Avvicinamento
Da Tolmezzo si risale il corso del fiume Tagliamento lungo la statale n.52 attraversando in successione Villa Santina, Enemonzo e Socchieve. Giunti ad Ampezzo lo si oltrepassa proseguendo verso la sella di Cima Corso fino a raggiungere il bivio per il
passo Pura dove si lascia l’auto (m 720, comodo parcheggio all’imbocco della strada).
Descrizione
Si percorrono circa 300 metri lungo la rotabile che sale al passo fino ad incontrare sulla sinistra una marcata mulattiera che si stacca proprio di fronte a due abitazioni. Il sentiero è privo di segnalazioni ma si presenta fin dall’inizio largo e ben marcato essendo la via utilizzata in passato dai valligiani per raggiungere il
passo Pura. Si prende così a salire all’interno di un bosco misto a prevalenza di
faggio e
carpino nero raccordandosi dopo poco con un altro sentiero che sale da sinistra. Ad aprile nel sottobosco ancora secco fioriscono il
fior di stecco, la
dentaria a nove foglie oltre alle onnipresenti
primule comuni. Si prosegue a comodi tornanti sulla direttrice di una linea dell’alta tensione incontrando di tanto in tanto alcune panoramiche schiarite che offrono una bella visuale sulla valle del Tagliamento. Con una lunga serie di svolte la mulattiera sale portandosi progressivamente verso ovest fino a confluire a quota 1343 nella strada asfaltata. La si segue per pochi metri fino alla successiva curva per riprendere sulla sinistra la prosecuzione della mulattiera. Oltrepassata una baita si esce sul limitare dell'
ampio pascolo di
malga Pura contornato da un bel bosco di conifere. Senza scendere nei prati si prende a destra riguadagnando la strada principale ed in breve la cappelletta situata sul
passo Pura (m 1428).
Dal passo si seguono le segnalazioni per
malga Pura riprendendo a camminare in direzione sud. Poco prima di raggiungere la malga, che comunque merita una piccola deviazione per la
posizione alquanto panoramica, si imbocca il sentiero CAI n.237 che inizia sulla destra (cartello: Sentiero della Salina). Si risale alle spalle della casera tra
larici ed
abeti rossi fino a raggiungere la dorsale del monte Pura dove si incontra un secondo cartello CAI. Qui inizia la discesa sulle pendici scoscese del monte Tinisuta lungo le quali il sentiero esce gradatamente dal bosco per entrare in una vegetazione più aperta, dominata dal
pino mugo. Bella la
visuale che si apre verso la sella di Cima Corso e la dorsale
Pelois,
Jof, Corno sulle cui pendici si riconosce il tracciato della vecchia pista di discesa. Più in basso il sentiero interseca un grande canalone dirupato che scende dal versante orientale del
monte Tinisa poi compie una larga ansa riprendendo a calare nel bosco di faggio. Seguendo i segnavia si tralasciano alcune deviazioni secondarie quindi si attraversa un rimboschimento di conifere oltre il quale si apre una vasta zona prativa punteggiata di
crochi e
primule odorose. Il segnavia CAI n.237 a questo punto prosegue verso la vicina sella di Cima Corso. Noi, onde evitare un buon tratto di asfalto, possiamo imboccare sulla sinistra un tratturo scavato che si allontana in direzione nord est, attraversa un boschetto dove fioriscono l’
epatica e la
polmonaria, quindi raggiunge il prato dello stavolo Sora Clap. Proseguendo sulla destra del rudere si perde ancora quota attraversando una seconda ampia radura con una piccola costruzione in legno sulla destra. La mulattiera, ora ben marcata, scende a sfiorare la statale n.52 nei pressi della chiesetta di Sant’Antonio. Senza proseguire lungo l’asfalto si imbocca la sterrata che si stacca sulla sinistra evitando quella che sale all’impianto di telecomunicazioni. Percorsi pochi metri, in corrispondenza del divieto di transito, si lascia la strada a sinistra e si prosegue diritti seguendo la direttrice di una linea elettrica. Se la giornata è stata sufficientemente soleggiata in questo tratto è possibile osservare alcune specie primaverili di farfalle tra cui la
cedronella, l’
aurora e la rara
vanessa antiopa. La mulattiera si esaurisce in ultimo sulla strada statale asfaltata che si percorre per breve tratto fino a chiudere l’anello.
Avvertenze
L'escursione ha il suo periodo ideale di svolgimento nei primi mesi primaverili quando la statale del Pura è ancora chiusa per neve.
Questa descrizione e la relativa scheda di approfondimento sono disponibili nel volume
I Sentieri del Bosco