13/09/2020 Federico.S Escursione effettuata il 12/09, con prolungamento ad anello sul percorso geologico del sentiero 632/a. Raggiunta sella Bila Pec deviamo verso destra scendendo lo stretto e ripido canalino, posto alle spalle della casermetta, che porta alla base del Col delle Erbe. La discesa non è affatto facile a causa dell'elevata pendenza e scivolosità, quindi con massima attenzione e senza qualche rischio arriviamo in fondo. Da qui si prosegue in falso piano verso l'abisso Boegan, seguendo ometti e bollini, non sempre visibili con facilità. In poco più di mezz'ora raggiungiamo la conca naturale e l'abisso in uno scenario unico, quasi lunare, tra enormi rocce carsiche scavate nei millenni da pioggia e neve (impressionanti i solchi e le scanalature). Riprendiamo il cammino traversando il ghiaione ai piedi del Canin per risalire e ricongiungerci al sentiero 632 dove svoltiamo a sinistra per chiudere l'anello. Breve deviazione sulla salita ai ghiacciai ma il tentativo si interrompe presto in quanto il sentiero sembra abbastanza compromesso e preferiamo non correre rischi. Da qui il rientro verso la sella sul 632, sempre spettacolare. Dalla sella rapido passaggio all'abisso Novelli per una "ventata" d'aria fresca.
14/07/2020 daniele.russo ATTENZIONE! Il tracciato GPS presente sulla pagina comprende anche la variante per raggiungere la cima del Bila Pec dalla sella... questo tratto NON è di livello turistico, ma piuttosto per E o addirittura EE, considerando i vari canalini che vanno affrontati arrampicandosi, i passi esposti e la roccia friabile. Chi volesse fare una passeggiata più tranquilla può semplicemente tornare indietro una volta arrivato alla sella. A chi piacesse camminare (come a me) può partire da Sella Nevea, prendere il sentiero 635 che parte dalla cabinovia e arriva al Gilberti, e si inerpica in maniera tranquilla nel bosco (ben segnalato, 4 km circa, 700 mt, un paio d'ore a passo tranquillo, livello E). Per tornare indietro si può usare la strada rotabile, giusto per cambiare percorso (anche se i quadricipiti pagano il loro debito!). La conca dove si snoda il sentiero botanico in ogni caso è incantevole, e vale la pena di fare tutta la strada fino a Sella Nevea per arrivare su e godere dell'ambiente naturale, dei fiori e degli stambecchi che vagano sui sentieri. Splendida la vista dalla sella e dalla cima del Bila Pec.
05/01/2015 Walter21 Il 16 Agosto 2014 siamo saliti al rifugio Gilberti in cabinovia da Sella Nevea, il posto è un autentico paradiso anche se la giornata non era sicuramente delle migliori. Purtroppo non abbiamo potuto completare il percorso botanico per la molta neve ancora presente, quindi abbiamo dovuto rinunciare ad arrivare sulla sella Bila Pec ma ci siamo consolati con un ottimo pranzo al rifugio, sarà per la prossima estate.
20/05/2012 sergiopinton1953@tiscali.it signori questo e un vero paradiso consiglio di andarci anche al rifugio
24/08/2011 Alessandro La tranquilla passeggiata si può senz'altro ampliare percorrendo il sentiero geologico: a destra della casermetta di sella bila pec si scende brevemente lungo il sent. 632a, che si segue per un po' ; dopodichè, giunti al bivio col 632, si imbocca quest'ultimo verso sinistra (verso destra si raggiunge invece il bivacco Marussich). Si ritorna così a sella bila pec, da dove si ridiscende al Gilberti. Il dislivello totale è di circa 400 m e i due anellini richiedono 2 ore e mezza-3 per essere percorsi davvero con tutta calma, ammirando lo spettacolare paesaggio carsico dell'altopiano del Canin.