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16-12-2021 15:31 |
sandra.sentierinatura |
11/12/2021-La salita al monte di Ragogna questa volta è stata fatta partendo dal lago omonimo attorno al quale la pista disegna un anello. Dal parcheggio sud del lago, percorsa la pista che contorna lo specchio d'acqua sul lato est-nord, tenendosi discosta dalle sponde. Si punta poi verso le case di Ca'Farra da dove, su sentiero Cai 813, inizia la salita al belvedere sul costone orientale del monte presso la chiesetta di San Giovanni. Percorsa la cresta (lungo la quale si tocca la cima del monte di Ragogna), il sentiero scende nuovamente a Ca' Farra; si ripercorre un tratto in comune con l'andata e si chiude l'anello attorno al lago. Percorso invernale esposto favorevolmente alla luce.
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08-10-2020 13:57 |
daniele.russo |
Ad oggi il sentiero è discretamente segnalato e mantenuto. Solo un appunto da fare nella parte iniziale: appena prima dello spiazzo del castello di Ragogna, il sentiero viene letteralmente "ingoiato" dai rovi. Con calma e cautela si riesce a passare camminando sui cespugli di spine; qualche volonteroso escursionista potrebbe munirsi di cesoie e ripulire il tratto in questione :) Per il resto il percorso è facile, sebbene un po' lungo, ma probabilmente non adatto a bambini e animali, a causa dei diversi punti esposti in cresta. |
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02-12-2018 10:50 |
sandra.sentierinatura |
01/12/2018 - percorso l'anello del monte di Ragogna partendo dal Castello e ritornandovi. Le vedute sul Tagliamento, rese maggiormente fruibili dalla vegetazione spoglia, mostrano le acque azzurre del fiume. Attenzione ai punti esposti in cresta, protetti da funi. Ben sistemata e di percorrenza piacevolissima la mulattiera di arroccamento sul lato Tagliamento che abbiamo seguito in discesa. Pochi escursionisti e qualche ciclista in mountain bike. Al rientro, ormai al tramonto (in questa stagione il sole cala prestissimo!), il castello viene illuminato dai caldi colori del sole invernale e ci regala la cartolina finale. |
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12-01-2018 19:19 |
ectorus |
Percorso oggi partendo dal castello di Ragogna e ritornandoci ad anello salendo per il sentiero basso (tematico) fino a San Giovanni in Monte e tornando poi seguendo il sent. 813 che segue la linea di cresta del monte. Questo itinerario si sviluppa in 14 km. circa. Percorso bello, vario e interessante a livello storico. Lo consiglio nel periodo invernale o inizio primavera, quando la vegetazione è spoglia e offre maggiori scorci panoramici. Buona vita a tutti |
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07-01-2017 14:35 |
luciano.zuccolo |
percorso il 6 gennaio 2007. ecco il link alla nostra traccia gps. contiene anche il link ad un breve filmato su YouTube. http://m.gpsies.com/map.do?fileId=pbzrcwlrasxpmjfl |
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21-11-2016 21:53 |
giacomino.venturini |
Anello del Sentiero Storico del Monte di Ragogna in notturna 20-11-16. Escursione completa come da relazione. Percorso il primo tratto del percorso all’imbrunire poi, nella parte alta abbiamo fatto diverse soste per ammirare il presepio di luci sotto di noi. Il sentiero largo e sempre ben segnalato ha facilitato questa particolare escursione. Camminare in notturna regala emozioni particolari, ogni cosa si guarda con più attenzione, nel silenzio rotto solo dai versi di numerosi animali notturni, i fasci di luce delle nostre frontali volteggiano nel buio pesto del bosco per scrutare ciò che di giorno è banale. Arrivati al monumento ai caduti, all’interno della chiesetta di San Giovanni in Monte, ardono alcuni ceri, un po’ di nebbia avvolge tutto in un umido e profondo silenzio. Proseguiamo passando anche per l’ultimo caposaldo La Spice e dopo non molto arriviamo a Muris. Qui termina la parte più affascinante del percorso e inizia la noiosa e lunga scarpinata fino al punto di partenza, dove abbiamo lasciato la macchina. |
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17-04-2016 11:21 |
francesca |
Ieri siamo saliti sul Monte di Ragogna utilizzando la mulattiera militare "Las Cenglis" sotto le verticali pareti nord del Monte di Ragogna. Nonostante ci troviamo a pochi passi dalla pianura, residui di frane ghiaiose e gli alberi piegati verso il greto del Tagliamento conferiscono al luogo un aspetto quasi selvaggio di mezza montagna. Una sorpresa l'oasi avifaunistica Parco Maria Teresa: visti i fantasmagorici pavoni in corteggiamento! Il rientro per Las Cenglis, sentiero Cai 813, lungo la cresta esposta a nord ma protetta da un cavetto, si è rivelato molto interessante panoramicamente: incredibile quante cime si possono scorgere da quote così basse mentre ci si entusiasma difronte alle sinuosità del corso del Tagliamento con le sue acque celestine. Consiglio di non sottovalutarne la percorrenza pur trattandosi di un percorso alla portata di tutti, munirsi di bastoncini perchè ci sono tratti ripidi che possono rilevarsi rovinosi in caso di terreno bagnato. |
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05-12-2015 22:52 |
oliver72 |
Percorso oggi, niente da segnalare rispetto ai commenti precedenti. |
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24-11-2014 19:49 |
oliver72 |
Escursione del 23/11/2014 percorrendo la mulattiera “La Cengles”, accompagnati da un simpatico cagnolino che ci ha “guidati” dalla località di Tabine fino alla chiesa di San Giovanni in Monte, dividendo con noi anche cibo e acqua. Bel panorama dal gruppo del Cavallo fino al Canin. |
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23-11-2014 00:00 |
matteo.pauletto |
Percorso il 23-11-14. Giornata splendida che ha permesso di avere dei panorami stupendi sul Tagliamento. Percorsi segnalati a dovere e puliti, adatto a tutti. Mandi! |
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21-11-2014 16:28 |
ectorus |
Percorso ottimamente segnalato, belle panoramiche e interessante per la sua storia. Emozionante camminare lungo le trincee ove in molti hanno dato la vita per nobili ideali. Buona vita a tutti |
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02-03-2014 19:58 |
loredana.bergagna |
Ore 8.39 a Tabine gocce di pioggia, il sentiero si fa largo fra qualche ramaglia e ruscellamenti che si evitano zompettando qua e là; ai piedi del castello di Reunia non vedo le solite capre, ne incontreremo un paio più a monte, lungo la mulattiera di arroccamento e gli occhi cercano e trovano mille colori, è un susseguirsi di ricca lingua cervina, scilla a due foglie, delicati ellebori neri e i più robusti verdi, piccole polmonarie, un unico dente di cane quasi albino tiene compagnia a qualche viola bianca, le vivacissime violette e le grasse primule, la tenace vinca minor e qualche muscari azzurro, e poi ancora tappeti di dentaria a nove foglie, freschi campanellini, gli occhi non sanno dove soffermarsi, le mani non sanno chi accarezzare. Precisa segnaletica guida lungo tutto il percorso con possibili divagazioni, il belvedere è una piacevole sorpresa nonostante la quota e il tempo semi-bigio, il gruppo del Cavallo è lambito da un debole sole. Il sv 813 si fa percorrere ma ogni tanto chiede attenzione a causa del terreno scivoloso, nel recinto dell’allevamento tre silenziosi pavoni guardano e si lasciano guardare, il cavo è di aiuto per arrivare al Cret dal Louf. Per il rientro poco democraticamente scelgo di proseguire lungo il sv 813 passando accanto al bellissimo monumento all’emigrante e alla fontana dei soldati e poi fino a Ragogna un po’ per pista, un po’ per sentiero, ovunque pungitopo di brancottiana memoria in un bosco azzuffato e contorto ma con l’incredibile viva bellezza del muschio che riveste le cortecce come una calda pelliccia.
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