Una coppia di escursionisti, da tempo - come noto a chi segue il presente blog - è in viaggio lungo l'Italia dei rilievi. La direzione è, tutto sommato, dalle Alpi agli Appennini, da nord a sud. Alla fine i due raggiungono la punta dello stivale tricolore, in Calabria. Non solo, ma si spingono fino al punto più meridionale dell'Italia peninsulare. Quando abbiamo cominciato a studiare la mappa della regione al fine di valutare le distanze degli spostamenti ci si è resi subito conto di quanto sia lunga la Calabria e di quanto sia stretto il braccio di terra che divide i due mari, Tirreno e Jonio.
Il viaggiatore lega immediatamente il nome della regione a immagini di spiagge e mari blu. In effetti, la costa tirrenica che abbiamo visitato, da Scalea scende con una ininterrotta linea sabbiosa; stessa caratteristica che si ritrova sulla costa jonica. Assieme alle spiagge, le zone pianeggianti costituiscono però solo il 9 per cento del territorio, per il resto coperto da estesissime aree boschive e composto da zone collinari e montuose. Infatti, dai paesi della costa, lasciato il lungomare, le strade iniziano immediatamente a salire! Non me ne vogliano i Calabresi se semplifico parecchio per agevolare il lettore, il quale potrà ricercare e trovare approfondimenti geografici più autorevoli altrove. Potrei riassumere scrivendo che al confine con la Basilicata troviamo il lembo meridionale del Parco del Pollino.
01-La Casa del Peperoncino a Orsomarso
02-La Torre di Fiuzzi a Praia a Mare
Al centro si estende l'altopiano della Sila mentre la parte più meridionale è attraversata dal massiccio dell'Aspromonte. Si tratta di Parchi Nazionali, aspetto di grande rilievo che la dice lunga sulle valenze paesaggistiche e naturali di questa regione. In Aspromonte il paesaggio si articola anche nelle caratteristiche fiumare, ampi greti sassosi di corsi d'acqua che lentamente si fanno strada verso il mare Jonio. Dappertutto sono presenti borghi edificati sulla cima di una quota o su speroni rocciosi. Alcuni sono ancora oggi abitati fino nelle strette viuzze dei centri storici, altri ridotti a suggestivi ruderi, attrattiva di fotografi e appassionati di
ghost town.
03-Angolo suggestivo a Scalea vecchia
04-Il fiume Lao
Tutti meritano una visita, tutti regalano sensazioni forti. Vista la loro posizione, tutti offrono vasti panorami. Da tenere presente negli spostamenti l'orografia complessa che rende comprensibilmente tortuose le strade via via piu strette man mano che ci si inoltra nella parte interna. Si è scelta la stagione autunnale in quanto ci è sembrata più consona per le percorrenze a quote medie o medio basse che avevamo in programma. I boschi sono, quest'anno, colorati d'autunno solo alle quote più elevate del Parco del Pollino; altrove la vegetazione è ancora tutta verde e a quote basse si è avvolti dai profumi di erbe mediterranee.
05-Il castello di Gerace
Di seguito troverete il racconto di alcune escursioni più o meno impegnative scelte tra le più note delle due aree che abbiamo visitato. Non tutte presentano indicazioni di percorrenza e spesso gli itinerari seguono piste e sterrate con brevi tratti di sentiero. Lasciatevi aiutare dal tracciato GPS anche per raggiungere il punto più conveniente per l'inizio della escursione. Durante la nostra permanenza in Calabria non abbiamo incontrato alcun escursionista in montagna, neppure nei giorni festivi o nei luoghi più descrivibili come turistici. Probabilmente ottobre è un mese ancora poco utilizzato per salire sui monti o forse semplicemente il caso ha voluto che fossimo soli nelle nostre esplorazioni. Per finire, restando in tema di pubblici esercizi, un plauso riconoscente all'ottima qualità del caffè degustato nei più svariati locali.
06-La fiumara Amendolea
07-Gli occhi del geco