Da Frontera la strada sale sul bordo del Golfo diretta a San Andres. La percorriamo per parcheggiare al punto ricreativo in prossimità delle indicazioni per il Mirador de Fileba, dove seguiamo un tratto del sentiero azzurro della Llania. Il Mirador de Fileba merita una visita per l'osservazione del grande invaso del cratere. Tornati indietro qualche metro sui nostri passi, su traccia non segnalata proseguiamo lungo il bordo della Hoya de Fileba. Diversi punti aperti ci lasciano vedere il dispiegarsi del crinale del cratere. Ha inizio così il bellissimo percorso di cresta sulle morbide ondulazioni che caratterizzano questo tratto. Lasciato il bordo del cratere ci muoviamo verso nord, in vista dei versanti, morbido e ondulato quello a sud, caratterizzato da ripidi strapiombi quello rivolto al Golfo.
01-All'inizio del percorso, verso la Hoya de Fileba
02-Il cratere Hoya de Fileba
Inizialmente il sentiero si muove tra le eriche con poca visibilità poi, giunti nei pressi di un piccolo osservatorio astronomico verso cui si divalla, le più frequenti aperture ci lasciano intravedere anche il grande arco del Golfo. Più in alto scorgiamo anche il Mirador de Jinama, al termine del filare di alberi sulla cresta.
Superato l'osservatorio il sentiero entra in un boschetto, perde quota con percorso tortuoso sfiorando la strada asfaltata a destra. Su terreno più aperto si perde ancora qualche metro fino al punto dove il pendio si abbassa a sinistra e mostra la visuale sull'arco di roccia (cartello di divieto per pericolo). Da qui il percorso prosegue in salita verso un conetto di terra rossastra oppure sulla destra si raggiunge la strada per il Mirador de Jinama.
03-L'arco disegnato dal Golfo
04-Nella boscaglia fiorita lungo il percorso di dorsale
Proseguendo diritti, si sale la prima rampetta e si segue a percorrere la cresta del piccolo cono su cenere rossicia. Il percorso molto aperto e panoramico raggiunge la quota più elevata che si fa boscata. Poi il sentiero comincia a perdere quota nelle pendici prative con tornanti. Si piega poi a sinistra per percorrere una specie di corridoio nel bosco contornato da un doppio filare di pini completamente ricoperti da muschio. Un primo cancelletto immette più in basso a una stradella inerbita che confluisce più sotto con la strada asfaltata. Da qui raggiungiamo in breve La Hermita de la Caridad e il Mirador de Jinama con la sua splendida vista sul Golfo.
Il sentiero del
Camino de Jinama percorso qualche anno fa e diretto a Frontera è chiuso per la caduta di un grosso masso (cartello).
05-I colori sul ciglio del versante
06-Vista sul borgo di San Andres
Per il ritorno, dal Mirador seguiamo la strada asfaltata a ritroso fin oltre il cancello per arrivare al tornante, da cui proseguiamo ancora diritti per qualche centinaio di metri fino ad incrociare il tracciato del Camino de la Virgen. Lo imbocchiamo sulla destra per risalire al punto di partenza. All'inizio la larga e comoda mulattiera contornata da muretti a secco procede nelle praterie scandite anch'esse dalle recinzioni, sfiora la base della quota rossa del Timbarombo, poi in falsopiano rasenta un filare di pini canari.
Con leggera salita sfioriamo alcune conche erbose e la recinzione sotto la Montaña de las Asomadas, poi si segue paralleli alla strada asfaltata principale. Puntiamo verso l'area ricreativa dove abbiamo parcheggiato l'auto, dove termina il "recorrido".
07-Vista dal Mirador de Jinama
08-Il Camino de la Virgen che ci riporta al punto di partenza