04/06/2023 sandra.sentierinatura Da Uccea raggiunto ieri il monte Caal in mattinata. Dal sentiero, pur senza traccia, si raggiunge senza difficoltà la cima uscendo improvvisamente dal bosco sulla radura prativa sommitale, buon punto panoramico sulla cresta del Guarda.Il temporale delle ore prima ha lasciato mucchietti di grandine sul prato.
16/12/2020 daniele.russo Quando arrivo ad Uccea c'è così tanta neve che non riesco neppure a trovare parcheggio in paese: mi tocca lasciare la macchina all'incrocio con la strada principale, più giù; infatti la strada che porta al cimitero non è stata liberata e la strada del paese non ha spazi ai lati. Quando inizio il sentiero mi accorgo che la neve è pure troppa! Con i ramponcini è un'impresa scalare il sentiero, e alla selletta mi accorgo che non è possibile arrivare alla cima del monte Caal con questa attrezzatura; contrariato, torno sui miei passi. Ma non mi do per vinto e il giorno dopo torno armato di ciaspe! Quando arrivo finalmente sulla cima del monte Caal mi sento come il primo uomo sulla luna: una montagna di neve immacolata solo per me; ci sono delle impronte di volpe (presumibilmente) ma sono il primo uomo a mettere piede su quella collinetta nevosa. Il paesaggio è bellissimo. Proseguo per la casera, dove trovo fuori un buffo uomo di neve che con le braccia allargate sembra commentare con filosofia questo anno che va chiudendosi: "E' andata così, che ci vuoi fare" (allego foto). Al ritorno decido di proseguire sul sentiero 733 invece di tornare in cima al monte Caal.
31/12/2016 sandra.sentierinatura 30/12/2016-saliti al monte Caal, dove alle 10 c'è il sole, e raggiunta la bella casera Caal, dove il primo sole arriva alle 11. Una comitiva di giovani alloggiano per i giorni prima di San Silvestro; la casera è calda come il tè che ospitalmente offrono. Lungo la discesa incontriamo altri escursionisti che salgono: un discreto via vai che anima il pendio sopra Uccea.
23/05/2016 samyemanu 22-05-2016 anche oggi mia moglie ed io abbiamo fatto il pieno di energia per la settimana con l'escursione in cima al monte Plagne partendo da Uccea sentiero 733-731 bellissimo è dir poco ...poi quando arrivi in cresta e ti trovi davanti il Canin e la valle sottostante ti vengono i brividi da tanta bellezza sentieri perfetti e ben segnalati buona vita a tutti!!
21/02/2016 francesca Saliti ieri sul Monte Caal da Uccea come da relazione S.N. e raggiunta poi anche la casera Caal. Giro altamente remunerativo complice la gran quantità di neve fresca caduta. Abbiamo indossato le ciaspole e battuto la pista dato che il sentiero era intonso. La casera una bella sorpresa, è attrezzata ottimamente per un bivacco, un grazie al gruppo "bivaccamente" che si occupa della manutenzione.
06/12/2015 raffaella.mestroni domenica 6 dicembreIl tempo non era gran che, ma il bosco di faggi che si attraversa, ha comunque il suo fascino. La nebbiolina ci ha accompagnati per tutto il tragitto La Casera Caal, che si incontra scendendo, è tenuta benissimo: pulita e ordinata con abbondante riserva di legna. Complimenti a chi la gestisce!
11/05/2015 sandra.sentierinatura 10/05/2015-Da Uccea abbiamo raggiunto la casera Caal, per poi proseguire verso la cresta, che sulla destra conduce, con bellissime visuali, al monte Guarda. Il monte è meta oggi di numerosi gruppetti che provengono per la maggior parte dalla malga Coot. Un aliante sorvola basso la valle di Uccea e nel primo pomeriggio un parapendio sfiora anch'esso la cresta: la bellissima giornata ha invitato tanti all'aria aperta. Buone passeggiate.
29/10/2014 ectorus Salito oggi seguendo l'itinerario descritto, ma la mia meta è stata il monte guarda. Dico subito che il sent.733 è perfettamente segnato e non presenta difficoltà alcuna. Probabilmente in presenza di fango o neve, diventa un pò a rischio, ma solo in alcuni punti nel tratto che va dalla selletta di quota 1236 al bivio con il sent.731, posto a quota 1590. Dalla selletta in poi, il percorso è tutto al sole e penso che il periodo migliore per salire, sia proprio ottobre/novembre, anche per i colori che si vedono. Con una bellissima giornata come quella di oggi, diventa un'escursione da sballo. Indicativamente, dalla selletta alla cima del guarda, si salgono 484 metri di dislivello in un'ora e mezzo circa.Buona vita a tutti
15/06/2014 loredana.bergagna Il programma era di salire prima al Guarda da Uccea e al ritorno deviare prima a destra verso la casera Caal e poi a sinistra sul monte Caal. Sul sentiero 733 con la casera in bella vista poco pù sotto, una voce ci grida: caffèèèèèèèèèèèè, prontissima risposta: grazieeeeeee..In pochi minuti arriviamo alla casera accolti da Valter (addetto allo sfalcio) e dal suo sorridente socio addetto al caffè, accoglienza calorosa in una calda casera, ottimo caffè bollente e graditissima fetta di torta, conversazione e richiesta di informazioni, è atteso l’elicottero per scarico materiali e persone (lo vedremo poi fare diversi viaggi), il gruppo Bivaccamente si prodiga per mantenere la casera come un gioiellino. Ripartiti con un abbraccio iniziamo la salita al monte Guarda fra un sentiero che le alte fioriture meravigliosamente nascondono ed è un piacere zigzagare fra quei profumi (un po’ meno frustarsi con le ortiche e caderci sopra..). Ottima temperatura, caldo ma non troppo, lieve venticello in cresta e poca foschia all’orizzonte che comunque non impedisce di farci vedere il mare. Rumori di vita alla sottostante malga Coot, qualche residuo nevaio si allunga dalle Babe, spicca il colorato tetto di casera Canin, sentiero ottimo, bosco pulito
23/04/2014 luca.deronch saliti oggi da Uccea per il 733 come da relazione. La cima è sgombra di neve, solo pochi residui per scendere alla forcella che in pochi giorni di bel tempo spariranno. Bel panorama dalla cima. In Casera abbiamo trovato un paio di ragazzi intenti a far da mangiare, del gruppo "Bivaccamente" ( vedi blog) che ci hanno raccontato il loro bel progetto di riqualificazione della Casera e un pò di lavori svolti in accordo con l'Ente Parco e in collaborazione con il CAI di Faedis. Bravi e appassionati, un piacere trovare dei giovani davvero in gamba. La Casera è ora dotata di mobili, 10 reti con 6 materassi, tettoia per la legna, wc e recupero dell'acqua piovana. Complimenti ancora. Il versante sud della dorsale della Val Resia fino alla forcella prima del Monte Plagne è sgombra di neve mentre a nord la neve è ancora tanta.
08/04/2014 roberto.fabbro 08 o4 2014Saliti oggida Uccea la discreta giornatae il CAI 733 bello e deciso non ci impedivano durante la salita lo sguardo al Gran Monte e lo Stol ancora abbondantemente innevati.Neve che ci obbligava alla prudenzanel scendere in sella per poi arrivare alla ristrutturata e ospitale casera Caal,adagiat alla base del M.Plagne punteggiata da una copiosa fioritura di crochi bianchi.La cima è rimandata alla prossima escursione sul Guarda.
10/03/2014 skrappydu78 che bellissimo percorso!!! personalmente consiglio l'escursione a fine maggio, inizio giugno. primo tratto da affrontare con calmetta, perche' tira su bene e taglia un po' le gambe!
14/10/2012 loredana.bergagna Dopo un sabato uggioso ed una notte agitata è un piacere aprire le imposte e vedere il luccichio delle stelle, ma mentre si fa strada l’alba si fa strada anche la foschia. A Lusevera fitta nebbia in movimento che dirada e scompare salendo verso Passo Tanamea, da Nella due escursionisti si bardano per partire, in discesa verso Uccea la nebbia ricompare. Comodo parcheggio presso l’ancona, il rio Uccea fa subito sentire la sua presenza e mi seguirà per un lungo tratto, due cani già abbaiano, quello bianco e nero sembra asmatico, sono a guardia di un gruppetto di capre. Sentiero bagnato e scivoloso, sobbalzo ad ogni salamandra in lento movimento, il bosco ha i caldi colori dell’autunno, mentre salgo il sole fa capolino dai rami, dietro a me la Val Resia è sommersa da un mare di nubi. Il primo nucleo di case sembra che sia ancora frequentato, carriola a terra, qualche secchio di alluminio, contenitori di plastica, a terra una meridiana di plastica. Il sentiero continua a salire ma non è mai eccessivamente ripido, al secondo gruppo di case fa bella mostra di sé la scritta “attenzione” in rosso, sembra quasi una minaccia. Bellissimo il corridoio roccioso con i grandi faggi, ancora qualche svolta e poi con qualche piccolo sali scendi arrivo al punto in cui a sx si stacca una traccia che conduce a casera Caal che avevo intravisto più sotto. Un sentiero vero e proprio non c’è ma basta scendere un impluvio e risalirlo dalla parte opposta e ci si trova sul pianoro della casera (sembra essere un luogo molto gradito alle capre), bella la casera, pulita e ben tenuta, e dal libro delle firme pare anche frequentata in ogni stagione. Dalla casera ritorno sul sv 733 e salgo a naso mirando a dove intravedo lo spiazzo sommitale, pochi metri nel bosco e poi mi ritrovo sulla radura, effettivamente da sotto non si direbbe di poter godere di una così bella vista.Scendo nell’opposto ripido versante seguendo i segnavia giallo-rossi che avevo intravisto in salita, non c’è sentiero ma basta seguirli e ci si ritrova in breve sul sv 733. Proprio lì, all’alba delle 11.27 incrocio una decina di vocianti escursionisti in salita, meta il Guarda. Discesa tranquilla, campanacci in movimento, sono capre e poi di nuovo la voce del rio Uccea e l’abbaiare dei due cani.
06/02/2009 sandra.sentierinatura Da parecchio tempo ci si riprometteva di visitare la Casera Caal, avendo saputo che il Parco delle Prealpi Giulie ha provveduto alla sua ristrutturazione di recente, nel 2009. In una bella giornata di febbraio in cui il meteo prevedeva inversione termica abbiamo compiuto l'impresa, partendo da Uccea. Peccato che le indicazioni segnalino solamente il monte Guarda, evidentemente non si è ancora provveduto ad indicare la casera nei tabelli. Essendo essa un poco discosta dal sentiero principale, potrebbe rischiare di passare inosservata.Il sentiero sale piuttosto ripido attraversando nuclei di case in rovina. Sulla porta fatiscente di una di queste abitazioni campeggia la scritta a grandi dimensioni "atento ladro so chi sei e se ti trovo sono guai" con tanto di errore di ortografia. Chissà cosa mai avrebbe potuto portare via il ladro ?Lunghi filari di piante di faggio di enormi dimensioni si snodano da un gruppo di case al successivo, esemplari sicuramente preesistenti all'abbandono delle case. A ridosso di un muro c'è addirittura un fusto che ha raggiunto la prominenza della grondaia e con una curva l'ha evitata.Mentre più in basso si sentono voci di escursionisti, raggiungiamo la casera Caal che è stata ristrutturata ad opera della ditta edile dell'amico Giorgio di Dordolla. Una dotazione essenziale ma completa fa della costruzione un piccolo gioiello.Le previsioni hanno azzeccato: c'è il sole e c'è inversione termica e così ci fermiamo molto più del solito, non capita spesso d'inverno. Durante il ritorno, presso un gruppo di stavoli, incontriamo Antonietta e Dario, attuali gestori del rifugio Giaf. Anche loro hanno pensato di sfruttare la bella giornata e sono a spasso con due amici e con una new entry a quattro zampe. E' una delle sue prime escursioni ma conoscendo la passione per la montagna dei suoi padroni, sarà la prima di una lunga serie...