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    Anello del monte Vas da Vinaio
    Alpi Carniche
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SentieriNatura
I percorsi di SentieriNaturaU14

Anello del monte Vas da Vinaio

Avvicinamento

Attraversando Villa Santina in direzione di Ovaro, si imbocca a destra la deviazione per Lauco. Dopo una lunga serie di tornanti si oltrepassa il paese seguendo poi le indicazioni per Vinaio e la forra del Vinadia. Dopo la zona sportiva la strada scende leggermente verso Vinaio dove si può parcheggiare comodamente (m 807, largo spiazzo presso il ponte).

Descrizione

Questa descrizione e la relativa scheda di approfondimento sono disponibili nel volume I Sentieri dell'Uomo
Escursione
Mese consigliato
Dicembre
Carta Tabacco
013
Dislivello
900
Lunghezza Km
16,9
Altitudine min
801
Altitudine max
1403
Tempi
Dati aggiornati al
2007
I vostri commenti
  • 01/12/2022 Percorso come da relazione. Il grande anello attorno al monte Vas si svolge interamente su strada sterrata o asfaltata, per cui in caso di abbondanti nevicate potrebbe diventare una non difficile ciaspolata. Oggi la neve compare attorno a quota 1200, per poi trasformarsi in un sottile e continuo strato in cresta. Bello il panorama dalla cima, spazia in quasi tutte le direzioni. Il sentiero della cresta e' ben segnalato da bolli blu.
  • 02/11/2020 Percorso versione ridotta dell'anello in data 31/10, Pesmolet a f.lla Dolacis e al monte Vas scendendo poi per le pale erbose alla Stella Alpina e a Pesmolet.La cresta del Vas presenta qualche schianto verso la fine, un po' disagevole ma non complicato da superare. La discesa al paese per le pale erbose seppur ripida non è particolarmente problematica e permette di evitare di percorrere a ritroso tutta la cresta
  • 02/04/2019 30 marzo 2019. Compiuto l’anello come indicato nella guida sino alla cima del Vas, ma con variante in discesa. Lungo il percorso abbiamo trovato diversi schianti, grandi e piccoli, ma tutti in qualche modo oltrepassabili. Il più esteso si trova proprio all’inizio, appena imboccata la mulattiera dopo l’edificio della vecchia scuola di Vinaio: l’abbiamo superato passando al di sotto del tracciato e traversando abbastanza lungamente il pendio, per riguadagnare il sentiero appena ne abbiamo intravisto la possibilità. Sboccati sulla pista, l’abbiamo seguita fino a Runchia, raggiungendo poi le luminose e panoramiche case di Pesmolèt, Uerpa e Vas. Guidati da un simpatico cane beige autoctono, abbiamo traversato lungamente e con blanda pendenza il versante est del Vas (qualche schianto singolo sulla pista, nel quale sono stati ricavati dei varchi), per poi proseguire, dopo Forcella di Corce, sulla traccia che passa sul filo del boscoso crinale, ben evidente e con vistosi segnavia blu. Altra zona schiantata tra il Monte di Runchia e il Vas, ma si passa senza troppi problemi. In cima, panorama notevole e prolungato volo di grifoni sopra le nostre teste. Per la discesa ci incamminiamo lungo il crinale sud-ovest e, con pendenza crescente e su erba secca abbastanza insidiosa, raggiungiamo il belvedere con la grande stella alpina; da qui ci caliamo ancora con cautela sui ripidi prati a sud sino ad intercettare la traccia che ci riporta in breve a Pesmolèt. Passando tra le case, imbocchiamo la vecchia mulattiera che scende a Plugna, da dove facciamo ritorno a Vinaio per la strada asfaltata. Percorso discretamente lungo (circa 15 km), ma in buona parte tranquillo, in quanto si sviluppa prevalentemente su piste o mulattiere con pendenze non faticose. Rispetto alla proposta di SN, la variante di discesa dal Vas dal versante sud è interessante - perché permette di chiudere (ed accorciare) l’anello evitando di ripercorrere la lunga cresta - ma va affrontata con prudenza, in quanto si svolge su ripide pendenze ricoperte da scivolose distese di erba secca. Allego traccia gpx. Un saluto a tutti!
  • 28/02/2019 Piccolo anello effettuato oggi, partiti dalle case di vas siamo saliti alla forcella Corce e poi su fino alla cima, confermo quanto scritto in precedenza riguardo gli schianti sopratutto poco prima della cima, scesi lungo il crinale erboso con una lunga sosta alla stella alpina e rientro a Vas. Mandi a duç
  • 17/11/2018 Salito da Uerpa alla stella alpina e poi al monte Vas. Chiuso l'anello verso forcella Corce e strada forestale in direzione della malga Corce. Segnalo nel primo tratto difficoltà ad individuare il sentiero a causa dei molti rami a terra. A nord del monte Vas molti schianti di alberi di alto fusto con qualche difficoltà di aggiramento (aiutano i bolli blu). Anche lungo la forestale di rientro diversi alberi caduti da superare.
  • 29/04/2018 Effettuato in data 28/4, confermo che c'� una parte dell'anello interessata da schianti di alberi che rendono un po' difficoltoso il percorso. Splendido il panorama in cima,come la cresta cui si giunge guidati dalle numerose (fin troppo) segnalazioni. Giretto impegnativo ma poco frequentato, consigliato a persone abbastanza allenate :-) Segnale pressoch� assente lungo tutta l'escursione.
  • 26/04/2018 Saliti sul Monte Vas come da relazione, eccetto che per una variante di discesa dalla cima e quindi di rientro.Nel già lussureggiante Bosco Chiantone una serie di schianti, con le foglie verdi ancora umide di clorofilla, obbligano ad un aggiramento in un unico caso, per il resto il superamento non è complicato.Troppi bolli, frecce e cartelli gialli della forestale lungo la dorsale disturbano la visuale ma per fortuna siamo già sulla prima panoramica quota mt 1374 o Monte di Runchia, dove troviamo un curioso cartello... già visto in precedenza. Continuiamo per saliscendi fino alla cima del Vas, dove è stato posizionato l'ennesimo cartello riportante "Stella Alpina". Attratti da questa novità seguiamo la via indicata dalla freccia, scendendo lungo la cresta sudoccidentale, c'è un tratto ripido quasi un salto ed impreco contro il mal di pancia che mi perseguita dalla mattina, ma sotto sotto sono fiduciosa che questo fuori programma mi distrarrà dalle mie pene. L'Edelweiss, come già menzionata da un precedente commentatore, si trova a ridosso di un pulpito erboso, per essere visibile dal basso, ed invita ad una comoda sosta presso il tavolo con panche. Scendiamo ancora seguendo sempre i cartelli di legno opportunatamente posizionati, che ci guidano a percorrere due traversi a mezza costa dove la traccia, nel primo dei due, non è affatto evidente. Nel bosco pure, addirittura quasi scompare, ma ormai siamo a Pesmolet. Dal paesino, ripercorrendo a ritroso parte del tragitto utilizzato per l'andata, rientriamo a Vas con la piacevole compagnia di una coppia di escursionisti incontrati in cima. Un saluto a Luigino che ci ha osservato dal Col Maior! 25/4/18
  • 19/04/2018 Per me la prima volta. Percorso l'intero anello come da descrizione. Alla fine l'ho definito " il percorso dell'ascensore" per i suoi molteplici sali/scendi che alla fine incidono sensibilmente sul dislivello totale. Percorso sufficentemente segnalato e intuitivo, però ho fatto anche molto uso della carta Tabacco. Veritieri i km. e il tempo di percorrenza, fattori di cui tener presente. Buona vita a tutti
  • 18/12/2016 December 7. Excellent weather. We went up the dirt road to Runchis rather than descending from Vinaio. Following the path to Monte Vas brought nice views to the south and the east. At the summit we decied to follow the ridge and arrived without problems at the edelweiß above Verpa. From here very steep to Verpa. The golden grass does not hold, so it is quite "slippery". Down the road back to the dirt road.
  • 24/01/2016 Si parte da Vinaio con una strana luce e la strada imbiancata, sul rio Picchions si può pattinare, ogni pozza, ogni cascatella son di ghiaccio ghiacciato, la pista è ricoperta di bronzee foglie. A Runchia il solito cane abbaia furioso, a Pesmolet il solito cane invece abbaia contento, distante un micio osserva impassibile ed imbronciato, la solita signora oggi non lavora nell'orto e a Vas le mucche come sempre riposano al caldo della stalla. Quanto mai piacevole la pista e poi su lungo il sentiero che porta alla cima. Ma...già arrivati??? E così scopro che la quota 1374 non è la cima come altre volte mi ha fatto comodo credere, è solamente una quota e c'è ancora da scarpinare prima di poter dire buona cima!
  • 17/01/2016 Percorso l'anello del Monte Vas in versione ridotta partendo dalle Case di Vas. Oggi a Vas si purcite, aria di festa ...... La pista per forcella Corce è rilassante, ideale per mettersi in movimento in questa giornata fredda ma baciata dal sole e dal cielo azzurro. Tra i rami si intravede la dorsale Cuar/Duron con il Sernio che ogni tanto spunta fuori. Da forcella Corce alla cima impossibile sbagliare, i bollini blu sono bolloni. Panorama molto esteso dalla cima. Discesa per Dolacis con l'Arvenis imbiancato in bella vista. A Pesmulet qualcuno che lavora, mentre a Vas si purcita ancora......
  • 06/12/2015 We did this hike today, 06/12/15, counterclockwise. Very nice, technically easy path through the forest, meadows and hills. Unfortunately, the visibility was very poor because of the clouds and fog. There is still almost no snow on the path, just some traces that do not cause any problems.
  • 17/12/2014 Rifatto oggi dopo qualche tempo, la giornata, da bigia che era in pianura è diventata soleggiata a Vinaio, soleggiata e fresca. Vinaio è un cantiere in grande fermento, motoseghe, betoniere, camion, tutto questo in un paese con poche case e parecchi gatti, un grande presepe su un ballatoio…Il rio Pichions rumoreggia, a Runchia una vecchia casa, semidiroccata, ha un materasso all’aria su un balcone, finestre senza vetri e a un cane alla catena da molto fastidio il nostro passaggio e a nulla valgono le nostre parole per rabbonirlo. In cammino verso Pesmulet l’aria si riempie di odori contadini, una decine di capre con qualche piccolo scappa veloce mentre un cagnetto color panna mi guarda e forse si ricorda delle mie coccole; a Vas una stalla con la porta accostata fa intravedere una mucca indifferente; la via verso forcella Corce è lunga ma non mancano occasioni di guardarsi attorno, annusare, rigenerarsi di tutta quella tranquillità. La salita verso la cima del monte Vas è adesso evidentissima: una fila di grandi bolli/quadri azzurro si susseguono fino alla cima, il circo di cime innevate meriterebbe una sosta più lunga ma il venticello pungente ci convince a scendere velocemente verso Dolacis, i ruderi di Dolacis di Sora sono sempre più ruderi ma il tricolore sventola ancora, da lì si gode una bella vista verso il Dauda, cima innevata e croce svettante, discesa a Runchia per pista, assenza totale di veicoli.
  • 25/02/2012 Fatto oggi. La giornata era cominciata male in quanto sono arrivato a Vinaio con 3 quarti d'ora di ritardo rispetto al tempo previsto, a causa dell'interruzione della strada fra Villa Santina e Lauco. La giornata è continuata anche peggio ... quando ho sbagliato sentiero e mi sono intestardito a proseguire nonostante fosse evidente che la direzione era sbagliata. Alla fine, dopo più di due ore, sono tornato indietro e con l'auto mi sono spostato direttamente alle case Vas e da lì, a piedi, sono salito sulla cima del monte Vas, seguendo parte del percorso dell'anello. Alla fine ho camminato per 5 ore e sono arrivato in cima, in fin dei conti non mi è andata troppo male. Mauro.
  • 07/01/2012 fatto ieri tutto il percorso era innevato. Bell'anello che attraversa ambienti diversi. Senza indicazioni importante avere la carta. Secondo me è ideale da fare con la neve.
  • 18/10/2011 Mi dicono che mi piacciano troppo gli anelli, c'è anche chi mi definisce la signora degli anelli, per cui nien te di più ovvio che optare per un percorso ad anello, questo, fatto ieri 17 ottobre.Lungo i tornanti che da Lauco conducono a Vinaio una volpe attraversa veloce la strada, è fulva e la parte terminale della coda è bianca; parcheggio presso il ponte, il termometro indica -3°, cielo terso da inverno. Salgo verso il paese, lo attraverso e a sinistra, in na nicchia dove c'è l'attacco dell'acqua per gli idranti, trovo l'indicazione in giallo del sentiero Ivano Cimenti. I bolli gialli mi conducono al bel sentiero, largo, le foglie secche scricchiolano sotto gli scarponi; giro lo sguardo e ovunque dominano i colori dell'autunno. Il sentiero si abbassa velocemente e arriva alla carrareccia che risalgo per poco, il suono del torrente Pichions riempe l'aria, il ponticello sospeso è inagibile, chiuso, per cui mi si prospetta la possibilità di salire a Runchia per strada o guadare il torrente e ritrovare il sentiero dalla parte opposta. Non mi sorride l'idea di un bagno mattutuino, eventualmente meglio farlo a fine corsa, per cui opto per la carrareccia che si snoda nel bosco. A Runchia lavori di ristrutturazione, due uomini mi guardano che fossi un marziano, saluto, nessuna risposta; dietro l'ultima casa trovo un segnavia, riprendo il sentiero, è bianco di brina croccante, è un bel corridoio, attenzione a terra ai cavi di una teleferica, qualche orticello (cavoli e radicchio ormai congelato) protetto da cartelli "proprietà privata". Risalgo fino ad incrociare la pista che porta a Pesmulet, bel ripiano erboso, soleggiato, qualche casa in ristrutturazione, trattori in movimento, cani scatenati e qualche sonoro mandi. Ecco Vas, donne che lavorano gli orti, scambio di sorrisi e saluti, penso che queste persone siano serene, belle persone; attenzione a non seguire la freccia gialla che indica di scendere a destra, continuio dritta ed imbocco la mulattiera lastricata, i segnavia qui diventano azzurri e compaiono anche i bolli rossi. La mulattiera si fa ampia, è ricoperta da un letto di foglie, sale lungamente fino ad incontrare un vetusto paletto di legno con bollo azzurro che indica di svoltare a sinistra, risalgo per un centinaio di metri fino ad arrivare a Corce e da lì parte a sinistra l'evidente traccia che porta alla cima. I segnavia azzurri e bianco rossi sono sempre ben visibili e posti in alto sugli alberi, nel bel bosco parecchi cartelli gialli mi ricordano che sto attraversando una proprietà regionale. La foresta di Corce è fitta e buia, ma dopo poco ecco lassù un foro di luce, il sole, e sbuco improvvisamente sulla cima del Monte Vas; il panorama se pur limitato dalla vegetazione è bello, belli i cromatismi autunnali, l'assoluto silenzio rende piacevole la sosta al sole. Ridiscendo a forcella Corce e seguendo i bolli gialli giungo ai ruderi di Dolecis di Sopra (bandiera italiana sventolante), passo accanto ad un vecchio osservatorio per la selvaggina, il sentiero si snoda piacevolmente per prati verdissimi fino ad arrivare ad una pista che seguo a sinistra. Dopo lo stavolo di Nava inaspettatamente una macchia di asclepiadi, unica nota di colore vivace, a destra mi infilo lungo il sentiero Cimenti all'inizio ripido ed invaso da ortiche ed erbe alte, poi si slarga, davanti a me 4 alberi sradicati, li scavalco senza difficoltà e in brevissimo arrivo a Runchia. Prima di riprendere il sentiero do un'occhiata a due vecchie abitazioni più sotto, c'è una bella fontana in pietra raffigurante una testa di bue. Il sentiero Cimenti in questo tratto mi pare poco frequentato perchè la traccia è poco visibile ed invasa dai rovi; scendo ripidamente e rapidamente verso il torrente Pichions, arrivo agli argini, il ponticello è inagibile come stamattina per cui è arrivato il momento di guadare. L'acqua è abbondante e scorre veloce, mi creo dei punti di passaggio, me la cavo senza scivolare in acqua, risalgo sulla carrareccia e da lì riprendo nuovamente il sentiero Cimenti fino a Vinaio; è rilassante questo tratto, spendidi scorci sui prati circostanti, colori caldi. Ripercorro a ritroso via Lauco, saluto una signora che coccola due gatti multicolor, mi chiede: bella la passeggiata? Dice di avermi vista la mattina in partenza, ha voglia di parlare, mi racconta di avere 73 anni, di vivere sola, mi siedo a terra accanto a lei, si sta bene alsole, i gatti fanno le fusa, mi indica una stranezza della natura: nel bosco lì davanti a noi si staglia un grande pino con la punta che pare una croce, è effettivamente una croce. Ancora qualche parola, ci salutiamo con un mandi e una carezza ai mici. Che bella persona!Loredana
  • 15/01/2007 Sentiero di altro tipo: Anello del monte Vas da Vinaio. Nella descrizione dell'anello del "monte di Vas da Vinaio" scrivete :"Dopo poco si incontra un ponticello sospeso ancora in ottime condizioni." Cio' era valido a suo tempo. Oggi 14-01-2007 e' sbarrato e si deve guadare il torrente Picchions. Probabile vetusta' della costruzione con assenza di manutenzione. elmasncm@alice.it
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