Avvicinamento
Da Majano o San Daniele del Friuli si seguono le indicazioni per Forgaria attraversando il Tagliamento sul ponte di Cornino. Sull'altro lato si seguono a destra le indicazioni per Trasaghis raggiungendo Somp Cornino dove si inverte la direzione imboccando a sinistra la strada che sale a Forgaria. La si percorre per circa 400 m fino ad individuare l'inizio del segnavia CAI n.817 (m 186, piccolo parcheggio in Via della Resistenza). A poca distanza si trova anche il
lago di Cornino con l'annesso centro, entrambi meritevoli di una visita.
Descrizione
D
al parcheggio il sentiero si innalza tra muretti a secco e radure nella rada vegetazione che si sviluppa ai piedi delle aride pendici soprastanti. Ad un primo bivio si lascia a sinistra il sentiero per il Ciuc da la Pale e pochi metri dopo anche una seconda deviazione a destra. Tenendo la direzione per
stavoli Ledrania (segnavia CAI n.817) ci si accosta ad un ghiaione che il sentiero inizia a salire a comode svolte utilizzando una larga mulattiera a gradoni. Tra aprile e maggio fioriscono in questo ambiente gli arbusti dell'
emero,
orniello e del
pero corvino mentre sul terreno abbondano viole,
globularie piccole e
pervinche. Più in alto il sentiero piega a destra per risalire a svolte un ripido costone boscato uscendo sul belvedere di
Somp il Ciuc) (m 600, croce). Il segnavia prosegue a sinistra raggiungendo le vicine case di
stavoli Ledrania dove si abbandona l'asfalto per accorciare un paio di tornanti oltre i quali si è ad un crocevia di strade.
Si tralasciano le due direzioni, destra e sinistra, per proseguire diritti (cartello CAI Piè di Cuar). Dopo pochi metri il segnavia piega a sinistra lungo una comoda mulattiera che in breve raggiunge un nucleo di stavoli. Con qualche saliscendi si attraversano alcuni suggestivi tratti dell'altopiano del
monte Prat, tra estese fioriture di
primula,
erba trinità,
anemone e
colombine. Seguendo con attenzione il segnavia ci si destreggia tra piste ed ampie mulattiere il cui fondo è spesso punteggiato da tappeti di fiori. Si passa accanto ad una casa colonica posta al centro di una grande radura inclinata che si costeggia sulla destra. Dopo un rudere la pendenza per un tratto si fa più marcata ma in breve riprende il traverso che ora corre su un versante boscato assai ripido. Il sentiero esce infine presso l'ultimo tornante della strada che porta in val Tochel. A breve distanza sulla sinistra si può raggiungere un panoramico ripiano affacciato sul
monte Prat e su Cima Pala mentre alle nostre spalle la visuale si sofferma inevitabilmente sulla piramide del
monte Cuar. L'escursione giunge così alla sua estremità settentrionale in corrispondenza del bivio in località Piè di Cuar (m 894, panca e tavolo) dove si trovano anche due piccoli specchi d'acqua. Osservando tra la vegetazione acquatica non sarà difficile scorgere alcuni esemplari di
tritone crestato e
rana verde.
Dal bivio ci si tiene a sinistra costeggiando per pochi metri la bellissima radura della val Tochel, punteggiata di
crochi, ma subito il segnavia lascia l'asfalto per imboccare, ancora a sinistra, il sentiero CAI n.816. Si sale leggermente nel bosco tra grandi affioramenti calcarei, innestandosi dopo poco su una pista sterrata che si abbandona quasi subito a favore di una mulattiera contornata da muretti. Questa scende piacevolmente tra ampie radure e pendii più aperti fino a raggiungere la stretta rotabile asfaltata in località Val della Borgna. Lungo i prati che costeggiano la strada è frequente osservare nella primavera il volo della
cedronella, della
vanessa atalanta e della
vanessa del cardo.
In breve un gruppo di cartelli ci segnala a destra l'imbocco del sentiero n.814. Qui possiamo decidere se completare l'escursione affrontando l'impegnativa discesa in
val d'Arzino oppure proseguire diritti rientrando direttamente a Somp Cornino (vedi variante). Nel primo caso si lascia definitivamente l'asfalto piegando a destra ed affacciandosi in breve sul ciglio del ripido versante che si abbassa in
val d'Arzino. Il sentiero non lo affronta direttamente ma si tiene a destra iniziando a traversare nella boscaglia. Dopo un passaggio un poco esposto sopra alti dirupi il segnavia prosegue nella faggeta alternando qualche ripida discesa a traversi resi scivolosi dalla fitta lettiera. Su traccia via via più marcata si perde quota raggiungendo infine le case di Pert che si lasciano sulla destra (m 365). Il sentiero infatti evita di scendere ulteriormente passando accanto al cippo che ricorda alcune vittime del terremoto del 1976. Si giunge così al cartello che segna l'inizio del Sentiero della Madonna (segnavia CAI n.814), un antico percorso intagliato sulle ripide pendici orientali della
val d'Arzino.
Dopo avere attraversato alcune schiarite, tra splendide fioriture di
erica,
muscari azzurro,
vulneraria e
borrana, il sentiero attraversa un piccolo corso d'acqua poi con qualche saliscendi arriva ad un costone erboso dove si apre una bella visuale sul greto dell'Arzino. Poco dopo la traccia passa accanto a due vecchie abitazioni ma poi prosegue ancora lungamente in quota assecondando le pieghe del versante fino a raggiungere il costone roccioso dove è stata posta l'effige della madonna che ha dato il nome al percorso (libro firme). Da qui si riprende a salire con decisione per aggirare in alto un costone impraticabile. Dopo una lingua di ghiaia la pendenza si appiana ed il sentiero traversa alto sopra una scarpata rocciosa raggiungendo un ripiano boscato dove hanno termine le difficoltà (m 468). Dopo uno sperone roccioso, infatti, il sentiero perde quota nel bosco, passa accanto a due nicchie scavate nel conglomerato e riprende un andamento lineare. Si attraversano i ghiaioni basali della Costalunga colonizzati da una rada boscaglia di
carpino nero ed infine ci si innesta su una stretta pista tramite la quale si esce a Forgaria, in corrispondenza del grande tornante lungo la strada principale. In mancanza di un secondo automezzo ad attenderci, ci aspettano ancora 4 km per ritornare al punto di partenza.
Variante con rientro diretto a Somp Cornino (T)
Dal bivio in Val della Borgna è possibile ritornare facilmente a Somp Cornino evitando la parte più impegnativa sul versante della
val d'Arzino e risparmiando quasi un paio d'ore. In tal caso si prosegue lungo la strada lasciando l'asfalto in località Val dai Poz dove il segnavia CAI n.816 si sposta a destra su una comoda mulattiera. Seguendo le segnalazioni si confluisce su una pista sterrata e quindi nuovamente sull'asfalto uscendo infine presso l'incrocio dell'albergo Monte Prat (m 751). Si prosegue di fronte oltrepassando l'albergo e lasciando sulla destra un primo bivio per Cornino (cartello). Dopo altri 400 m si imbocca la pista sterrata con segnavia CAI n.818 che sale moderatamente sulla destra, iniziando poi a divallare tra grandi doline immerse nella boscaglia. Attenzione più in basso ad abbandonare la pista per seguire sulla sinistra il sentiero CAI che in breve esce su pendici più aperte, punteggiate di
ginepri e
cornioli, e con piacevole traverso si ricollega alla strada che scende a
Ledrania. Da qui si utilizzerà poi il medesimo itinerario dell'andata.
Questa descrizione e la relativa scheda di approfondimento sono disponibili nel volume
I Sentieri dei Fiori