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    Cima Confine dal Rifugio Gilberti
    Alpi Giulie
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SentieriNatura
I percorsi di SentieriNatura

Cima Confine dal Rifugio Gilberti

Avvicinamento

Il percorso prende inizio dal rifugio Celso Gilberti (m 1850) che si trova a brevissima distanza dalla stazione di arrivo della nuova telecabina del Canin (apertura da luglio ai primi di settembre). Per giungere a Sella Nevea, luogo di partenza della funivia, si può risalire la val Raccolana da Chiusaforte oppure la val Rio del Lago da Tarvisio.

Descrizione

Poco sotto il rifugio sulla destra, seguendo le segnalazioni presso un trivio, si imbocca il sentiero CAI n.636 che scende verso la conca sottostante (oggi i saliscendi saranno una costante). Il sentiero perde moderatamente quota in ambiente detritico raggiungendo il piano di Prevala, ampia landa ghiaiosa punteggiata in estate dalle fioriture della biscutella e della statice montana. Dal piano ci si porta sulla sinistra risalendo lungo la pista da sci che ha purtroppo sostituito il bel sentiero che tagliava i pendii erbosi preesistenti. Una seconda traccia, marcata a bolli rossi, percorre direttamente il vallone e può essere utilizzata come valida alternativa al segnavia CAI ufficiale. Più in alto, dove il vallone si restringe, ci si sposta sulla destra per rimontare in diagonale un ripido pendio ghiaioso. Tra splendide fioriture di papavero delle Alpi Giulie, si perviene infine alla sella Prevala (m 2067) o meglio a quel che ne resta dopo gli sbancamenti sui due versanti. Da qui si entra dunque in territorio sloveno, imboccando il sentiero che si stacca sulla sinistra, marcato dai classici segnavia rotondi. E’ lo storico Sentiero dell’Aquila, costruito dai nostri alpini nel 1916 per collegare le postazioni di sella Prevala a quelle del colle del Cukla. Dopo essere rimontati sul pendio lo si percorre in falsopiano tagliando in quota le belle praterie che discendono dal Golovec. Oltrepassato un labirinto roccioso ed un grande macigno, il sentiero inizia a perdere quota tra i cardi spinosi e i doronici per andare a raggiungere la costola detritica che discende dal monte Leupa (m 2033). Qui il panorama si apre sul grande vallone che, dalla cresta di confine, si abbassa verso Plezzo. A fine luglio queste magre praterie si ricoprono di una straordinaria fioritura che comprende, tra le moltissime specie presenti, garofano di Montpellier, cerastio e campanula dei ghiaioni. Nelle rocce fessurate troviamo invece la potentilla rosea e la campanula di Zois che ci accompagneranno fin quasi in vetta. Il sentiero prosegue con una impercettibile discesa che ci porta a intersecare in sequenza pendici ghiaiose alternate a lembi di prateria. Si giunge così ad una zona più verde dove ha inizio la parte più articolata dell’itinerario. Si tratta, infatti, di attraversare un ambiente fortemente carsificato superando gole, doline e costoni in un continuo saliscendi. A meridione appare anche la caratteristica piramide del Matajur che qui vediamo da una prospettiva insolita e, poco distante, la dorsale dello Stol. Oltrepassata una costa con evidenti resti di fortificazioni, la vista si apre anche sulla lunga cresta che porta al monte Rombon. Dalla selletta il trerreno si fa ancora più tormentato assumendo il classico aspetto del labirinto di pietra che caratterizza il grande altopiano a nord del Canin. Con continui cambi di pendenza si passa accanto a crepacci e inghiottitoi, sfruttando a volte anche alcuni caratteristici passaggi naturali. Finalmente, dopo una ultima discesa, appare il pendio che sale verso la nostra meta. Lasciando, quindi, a destra la deviazione per il monte Rombon, ha inizio la parte conclusiva della salita che ripidamente ci guida verso la base delle pareti dove il terreno ritorna inaspettatamente più prativo. Si sale ora in diagonale verso la cresta sulla quale già si intravedono alcune fortificazioni poi il sentiero piega a sinistra e guadagna a strette svolte l’intaglio tra la cima principale e la quota 2273. Lasciato a destra il sentierino che porta alle fortificazioni (interessante una visita), si piega a sinistra salendo per verdi balze fino alla base di un piccolo canalino detritico. Tenendosi ancora a sinistra si raggiunge la cresta sommitale che, con percorso aereo, termina sulla vetta della Cima Confine (m 2332, panorama estesissimo). Molto interessante la visuale sulla zona del monte Robon che da qui si domina completamente. Per il ritorno seguiremo lo stesso itinerario.
Sentieri CAI
Escursione
Mese consigliato
Agosto
Carta Tabacco
027
Dislivello
900
Lunghezza Km
12,6
Altitudine min
1794
Altitudine max
2332
Tempi
Dati aggiornati al
2015
I vostri commenti
  • 13/09/2019 Cima fatta oggi. Aggiungo a quanto già ben detto nei commenti precedenti che l'itinerario è decisamente sconsigliabile nelle caldissime giornate estive che in questi anni abbiamo imparato ahinoi a conoscere, data la costante esposizione a sud senza alcuna possibilità di riparo.A parte questo, tutto bello (a parte la micidiale pista da sci fino a sella prevala...), itinerario lungo, solitario e faticoso, nonostante il dislivello nominale non particolarmente consistente, a causa dei saliscendi continui e del chilometraggio consistente.Dislivello effettivo di 1000m abbondanti
  • 09/08/2019 Itinerario di oggi 09/08/19. E' attuale in tutto e dappertutto la relazione di SN. Percorso privo di difficoltà oggettive. Altamente remunerativo per panorami a 360°, abbondanza di specie floristiche, resti storici, aspetti geologici. Non può deludere. Mandi e buine mont a duç.
  • 20/07/2018 Percorso oggi 20.07.2018, come da Sentieri Natura. Confermo itinerario evidente, sempre segnato anche se spesso i bolli sono sbiaditi. Un po' pi� di attenzione ai segni prima di arrivare in cresta e quindi in vetta. Purtroppo giornata con scarsa visibilit�, soprattutto nell' ultima parte verso la vetta dove non si vedeva nulla. Itinerario comunque consigliabile.
  • 02/10/2017 1-10-2017 Finalmente una domenica senza pioggia.Partenza all'alba da Sella Nevea percorredo la mulattiera del Poviz (636)fino alla sella Golovec e discesa alla sella Prevala dove,dietro la casupola di raccordo della funivia, inizia il Sentiero dell'Aquila.Salita alla panoramica cima come indicato dalla relazione di S.N.Percorso molto lungo con continui saliscedi tra doline e inghiottitoi.Per il rientro sono disceso al rifugio Gilberti (aperto)e da qui a Sella Nevea utilizzando la pista di sci.Tratti innevati solo nei versanti a Nord sotto il Medon e il Golovec.Buona montagna a tutti.
  • 20/08/2017 Escursione del 17 agosto 2017. Trovato il percorso esattamente come descritto da SN. Anche se le segnalazioni (bolli biancorossi, segni rossi e qualche ometto) sono sbiadite, la traccia è sempre sufficientemente chiara e non ci sono grossi problemi di orientamento. Lo storico sentiero dell’Aquila (che poi continua verso il Rombon) e la successiva salita verso la cima (abbastanza ripida!) non presentano difficoltà particolari, ne’ tratti esposti, ma i continui saliscendi per assecondare la natura molto tormentata del terreno si fanno sentire, specie al ritorno, e nel complesso il percorso risulta ben più faticoso di quello che la distanza e il dislivello “nominali” potrebbero far supporre. Mentre all’andata ci siamo avvalsi delle “scatolette volanti”, al ritorno abbiamo invece deciso di scendere a Sella Nevea attraverso la comoda mulattiera del Poviz, che non ci è mai sembrata così lunga! Complessivamente dal Rifugio Gilberti alla cima ci abbiamo impiegato 3.15 ore, 4.15 ore invece per la ridiscesa a Sella Nevea (brevi soste incluse). Bello, bello, bello il sentiero dell’Aquila e grandioso il panorama, anche se oggi le vette più alte erano avvolte dalle nubi. Sulla cima ometto di pietre e tradizionale cassettina di vetta slovena, con quaderno (iniziato nel 2001!) che testimonia come questo monte sia assai poco frequentato. In tutta la giornata abbiamo incrociato solo altri due escursionisti, quando eravamo ormai sulla strada del ritorno. L’esposizione a sud e il terreno completamente scoperto consigliano di evitare le giornate estive più calde e di portarsi dietro una buona scorta d’acqua. Mandi mandi a tutti!
  • 22/08/2016 20/08/2016 Saliamo in funivia al Rif. Gilberti, in prospettiva della lunga distanza per raggiungere la meta odierna. La bella giornata, ci conforta e ...finalmente dopo tanto ghiaione, Sella Prevala...da lì,a sx per il sent. Dell'Aquila, un buon percorso articolato tra zone erbose,massi,placche,e roccette veramente affascinante, un pò penalizzato dai numerosi saliscendi,e rende anche "misteriosa"la Cima Confine visibile solo dopo qualche oretta. Sul sent.molteplici colorate fioriture tra cui, stelle alpine e di campanule di Zois che allietano e rendono pure la salita finale meno faticosa. Dalla cima un panorama fantastico e indescrivibile...con un cielo terso, e solo un pò di nebbia che sale verso il Forato....il rientro per lo stesso percorso,assaporando ogni attimo di una bella escursione.. Mandi.
  • 15/08/2016 15-08-2016. Salititi ieri con giornata splendida dove abbiamo risentito del caldo per la continua esposizione al sole durante tutto il lungo tragitto che porta alla vetta. La varietà del paesaggio lungo il percorso, ed il panorama dalla cima ripagano, come sempre, ogni fatica, confortati dal fatto che le innumerevoli persone salite al Gilberti hanno scelto altri itinerari permettendoci di essere quasi in solitaria a goderci le bellezze di questo itinerario.
  • 07/09/2015 In lista da tempo, decisa la salita in una bella domenica di sole con la prima fresca neve e, odiando le scatole volanti, mantenuto il proposito di arrivare a Prevala con il sv 636. Gli amici unitisi a noi pare avessero suggerito una salita più veloce e comoda...nessuno ha dato segno di aver udito.Si cammina comunque bene sulla neve, lo spessore varia da qualche centimetro a sicuramente venti in alcuni tratti di accumulo e rallenta un po' l'avanzare..ma ce la godiamo rallegrati anche dalla compagnia di due 4 zampe che giocano rincorrendosi. Da Prevala la neve maschera un po' la traccia e anche se a volte con qualche incertezza procediamo con un occhio anche alle nuvole veloci che cambiano colore ingrigendosi ma non impediscono di far giungere lo sguardo fino al mare. Quando ormai la meta è lì davanti e mancano poco più di 200 m. di dislivello ci guardiamo, punto della situazione, si, con una giornata incerta come questa sarebbe stato meglio salire con la funivia e allora si torna indietro comunque contenti di quanto fatto e visto, la cima ci aspetterà sicuramente.
  • 23/08/2015 Saliti ieri sulla Cima Confine (Crnelska Spica in sloveno) partendo da Sella Nevea con il sentiero 636, mulattiera del Poviz. Sentieri a posto. Non ci sono difficoltà tecniche o alpinistiche, ma il tragitto è piuttosto lungo (noi abbiamo impiegato 8 ore totali, soste escluse, dislivello 1560 mt. ca) per cui bisogna essere ben allenati anche nel muoversi su terreni rocciosi. Il tratto percorso da Sella Prevala alla cima, uguale a quello della relazione SN, si sviluppa per saliscendi nel tipico paesaggio dell'altopiano del Canin e costituisce la parte più movimentata ed interessante dell'itinerario anche da un punto di vista storico. Stupefacente il panorama dalla cima, che comprende gran parte delle Giulie italiane e slovene, oltre al Lago del Predil incastonato come una gemma blu, e la verdeggiante piana di Bovec. Avvistati stambecchi, mamme coi loro cuccioli presso Sella Prevala, abbiamo aiutato un pastore sloveno a ritrovare il suo gregge di pecore, disperso in alto su una cengia sotto la cresta Golovec-Leupa. Lungo il percorso incrociata una coppia di sloveni in discesa dalla cima ed un'altra italiana proveniente dal Rombon diretta alla funivia. Giro grandioso da compiersi assolutamente col bel tempo per godere appieno le bellezze scenografiche e panoramiche dell'itinerario.
  • 10/08/2015 Saliti sabato 08/08/2015, il sentiero è in buono stato malgrado ci siano diversi segnavia sbiaditi, mentre nel tratto più impegnativo, dal bivio Cima Confine-Robon fino alla vetta, alcuni sono nascosti dall’erba. Escursione faticosa prima a causa del gran caldo e poi per un violento temporale che ha reso la discesa da Sella Prevala al rifugio Gilberti molto difficoltosa. Panorama purtroppo parzialmente rovinato dalle nuvole.
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    05/08/2019 la cima
  • La facile cresta della Cima Confine
    20/08/2017 La facile cresta della Cima Confine
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    20/08/2017 Dalla Cima Confine verso il Lago di Raibl
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  • L'ometto di vetta con il Cergnala ed il resto della Catena d ...
    20/08/2017 L'ometto di vetta con il Cergnala ed il resto della Catena d ...
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