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Monte Plauris - Discesa per la cresta Ovest (per la Cima di Cervada) |
22-07-2014 19:33 |
danieleee |
PREMESSA: voglio descrivere solo il tratto della cresta occidentale che scende dal M. Plauris al Bivacco Coi, che ricordo NON è sentiero CAI ma un meraviglioso tracciato di cresta. Per quanto riguarda la salita al Plauris ci sono molte alternative, io per es. ho scelto quella da Malga Confin. Con questa relazione volevo condivere uno stupendo tracciato che però non essendo molto frequentato, non vi sono molte notizie a riguardo( eccezion fatta per il libro di Mazzillis).
NOTE TECNICHE: le difficoltà della cresta risultano limitate a pochi e brevi passaggi di I° e una parete di soli 3m di II° facilitata dal fatto di farla in salita. Per il resto il percorso si può dividere in due parti: la prima molto rocciosa, la seconda erbosa con il ripido pendio finale in discesa verso il Biv. Coi. Rimane comunque una escursione che richiede buon equilibrio e attenzione sviluppandosi sul filo di cresta. Da intaprendere solo con condizioni atmosferiche buone. |
Allegato: Mappa Plauris.jpg |
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22-07-2014 19:35 |
danieleee |
ITINERARIO: ridiscesi dal M. Plauris si imbocca il sentiero 701 che divalla in Val Lavaruzza, arrivati su una sella poco sotto la cima si punta a risalire la cresta Ovest (non ci sono ne ometti ne bollini). Nella foto si vede il punto sulla sella dove abbandonare il sentiero 701 |
Allegato: IMG_0849.JPG |
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22-07-2014 19:36 |
danieleee |
Ci si arrampica per roccette un pò friabili I°, per poi subito dopo ridiscendere tutta la cresta rocciosa stando attenti a dove mettere i piedi, pendii ripidi da entrambi i lati. |
Allegato: IMG_0865.JPG |
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22-07-2014 19:38 |
danieleee |
Seguendo la cresta si arriva ad un salto impraticabile, ma guardando bene sul versante meridionale si scorge una esile traccia che passa sotto il gradone roccioso. Tornati indietro di alcuni metri ci si cala per canalini articolati su questa traccia di passaggio e in breve si guadagna una insellatura. La foto mostra il gradone appena passato. |
Allegato: IMG_0876.JPG |
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22-07-2014 19:39 |
danieleee |
Si continua su cresta arrivando sul passaggio più delicato (in realtà non molto difficile), da un lastrone (Mazzilis lo aggira per sotto ma io ho trovato più comodo salirlo) si punta a risalire sulla cresta attraverso i 3m di II° inf. leggermente esposto, e si raggiunge quota 1840. |
Allegato: IMG_0874.JPG |
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22-07-2014 19:41 |
danieleee |
Superata l'ultima cima di roccia nuda, ridiscendendo bisogna prestare un pò di attenzione su una stretta cengia che taglia il versante meridionale. Infine si sbuca sulla sella dove un sentiero scende verso il Ric. Bellina ben visibile in basso. Foto: un pezzo di cresta. |
Allegato: IMG_0878.JPG |
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22-07-2014 19:42 |
danieleee |
Adesso il sentiero inizia a compiere numerosi Sali e scendi e la parte settentrionale del percorso è ricoperto da una fitta mugheta. Foto: guardando il M. Plauris.
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Allegato: IMG_0890.JPG |
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22-07-2014 19:44 |
danieleee |
Superando la Cima Cervada (da dove si ammira l'incotro tra il Tagliamento e il Fella) ci si ritrova di nuovo ad un marcato salto. Ci si infila a destra vicino ai mughi in un canalino. Foto: il canalino (I°, molto semplice in verità) appena sceso. |
Allegato: IMG_0901.JPG |
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22-07-2014 19:46 |
danieleee |
Superata anche Cima Somp Selve (con numerosi sali e scendi) si arriva verso la parte finale della cresta. Arrivati sopra l'ultimo salto si nota in basso il Bivacco Coi. Foto: Venzone e il bivacco |
Allegato: IMG_0904.JPG |
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22-07-2014 19:47 |
danieleee |
Si abbandona la cresta e ci si mette su quella esile spalla erbosa che scende (il Biv. Coi va tenuto sullo destra) e si scopre un improbabile sentierino che discende tutta la spalla fino ad arrivare all' allacciamento con il sentiero "Traversata Prealpi Giulie" |
Allegato: IMG_0906.JPG |
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22-07-2014 19:53 |
danieleee |
CONCLUSIONI: come tempi direi 2h e 30min in totale, la ripida discesa finale richiede ben 50 min. Giro nel complesso molto bello e appagante in ambiente solitario. Spero di non avere fatto troppi errori nel comporre questa relazione ma una foto vale più di mille parole. Spero che altri escursionisti come me intraprendano questo magnifico giro. Per chiarementi, foto, info e scambi d'opinione sono a completa disposizione Mandi, Daniele. |
Allegato: IMG_0929.JPG |
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22-07-2014 21:13 |
giuseppemalfattore |
Mitico Daniele !!!Mazzilis è una grande fonte di ispirazione. |
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23-07-2014 09:11 |
marco.d |
Grazie mille per aver condiviso l'interessante percorso. Volevo condividere una riflessione: qual'è il periodo dell'anno migliore per questo tipo di percorsi? mi riferisco in particolare alle condizioni dell'erba nei tratti molto ripidi. La mia impressione è che nella tarda estate e in autunno, quando diventa secca, diventi molto più scivolosa. Forse il periodo migliore è proprio giugno/luglio. Cosa ne pensate? Saluti |
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23-07-2014 16:01 |
danieleee |
Io l'ho fatta i primi di luglio, però ho consumato acqua per via del caldo; autunno secondo me va bene uguale poiché i punti più delicati sulla erba sono due: la discesa dalla cresta per la spalla (se si trova l' esile traccia si calpesta terra e poca erba) e il sentiero "Traversata Prealpi Giulie". Quest'ultimo risulta pericoloso poiché i fianchi del Plauris sono ripidi e qui l erba alta nasconde la traccia e i punti migliori dove mettere i piedi. |
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23-07-2014 18:40 |
radiologo |
Bravo Danieleee io l'ho fatta anni fa partendo da Portis, coi, e poi tutta la cresta scendendo per passo maleet fino a Tugliezzo, era il mese di luglio con meteo perfetto e terreno asciutto. |
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28-07-2014 18:48 |
askatasuna |
Grazie per le splendide foto e per tutti i dettagli! Mi hai ingolosito a dismisura! L'unico freno era un'interpretazione del Mazzilis che me la faceva vedere più complessa e pericolosa di quello che sembra essere. Dettaglio che sottolinea la soggettività dell'andar per monti come nell'interpretare le parole, quindi ben vengano altre preziose visuali che ampino la reale percezione degli itinerari. Maman e grassie inmò! |
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29-07-2014 01:15 |
danieleee |
Figurati è un piacere, io ho trovato più difficoltoso salire sul Plauris poiché il sentiero era franato in alcuni punti. La cresta è veramente bella, si è immersi nel silenzio e nella natura poiché difficilmente si incontrano altri escursionisti. È stimolante anche perché non vi è una vera e propria traccia, anche se la via è ovvia. Se decidi di partire da Venzone devi risalire una specie di canale erboso ripido, sotto la vetta (oltre il dislivello complessivo); mentre se parti dalla malga la macchina non gradirà molto la strada di avvicinamento. |
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04-06-2017 08:22 |
casagrande |
Fatta venerdì 2 giugno 2017, saliti da Tugliezzo e poi tutta la cresta eccezionale la fioritura, un giardino che a dire splendido è riduttivo, arietta fresca per tutta la cresta, ma dall'ultima cima Somp Selve, giù per la ripidissima discesa fino a Portis, abbiamo dato fondo alle riserve di acqua. |
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