a quota 542 è ingentilita da iberis in fiore, un mughetto e delle viole, a terra un grosso pezzo di corteccia su cui si possono osservare i ricami del tarlo. Proseguo mentre mi arriva il rumore del Rio Derchia che scorre nella forra più sotto, poca acqua ma rumore tanto, il sentiero si abbassa, si fa strada fra il verde del bosco, il bianco dell'anemone, c'è da guadare 5 volte. Il sentiero a tratti si perde ma lo ritrovo subito appena oltre ogni guado, l'ambiente è solitario e rilassante. Poco oltre aver attraversato il rio la quinta volta, su un albero a destra un traballante cartello giallo con la scritta Rinchindica di salire a sinistra, una traccia sale incerta, un bollo rosso su un albero. In breve la traccia diventa ben visibile e compaiono anche i segnavia, mi piace questo sentiero a tratti ripido a tratti pianeggiante, l'ambiente è vario e suggestivo qualche schianto, il sole filtra tra i rami, un lontano rumore di chi è al lavoro.Ecco il vecchio mugo tutto proteso sul burrone sottostante, uno strappo ancora e alla fine del corridoio di alberi ecco il verde della spianata di Rinch. Salgo liberamente fino alle case, giro a sinistra per immettermi sulla pista ma non senza aver dato un'occhiata al maestoso Sernio. Esco dal paese, al sole, sulla strada un orbettino (lungo circa 80 cm. sarà poi un orbettino?) e va a nascondersi fra l'erba. Giungo alla sbarra, macchine operatrici, fango e un cartello informa he sono in corso lavori alla rete idrica di Rinch, oltrepasso l'ostacolo, altro serpentello fotocopia del precedente, e mi trovo ad un trivio: un cartello in legno su un albero con indicazioni anche per malga oltreviso. Molto più tardi scoprirò (intanto ho girovagato avanti e indietro alla ricerca della retta via) che da questo punto ci sono due possibilità ed ognuna porta allo stesso punto; si può seguire a destra, e fino al suo termine, la nuova pista ancora in fase di completamento, oppure seguire il tracciato davanti fino a giungere ad una vecchia sbarra alla cui destra si inerpica un sentiero benmarcato che sale e si conclude esattamente dove termina anche la nuova pista (piazzale); la prosecuzione si trova proprio davanti, non è segnalata ma si nota il terreno calpestato. Non si incontrano difficoltà perchè il tracciato è buono, comunque poi ricompaiono i segnavia dove si presenta la possibiltà di abbreviare il percorso scendendo verso gli stavoli Mignezza. Continuando invece a salire, attenzione ad un certo punto, oramai in prossimità della malga, il sentiero a tratti si perde, i sv vanno cercati, alla fine si esce sullo spiazzo di quello che resta di casera Oltreviso: ruderi e sterpaglie. Mi destreggio fra le erbacce e proseguo fino ad immettermi su una pista sterrata che seguo in discesa verso destra trovando poco dopo, ancora a destra, il cartello rosso con la scritta Imponzo. Scendo lungo questo sentiero che percorso altre volte di rientro dal Giaideit, attraverso il greto del rio Mignezza, salgo ancora nel bosco luminoso. Oltrepasso l'ancona con campana, in fondo, in controluce, un riverbero azzurro: è un bellissimo tappeto di nontiscordardime. Vado tranquilla, scendo sulla strada asfaltata che seguo lungamente fino al complesso zootecnico, anche qui lavori in corso, si sta costruendo un canale, una briglia, vedo alla mia destra il rudere ed il sentiero che dovrei percorrere ma non vi posso accedere. Sulla catrta vedo che più avanti c'è un altro sentiero che conduce a Cadunea, cartello a sinistra MTB ma 5 cani liberi e ringhianti posti a guardia della casetta lì a fiancomi convincono a continuare lungo la strada fino ad Imponzo, poco male, ho modo così di vedere delle bellisssime aquilegie e la chiesetta di S.Floriano che dall'alto vigila. Da Imponzo piego a destra ed ancora qualche centinaio di metri ancora per arrivare a Cadunea. Un percorso interessante, piacevole, con varietà di ambienti notevoli.Loredana
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  • Malga Oltreviso, come si presenta oggi (5 giugno 2021)
    05/06/2021 Malga Oltreviso, come si presenta oggi (5 giugno 2021)
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    22/02/2017 malga Oltreviso
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    06/05/2013 Vi inviamo una foto relative all'escursione di ieri...Anna e ...
  • Monte Sernio visto da Rinch. . . prankstydieg@hotmail.it
    30/09/2005 Monte Sernio visto da Rinch. . . prankstydieg@hotmail.it
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