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    Sentiero Naturalistico del Gorgons da Taipana
    Prealpi Giulie
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SentieriNatura
I percorsi di SentieriNaturaA36

Sentiero Naturalistico del Gorgons da Taipana

Avvicinamento

Dalla strada statale n.13 Pontebbana, all’altezza di Reana o Tricesimo ci si dirige a destra in direzione di Nimis. Dal centro del paese si seguono le indicazioni per Torlano e Taipana uscendo verso nord, lungo la strada che si immette nella angusta valletta del torrente Cornappo. Si continua a fianco del corso d’acqua fino al bivio per Taipana dove si devia a destra. Dopo un paio di tornanti la strada raggiunge le prime case di Taipana. Proprio di fronte alla Casa Famiglia, un cartello indica a destra l’inizio del sentiero del Gorgons (m 478, parcheggio lungo la strada).

Descrizione

Ci si incammina lungo un prato nella direzione indicata dal cartello innestandosi quasi subito a destra su una pista forestale che si allontana dal paese. Dopo pochi metri un cartello indica, ancora a destra, la brevissima deviazione necessaria per osservare la cascata dello Slokot: un salto d’acqua alto una quarantina di metri che interrompe il corso del torrente Lieskovac. Una serie di gradini in legno ed un cavo passamano conducono in pochi minuti al piccolo belvedere affacciato direttamente sulla forra. Ripresa la pista la si abbandona dopo poco per imboccare il sentiero segnalato che scende sulla destra nel bosco (segnavia CAI e bolli azzurri). Si cala in diagonale aggirando un costone roccioso ed andando poi ad intersecare un impluvio caratterizzato dalla presenza di un grande masso. Da una schiarita nel bosco appare evidente che, in lenta discesa, ci stiamo progressivamente innestando nel vallone del rio Gorgons. Ed infatti in breve ci ritroviamo ad osservare da vicino il torrente in un punto in cui questo forma alcuni salti d’acqua. Una serie di gradini lungo un camminamento un poco esposto (cavo) ci conduce al ponte in località Seroka Dolina. La robusta struttura in legno e metallo consente di passare sull’altra sponda in un punto particolarmente suggestivo della forra. Il passaggio tuttavia è necessario solo se desideriamo tornare direttamente a Taipana utilizzando il sentiero e la pista che si trovano sull'altro lato della valle.
Se fino a questo punto il sentiero è risultato percorribile da tutti senza particolari difficoltà, da qui in poi ha inizio il tratto più articolato ed interessante. Si tralascia quindi a destra il ponte e si prosegue sullo stesso lato seguendo le segnalazioni ed una freccia rossa su un un sasso. Si risale per un tratto il corso del torrente e poi lo si guada attraversandolo alcune volte fino a giungere ad un evidente restringimento. Il greto poco più avanti si impenna decisamente formando alcuni salti d’acqua che devono essere in qualche modo evitati. La traccia, quindi, si inerpica a destra su terreno consolidato da gradini e rinforzi in legno. Poco oltre il sentiero interseca anche lo sbocco di un canale secondario che più in alto appare ingombro di massi e chiuso a destra da una verticale parete. Una diagonale assicurata da un lungo spezzone di cavo consente di attraversare un ripido pendio oltre il quale ci si riaccosta nuovamente al greto principale nel punto in cui il rio Gorgons riceve le acque di un piccolo affluente. Un guado del tutto semplice in un punto in cui l’acqua scorre tranquilla ci porta per l’ultima volta sulla sponda dalla quale siamo arrivati. Con un piccolo ponticello in legno (in cattive condizioni) si supera un tratto franato ma siamo giunti ormai alla conclusione delle difficoltà in quanto i segnavia ci portano sulla sinistra orografica allontanandosi definitivamente dal greto del rio Gorgons.
Ha inizio ora una salita a regolari tornanti su un marcato sentiero all’interno di un bosco formato prevalentemente da faggio, acero di monte e qualche abete bianco. Avvicinandosi alla parte alta il percorso si fa più scosceso andando infine ad innestarsi sul sentiero che taglia le pendici del monte Zisilin . Data la vicinanza si consiglia senz’altro di includere nell’escursione anche la traversata della piccola vetta salendo per il sentiero principale e scendendo lungo il ripido versante orientale. Si prende quindi a destra percorrendo una rampa protetta da una staccionata. Il versante boscato in questo punto è ripidissimo ma il sentiero ci porta in breve su un comodo spallone dal quale mancano ormai solo pochi metri alla vetta. Ignorata la prosecuzione del segnavia verso passo Tartoria si risale il pendio boscato sommitale uscendo sulla piccola radura di vetta (m 957, grande croce con campana). Qui si apre una bella visuale sulla pianura e su alcune vette delle Prealpi Giulie, a dire il vero un poco disturbata dalla vegetazione.
Per la discesa possiamo utilizzare il sentierino attrezzato che cala sul versante orientale e che inizia proprio dietro la croce. Un cavo passamano continuo ci permette di scendere agevolmente lungo un ripido versante, tra balze erbose e qualche roccetta. Più in basso un paio di staffe facilita la discesa di alcuni piccoli gradini poi la pendenza si attenua ed in breve ci si innesta sul sentiero del ritorno a poca distanza dal bivio incontrato in precedenza. Pochi metri dopo, ad un cartello, si lascia a destra la deviazione che scende a Nongruella e si prosegue seguendo le indicazioni per Taipana. Al bivio successivo ci si tiene ancora a sinistra iniziando la discesa nel fitto bosco che caratterizza le pendici del monte Namlen. Oltrepassati due impluvi asciutti si incontra un ultimo bivio dove occorre nuovamente tenere la sinistra, iniziando a calare a svolte. Dopo avere oltrepassato un piccolo ricovero in pietra ha inizio una lunga mezza costa che ci condurrà ad intersecare altri greti e boschi di varia formazione. Con percorso sempre vario, assecondando le numerose pieghe della montagna, si perviene ad un costone panoramico (breve passamano metallico) dove la visuale si apre nuovamente sulle alture circostanti. Aggirata la dorsale si riprende a scendere oltrepassando un ultimo greto ed immettendosi su una comoda mulattiera lastricata. Il sentiero si esaurisce presso le case di Taipana dove ci si tiene a sinistra uscendo sulla strada principale a poca distanza dal punto di partenza.

Avvertenze

Il percorso è scarsamente mantenuto e pertanto richiede autonomia nell'orientamento e spirito di adattamento. Escursione assolutamente da evitare con terreno scivoloso o ghiacciato.

Questa descrizione e la relativa scheda di approfondimento sono disponibili nel volume I Sentieri dell'Acqua
Escursione
Mese consigliato
Aprile
Carta Tabacco
026
Dislivello
600
Lunghezza Km
8,1
Altitudine min
434
Altitudine max
957
Tempi
Dati aggiornati al
2017
I vostri commenti
  • 16/12/2018 Percorso il 16/12/2018 fino alla cima del Monte Zisilin. Il tracciato è in buone condizioni, ripulito da vecchi e recenti schianti. Semplice fino alle cascate Šeroka Dolina, diventa poi un tracciato per EE a causa della natura “selvaggia” del terreno. Buone camminate a tutti. Bepi (Cividale).
  • 20/04/2018 Fatto, oggi. La parte del sentiero lungo il Gorgons è davvero bellissima! C'è una ottima luce sotto i faggi, ideale anche per foto a lunga esposizione all'acqua! Una bella atmosfera. Purtroppo ci sono molti alberi caduti lungo il primo tratto (conviene passarci attorno).
  • 08/06/2017 Parpol sa che in certe zone in questo periodo le zecche proliferano. Parpol è un testone e ci va lo stesso. Non fate come Parpol.Ritirata strategica dopo 40 min e 20 zecche. Il sentiero comunque sembra molto bello, tornerò senz'altro quando le bestiacce saranno andate in letargo.
  • 01/04/2017 01/04/2017-Oggi primo di aprile, dopo la serata al Caffè del Venerdì di ieri sera, ripercorso l'anello del Gorgons da Taipana. Si presenta in ordine, schianti ripuliti, segnavia bianco rossi, fioriture primaverili e prime foglioline sugli alberi.
  • 11/03/2017 Percorso l' 11 marzo 2017, come da Sentieri Natura con deviazione sulla vicina dorsale delle Zuffine ( monti Cripia e Namlen), consigliabile se buona visibilità. Confermo itinerario da percorrere prima dell' esplosione primaverile della vegetazione e durante un periodo secco. Tutto ok, ottima gita.
  • 04/01/2017 Escursione effettuata oggi 04/01/2017, come da puntuale descrizione di S.N. Tutto il percorso risulta ripulito ed abbondantemente indicato dai SV CAI. La completa assenza di precipitazioni atmosferiche da oltre un mese rende il tracciato affrontabile senza particolari difficoltà anche nei tratti più impegnativi. Potrebbe diventare pericoloso in caso di terreno scivoloso. Forse il periodo adatto è proprio ora, prima che i rovi invadano nuovamente il sentiero e finché il terreno è asciutto. Merita veramente il suggestivo tracciato lungo il rio Gorgons che si guada più volte; è veramente ripido il tratto che dal greto del rio porta in cima al M. Zisilin (esteso panorama). Per la discesa, superato il tratto iniziale attrezzato con cavo che richiede solo un po’ di forza nelle braccia, il percorso è del tutto tranquillo. Buone camminate a tutti. Bepi (Cividale).
  • 11/06/2015 Un'esperienza da dimenticare su un sentiero dimenticato.Purtroppo.Ho seguito il giro come da guida "I sentieri dell'acqua".Siamo all'inizio dell'estate e la vegetazione si sta mangiando buona parte del percorso, cima Zisilin compresa.All'inizio tutto ok. Non sarà mica un pò di erba alta a disturbarci, no?Poi si arriva alla deviazione per la cascata. Il cartello inchiodato all'albero che la indica, è distrutto ma la traccia che scende è in buone condizioni. Il panorama potrebbe essere migliore: dei nuovi alberelli stanno occludendo la visuale verso la cascata. Peccato.Più avanti, quando bisogna abbandonare il corso d'acqua per puntare verso la cima, seguire la traccia è piuttosto difficoltoso a causa degli alberi caduti qua e là. Ci vuole un pò di intuito ed esperienza...Poi, fino alla cima, nessun problema.Il sentiero invece che rientra a Taipana, in più punti è una vera e propria battaglia tra rovi e ortiche.Mai più.O forse d'inverno...
  • 09/03/2015 Il troi das Gorgonis.. se le minacciose e quasi omonime figure della mitologia greca avessero percorso questi anfratti, avrebbero inevitabilmente cambiato la loro personalità utilizzando il oro poteri al contrario, mutando i sassolini in gemme colorate. Forse è andata così. Un tappeto violaceo introduce alla vivace cascata dello Slokot. Il frammento del cartello pare indizio per complicati anagrammi. Giungo al ponticello già bello perso. Mi sono apparse metà delle fioriture che ho riconosciuto nella giornata. Sedici in tutto (16!) Un’esplosione di vita. La dolcezza che rallentava i passi si fa divertimento puro. Il commento di SN resta nella tasca, non so neanche se e quando devo allontanarmi dal greto che continuo a percorrere di pietra in pietra. Ogni saltello un sorriso, mentre i raggi del sole solleticano le guance. Poi torna il bosco. Oscuro, serioso, fino a scollinarlo e trovar tutto bell’e illuminato. Due mondi. Di nuovo il greto e via! Scorgo il ponticello di legno da sotto, ma ormai son preso da un entusiasmo impulsivo. Al salto di roccia prendo per il ripidissimo canalone fogliato di destra, più impegnativo del previsto. Ma è ancora un gioco. Riprendo il troi, salendo verso la vetta mi attirano degli splendidi funghi a semicerchio con lievi tonalità grigiastre a guarnir l’arancio acceso. La piana è sfumata dalla foschia ma poco importa, dalla mattina ho in mente un allungo sul Namlen e sul Cripia per celebrare il giornatone, certo, ma soprattutto per trovarmi faccia a faccia col Gran Monte. Le Zuffine, per quanto piccole e poco calpestate, rappresentano un balcone migliore degli alti e famosi vicini. Qui la dorsale si divora quasi tutta con lo sguardo. Vorrei piangere, ridere, abbracciar fisicamente quella muraglia erbosa, ma non sono solo e mi trattengo a stento. Il Kanin fa capolino proteggendosi con qualche nuvola dal sole che scalda. Scendo malvolentieri verso il Cavallo. Voglio curiosarne la cima ma dalla sella cambia la musica. Il cocuzzolo boscoso è devastato. Raso al suolo, è tutta ramaglia contorta. Che fatica percorrere quei pochi metri fra flebili varchi, prove di limbo e unghiate arboree! Da sopra, il panorama è ingoiato dai pochi alberi rimasti in piedi. Ritorno alla sella individuando una comoda traccia che diparte in discesa verso sud, portando alla strada asfaltata. La percorro per poco individuando in un tornante, sulla sinistra, una fettuccia che indica il sentiero che si ricollegherà più in basso a quello del ritorno a Taipana. Prima, seguendo la linea della dorsale che sembra finire in pochi metri ma che continua imperterrita a sorpresa, poi svirgolando a destra. Gli ultimi metri del troi son tappeti colorati che sciolgon l’animo e riempiono le narici. Itinerario multiemozionale, dolce, salvadi, divertente. Un appagante saluto alla primavera.(06.03.2015)
  • 20/07/2014 Primo percorso per me, con la mia famiglia (moglie e due bimbi di 8 e 6 anni). Partiti dal paese di Taipana, percorso l'anello in senso antiorario. Il sentiero all'inizio è pulito ma appena si entra nel bosco ci son parecchi rami e punti pericolosi (percorsi ristrettisi causa, credo, piogge con affianco il vuoto -tenete conto dei due bimbi-)Bella la passerella sulla cascata (a circa 1,5km da Taipana), ma lì abbiamo perso il sentiero; segnali non se ne vedevano, ne per terra, ne sugli alberi, e seguendo la traccia del programma, ci inoltravamo in zone completamente inagibili.Alla fine, abbiamo preferito tornare indietro -forse era un percorso troppo difficile per due bambini piccoli!- Peccato!
  • 15/04/2013 Ho effettuato l'escursione con un mio amico domenica 14 aprile 2013. Giornata di sole splendido che faceva seguito a un periodo di pioggia.In generale l’ambiente è molto bello, con presenza di acqua e un magnifico sottobosco fiorito. All'inizio dell'escursione abbiamo intravisto anche un capriolo.Il bosco però non è curato da anni! Alberi caduti e rami dappertutto.Durante l’andata, dopo il tratto del torrente, quando ci si addentra nel bosco e inizia la salita, il sentiero, forse poco frequentato, non è ben marcato e ci si deve spesso fermare per cercare i segni bianchi e rossi del Cai che a volte si trovano su alberi caduti.Inoltre se il terreno è pregno d’acqua risulta essere molto scivoloso e di conseguenza non è sempre agevole attraversare il torrente.Il sentiero del ritorno è bellissimo, dolce ed esposto al sole.In totale l’escursione è durata dalle 9.30 alle 13.00 per l'andata e dalle 14.30 alle 16.45 per il riorno. Con qualche pausa per fotografare.Ah, per chi volesse la brioche fresca prima di iniziare l’escursione, se la porti da casa perché il bar del paese ne ha solo di confezionate.
  • 22/10/2009 Sentiero di altro tipo: Sentiero Gorgons Monte Cisilin. Taipana Cisilin sentiero Gorgons. Vi segnalo che il sentiero in oggetto è interrotto in vari punti da caduta alberi, anche di grandi dimensioni pertanto rimane difficoltosa la percorrenza. stefanoanzil@yahoo.it
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  • Cascate Šeroka Dolina
    16/12/2018 Cascate Šeroka Dolina
  • Ponte sul torrente Gorgons in loc. Šeroka Dolina
    16/12/2018 Ponte sul torrente Gorgons in loc. Šeroka Dolina
  • Rio Gorgons in loc. Šeroka Dolina
    16/12/2018 Rio Gorgons in loc. Šeroka Dolina
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