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    Anello di Costa Baton da Forni di Sotto
    Alpi Carniche
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SentieriNatura
I percorsi di SentieriNatura

Anello di Costa Baton da Forni di Sotto

Avvicinamento

Percorrendo la strada statale n.52, da Tolmezzo si sale lungo la valle del Tagliamento. Giunti a Forni di Sotto si prende a destra per il cimitero proseguendo poi su strada sterrata fino in prossimità dei fienili Chiampì dove si parcheggia (m 916, panca).

Descrizione

Lasciata l'auto si seguono le indicazioni per Fantignelles e forca Montof (CAI 214) iniziando a salire lungo la strada sterrata che subito raggiunge un ultimo casolare. Oltre questo la pista prende quota a tornanti su terreno friabile che ha richiesto opere di sostegno e rinforzo. Più in alto le pendici attraversate si fanno scoscese ed aperte regalando grandi visuali sulla valle del Tagliamento e sulle Prealpi Carniche. Progressivamente la pista si inoltra verso l'interno della valletta del rio Chiaradia per poi compiere un'ultima serie di svolte che termina sulla radura dei fienili Preson (m 1359), anticipata dai ruderi di alcune vecchie costruzioni. Poco prima di arrivare ai fienili si piega a sinistra (indicazioni per Costa Baton percorrendo una pista di esbosco. Attenzione però, pochi metri dopo il primo tornante, ad abbandonare la strada per imboccare a sinistra il segnavia 212a. Ci si alza così all'interno del bosco, accompagnati dai primi cartelli del Sentiero Natura di Costa Baton che illustrano in modo semplice e gradevole le piante e le associazioni forestali presenti in loco. Gradualmente si va ad attraversare un pendio boscato piuttosto inclinato e successivamente un impluvio con cascatella oltre il quale si rimonta su un ripiano, quasi sorretto dalle grandi radici di abeti e faggi. Dopo un falsopiano si riprende a salire con alcune strette svolte nell'abetaia e infine si inizia il traverso che ci porta su terreno più aperto, in vista della grande radura che ospita il ricovero Costa Baton. Si attraversa un piccolo impluvio ed un successivo torrentello innestandosi nel solco della valletta che scende da forcella Rancolin. Lo si risale per un breve tratto fino ad attraversare il greto principale senza difficoltà. Il sentiero riprende sull'altro lato e, con qualche svolta tra i larici, esce nei pressi del ricovero Costa Baton (m 1731, ottimo punto di appoggio).
Ritorniamo ora sui nostri passi imboccando però la traccia più alta che sale in diagonale nei prati guadagnando una costa affacciata sulla valletta sottostante. In uno splendido scenario alpino, si traversa in quota per andare ad intersecare nuovamente il greto principale, risalendo poi lungo questo ora da una parte, ora dall'altra del solco asciutto. Circa 50 m sotto la forcella Rancolin (meritevole la breve deviazione per raggiungerla), presso un cartello con la scritta 212, fare attenzione ad imboccare il sentiero che si stacca a destra (si tratta del segnavia CAI 213 per Fantignelles). Con il nuovo segnavia andiamo quindi a rimontare verso uno spallone panoramico, proteso tra i mughi sulle pendici del monte Zauf. Oltre questo, il sentiero comincia a perdere quota intersecando pendici erbose e qualche lingua di ghiaia. Un tratto un poco rovinato precede il solco di una valletta con torrentello: qui in alto, sulla sinistra, si possono notare i due speroni colorati conosciuti come i Cjampanì (campanili). E' senz'altro meritevole la deviazione che ci consentirà di osservare da vicino queste formazioni stratificate, abbastanza uniche nel loro genere. Conviene seguire la debole traccia che sale sulla destra del ghiaione e poi ci si arrangia cercando i punti migliori fino a portarsi alla stessa quota dei due speroni colorati. Ridiscesi al sentiero, si riprende leggermente quota tagliando in diagonale le balze erbose del monte Zauf e portandosi in breve al ripiano inclinato di Fantignelles (m 1970, punto attrezzato per la sosta, panorama amplissimo). Sopra di noi si profilano la forcella e il monte Zauf che possiamo riconoscere anche con l'aiuto del cartello illustrativo. Dall'altra parte si vedono il monte Clapsavon, il Rancolin e gran parte delle Prealpi Carniche a ridosso del Tagliamento. Dal catino sottostante passo Zauf, dove ci si innesta sul segnavia CAI 214, si esce dal solco della valletta piegando subito a sinistra. Si perde velocemente quota traversando ripide pendici erbose poi, oltrepassato un cancello, ci si innesta su una recente pista. La si segue, abbreviando qualche tornante, fin dove un cartello CAI indica a sinistra la scorciatoia per i fienili Preson. Con un buon sentiero si scende a comode svolte nel bosco di faggio e abete rosso, uscendo nuovamente sulla strada, a pochi metri di distanza dai fienili Preson (m 1359). Non resta ora che seguire lo stesso itinerario dell'andata (abbreviabile con qualche scorciatoia poco frequentata).

Variante ad anello al Pian delle Streghe (EE)

Dalla valletta sottostante alla forcella Rancolin si sale a quest'ultima (m 1880) oltrepassando un caratteristico sperone. Il segnavia CAI prosegue nell'opposto versante, dapprima per ghiaie e poi all’interno di un corridoio aperto tra i mughi. In leggera discesa si arriva così al punto dove il sentiero si sdoppia: qui si lascia il segnavia n.213 che prosegue verso casera Montemaggiore e si prende a destra il CAI 212 che inizia a rimontare faticosamente una colata di pietrisco. Più in alto ci si innesta decisamente nel solco di un canale detritico che va risalito interamente seguendo i segnavia. Dove il canale è ingombro di pietre si risale abbastanza facilmente mentre dove affiora il substrato roccioso è necessario fare maggiore attenzione. Un'ultima rampa porta a destra su terreno migliore e segna per il momento la fine delle ostilità. Il paesaggio si fa decisamente più verde, ma non accenna a diminuire la pendenza che rimane sempre marcata. Seguendo una costa erbosa ci si innesta in un corridoio naturale che conduce al limitare del Pian delle Streghe. Sulla nostra sinistra scende l’enorme ghiaione originato dalle pareti del Clapsavon di cui ora sfioreremo la base. Alla fine della grande colata il segnavia si inerpica nuovamente per raggiungere l'orlo del successivo gradone dove la pendenza finalmente si appiana. Con qualche piccolo saliscendi nel bellissimo pascolo sassoso si arriva al punto in cui il CAI 212 inizia la sua faticosa salita verso la forcella del Bivera. Lo lasciamo per seguire invece il CAI 234a che ci condurrà sulla cresta che delimita a est il Pian delle Streghe. Si traversa così un pendio spoglio e friabile per poi portarsi su terreno migliore, tra estese praterie alpine frammiste a pietrisco in quello che è il singolare paesaggio del Pian delle Streghe. La salita prosegue fino ad arrivare a poca distanza dal filo di cresta poi, quasi in falsopiano, ci si porta ad una costa ed infine all'intaglio a quota 2232, affacciato sul versante di Sauris. Da questo, che è anche il punto più elevato del nostro anello, si cala con attenzione per gradoni detritici e fazzoletti erbosi fino a raggiungere terreno più consolidato. Più in basso il sentiero si sposta a destra per iniziare la sua discesa verso casera Giaveada. Senza necessità di arrivare alla casera possiamo raccordarci al CAI n.234 che corre a poca distanza. Per fare questo, non appena il sentiero accosta un solco pietroso, lo si abbandona per traversare liberamente a destra (est) verso la costa soprastante. Una volta raggiunto un punto favorevole, non dovrebbe essere difficile scorgere il CAI 234 nel valloncello sottostante. Dopo avere raggiunto il tracciato ufficiale si riprende a salire innestandosi a quota 2013 sul CAI 214 che arriva dal Brutto Passo e, con qualche svolta, porta alla spalla erbosa di passo Zauf (m 2103). Dopo avere sfiorato i dirupi meridionali, il percorso si fa molto gradevole e con una serie di svolte, toccando anche la recente pista, si scende alla località Fantignelles. Qui ritroviamo il CAI 213 che ci potrà riportare a casera Costa Baton o a forcella Rancolin.
Sentieri CAI
Escursione
Mese consigliato
Novembre
Carta Tabacco
02
Dislivello
1000
Lunghezza Km
13
Altitudine min
930
Altitudine max
1925
Tempi
Dati aggiornati al
2012
I vostri commenti
  • 13/09/2020 Percorso ieri l'anello di Costa Baton come da relazione di SN. Il sentiero CAI 212a è stato completamente ripulito con decespugliatore e sistemato in alcuni punti leggermente erosi. Giunti al bivio con il 213 siamo saliti a forcella Rancolin, tornando poi sui nostri passi proseguendo fino ad ammirare i Cjampanì e concludendo l'anello da Fantignelles su strada sterrata.
  • 27/07/2020 Percorso in data 25/07/2020. Segnalo che il sentiero CAI 214 dal catino sottostante passo Zauf a fienili Preson risulta inagibile a causa di moltissimi alberi caduti. Il ritorno dovrà quindi essere fatto seguendo la strada sterrata.
  • 04/06/2018 Percorso l’anello sabato 2 giugno, in senso inverso rispetto alla descrizione della guida. Da segnalare che il sentiero CAI 214, nel tratto da Fienili Preson sino a Fantignelles, è a volte incerto (erba alta e qualche schianto) e non sempre immediatamente individuabile. Interseca in più punti e a tratti si accavalla con la prosecuzione della nuova pista forestale (non ancora segnata sulla Tabacco), sulla quale si può eventualmente ripiegare in caso di difficoltà. Nella zona di Fantignelles, ad una curva, si abbandona definitivamente la pista che prosegue in direzione Passo del Zauf per proseguire sul sent. CAI 213 che, più evidente e con qualche saliscendi, traversa il versante sud del Monte Zauf. Il cielo che si sta rannuvolando ci fa affrettare il passo e ci accontentiamo di ammirare solo dal basso i due poderosi campanili striati. Una veloce visita a Forcella Rancolin e poi si scende verso l’accogliente rifugio di Casera Costa Baton, oggi ben frequentato. Il previsto temporale pomeridiano ci coglie ormai sulla via del rientro, un provvidenziale riparo presso i Fienili Preson ci consente di attendere al coperto che i tuoni si allontanino e gli scrosci diminuiscano d’intensità. Bel giro, molto vario e panoramico nella parte alta, un po’ noiosa solo la pista, che va percorsa per un buon tratto, sia all’andata che al ritorno. I due campanili meritano da soli tutta la fatica. Mandi a tutti!
  • 31/05/2016 fatto sabato 28-05-16 da f.lli ciampi fino a fantignelles ,una vista ai cjampanili per poi proseguire verso casera Costa Baton e poi giu fino s.nt Antonio e di nuovo all'auto.Giro che vale la pena da fare,peccato solo dei sentieri che sono un po lasciati un po abbandonati a se stessi.
  • 27/05/2015 Bel percorso che da forcella Rancolin regala un grande spettacolo. Non ci sono difficoltà se non quelle di superare i numerosi schianti, per la discesa alla data odierna conviene optare per la pista (anche quella comunque interessata a tratti da franamenti e schianti) poichè è di difficile individuazione e percorribilità il sentiero e la scorciatoia per i fienili Preson.
  • 18/04/2015 Percorso l'anello fino alla capanna alpina Costa Baton, salendo per il sent. 214/212A e scendendo per il sent. 212, in compagnia degli immancabili Michele e Alberto in data 12 aprile 2015.Partiti alle 11 dall'imbocco del sent. 214 presso Fienili Chiampì, abbiamo percorso con buon passo tale sentiero fino a giungere ai Fienili Presòn (recentemente ristrutturati, vedi foto) alle 11.45.Proseguendo lungo la carrareccia che passa accanto ai fienili si incontra l'indicazione per il sent. 2014 che entra nel bosco, alla destra del tracciato (indicato con cartello); noi abbimamo invece deciso di proseguire lungo il sent. 212A per saggiarne la percorrribilità. Le indicazioni per il sent. 212A si trovano circa 500m dopo i fienili Presòn, subito dopo il primo tornante della carrareccia a sinistra. IMPORTANTE da segnalare, la presenza, sia nel primo tratto di strada forestale dai fienili che lungo quasi tutto il sent. 212 A, di alberi (abeti) abbattuti da slavina o tromba d'aria nell'ultimo periodo che in alcuni punti rendono complicato il passaggio; un albero è stato tagliato a posizionato trasversalmente alla strada forestale poco i fienili, indicando probabilmente la difficile percorribilità del tratto successivo. Per la presenza di tali alberi lungo il sentiero e di neve fresca e residua (che nelle radure è presente ancora in abbondanza alzandosi di quota, con tratti che vantano anche 70cm di neve non ghiacciata), siamo giunti alla capanna intorno alle 14 provati dalle fatiche affrontate. Giunti alla capanna l'abbiamo trovata abbastanza in buone condizioni, benchè qualche "buon cittadino" vi abbia lasciato segni del proprio passaggio..un grazie agli ignoti incivili!Dopo aver consumato il nostro frugale pranzo e aver scritto un nostro pensiero sul libro presenze, ci siamo incamminati verso valle seguendo il segnavia 212 che discende verso loc. S. Antonio; tale sentiero si sposta rapido verso est fino a giungere alle pendici rocciose del M. Rancolin e declina verso valle con 'interessante' pendenza fino a giungere ai fienili Clapì e poi a S. Antonio. Il sentiero 212 è in buone condizioni e ben segnalato sia in discesa che in salita. Giornata piacevole, soleggiata e con una leggera brezza a ventilare il nostro tracciato. Buone escursioni a tutti!Michele
  • 06/07/2014 Percorso 06/07/2014 seguendo le indicazioni di S.N. Dalla zona dei fienili Preson (bella struttura restaurata, con tavolo e panche all’esterno) si prosegue ancora per un buon tratto su pista forestale (lasciando alla dx il S.V. N° 214 che verrà utilizzato per la discesa), prima di prendere a sx il S.V. CAI 212a che è praticamente abbandonato e con lunghi tratti di difficile percorribilità; al giorno d’oggi in un impluvio è ancora presente un piccolo nevaio di non semplice superamento. Anche dopo il ricovero di Costa Baton ci sono alcuni tratti dirupati. Giunti nei pressi dei Cjampanì “la debole traccia che sale sulla destra del ghiaione” è tuttora coperta da un esteso nevaio, per cui la risalita verso i Campanili non è proprio una passeggiata e richiede molta precauzione. Nel proseguo del cammino si deve attraversare ancora un nevaio di una decina di metri prima di raggiungere il punto attrezzato per la sosta (panorama amplissimo). Purtroppo la nuova strada è arrivata fin quassù, compiendo uno scempio indefinibile! Conviene scendere lungo la strada, poiché il S.V. CAI N° 214 è pericolosamente compromesso. Abbandonare la strada molto più in basso, dove un cartello CAI indica a sx la scorciatoia per i fienili Preson. Anche questo tratto è alquanto compromesso dai numerosi schianti dell’ultimo inverso; usciti nuovamente sulla strada, a pochi metri di distanza dai fienili Preson, non resta che seguire lo stesso itinerario dell'andata Il percorso risulta lungo e faticoso (ci vogliono più di 7 ore per l’intero anello, mantenendo un buon ritmo e con poche e brevi pause) ed i lunghi tratti si strada sono alquanto noiosi: ma gli estesi prati fioriti e la vista ravvicinata dei Cjampanì, valgono qualche sacrificio. Buone camminate a tutti. Bepi, Cividale
  • 05/06/2014 Per chi ama escursioni lunghe, si può raggiungere la casera costa Baton da San Antonio dopo Forni di Sotto e,dopo forcella Rancolin,raggiungere il Pian delle Streghe e quindi salire al Bivera.
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  • Forcella Rancolin
    04/06/2018 Forcella Rancolin
  • Il Monte Rancolin con la sottostante Casera Costa Baton
    04/06/2018 Il Monte Rancolin con la sottostante Casera Costa Baton
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    31/05/2016 casera costa baton
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    31/05/2016 Cjampanili
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    27/05/2015 Forcella Scodavacca da f.lla Rancolin
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