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Zouf di Fau da Dierico con le ciaspe

10-03-2014 17:42
claudio.65 claudio.65
Impegnativa escursione invernale su una vetta quasi sconosciuta sul confine fra le valli d'Incarojo ed Aupa.
Allegato: 1 Zouf di Fau.JPG
Zouf di Fau da Dierico con le ciaspe
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10-03-2014 17:51
claudio.65 claudio.65
ACCESSO: Da Tolmezzo prendiamo la SS 52 Bis fino a Cedarchis, dove svoltiamo a destra lungo la SP 23 della Val d'Incarojo e dopo 10 km, al Ponte Foos svoltiamo ancora a destra seguendo le indicazioni per Dierico.
Dopo un'ampia curva a sinistra, valicato il ponte sul Rio Mueia, notiamo alla nostra destra una carrareccia ed un cartello, parzialmente nascosto da una catasta di legna, con le indicazioni del CAI 436 e del Bivacco Mestri.
Allegato: 2 Cartello.JPG
ACCESSO: Da Tolmezzo prendiamo la SS 52 Bis fino a Cedarchis, dove svoltiamo a destra lungo la SP 23 della Val d'Incarojo e dopo 10 km, al Ponte Foos svoltiamo ancora a destra seguendo le indicazioni per Dierico.<br />Dopo un'ampia curva a sinistra, valic
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10-03-2014 17:55
claudio.65 claudio.65
DESCRIZIONE: Parcheggiata l'auto nel piccolo spiazzo, a volte ingombro di legna, nel qual caso dovremo optare per una sosta alternativa, imbocchiamo la pista forestale verso Est costeggiando il torrente.
Allegato: 3 Carrareccia.JPG
DESCRIZIONE: Parcheggiata  l'auto  nel piccolo spiazzo, a volte ingombro di legna, nel qual caso dovremo optare per una sosta alternativa, imbocchiamo la pista forestale verso Est costeggiando il torrente.<br />
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10-03-2014 18:03
claudio.65 claudio.65
Dopo un'ampia curva a destra, notiamo un caratteristico ponte ad arco, accesso pedonale ad alcuni stavoli ubicati sulla sponda opposta.

Allegato: 4 Ponte ad arco.JPG
Dopo un'ampia curva a destra, notiamo un caratteristico ponte ad arco, accesso pedonale ad alcuni stavoli ubicati sulla sponda opposta.<br /><br />
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10-03-2014 18:09
claudio.65 claudio.65
Proseguendo nella camminata, raggiungiamo poco dopo un ponticello piuttosto malconcio con delle indicazioni CAI sulla spalletta.

Allegato: 5 Ponte.JPG
Proseguendo nella camminata, raggiungiamo poco dopo un ponticello piuttosto malconcio con delle indicazioni CAI sulla spalletta.<br /><br />
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10-03-2014 18:15
claudio.65 claudio.65
Valicato il ponticello, su terreno malagevole raggiungiamo un sentierino, contrassegnato dal segnavia CAI, piuttosto esiguo a causa di un franamento non ancora ripristinato, ed in breve sbuchiamo nuovamente sulla carrareccia in corrispondenza della caratteristica ancona del Crist dal Pic.
A questo punto possiamo giungere anche con la carrareccia, tralasciando il percorso sul ponticello, ma il guado seguente sul torrente talvolta risulta difficoltoso a seconda della portata d'acqua.
Allegato: 6 Crist dal Pic.JPG
Valicato il ponticello, su terreno malagevole raggiungiamo un sentierino, contrassegnato dal segnavia CAI, piuttosto esiguo a causa di un franamento non ancora ripristinato, ed in breve sbuchiamo nuovamente sulla carrareccia in corrispondenza della caratt
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10-03-2014 18:20
claudio.65 claudio.65
Dal Crist dal Pic, tralasciando a destra la prosecuzione della pista verso il Bivacco Mestri con il CAI 437 B, imbocchiamo in salita a sinistra il CAI 436, trovando dopo un tratto malagevole a causa di alcuni recenti schianti,la prima neve.
Allegato: 7 Sentiero.JPG
Dal Crist dal Pic, tralasciando a destra la prosecuzione della pista verso il Bivacco Mestri con il CAI 437 B, imbocchiamo in salita a sinistra il CAI 436, trovando dopo un tratto malagevole a causa di alcuni recenti schianti,la prima neve.
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10-03-2014 18:24
claudio.65 claudio.65
Con alcuni tornantini raggiungiamo le radure parzialmente rimboschite degli Stalli Fau, dove alcuni segnavia ci rassicurano sulla giusta direzione.
Allegato: 8 Stalli Fau.JPG
Con alcuni tornantini raggiungiamo le radure parzialmente rimboschite degli Stalli Fau, dove alcuni segnavia ci rassicurano sulla giusta direzione.
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10-03-2014 18:26
claudio.65 claudio.65
Dopo esserci districati nelle ramaglie semisepolte dalla neve riprendiamo un buon sentiero in leggera salita.
Allegato: 9 Sentiero.JPG
Dopo esserci districati nelle ramaglie semisepolte dalla neve riprendiamo un buon sentiero in leggera salita.
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10-03-2014 18:29
claudio.65 claudio.65
Arriviamo quindi presso una fascia rocciosa, dove tralasciando l'evidente prosecuzione di un sentiero in salita verso destra, svoltiamo a sinistra in corrispondenza di un segnavia numerato, e con un tratto malagevole su terreno instabile, ritroviamo poco dopo il sentiero con il solito segnavia biancorosso.
Allegato: 10 Svolta.JPG
Arriviamo quindi presso una fascia rocciosa, dove tralasciando l'evidente prosecuzione di un sentiero in salita verso destra, svoltiamo a sinistra in corrispondenza di un segnavia numerato, e con un tratto malagevole su terreno instabile, ritroviamo poco
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10-03-2014 18:33
claudio.65 claudio.65
Alcuni stavoli abbandonati nel bosco forniti di segnavia, ci confermano la giusta direzione di marcia.

Allegato: 11 Stavolo con segnavia.JPG
Alcuni stavoli abbandonati nel bosco forniti di segnavia,  ci confermano la giusta direzione di marcia.<br /><br />
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10-03-2014 18:35
claudio.65 claudio.65
Raggiungiamo in breve il bivio CAI 434/436 e tralasciando la prosecuzione verso la Forca Zouf di Fau, svoltiamo a sinistra verso la Forca Griffon.
Allegato: 12 Bivio CAI 434.JPG
Raggiungiamo in breve il bivio CAI 434/436 e tralasciando la prosecuzione  verso la Forca Zouf di Fau, svoltiamo a sinistra verso la Forca Griffon.<br />
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10-03-2014 18:38
claudio.65 claudio.65
In leggera salita e con qualche schianto ad intralciare il cammino, sbuchiamo sull'ampia radura del Plan di Muele, punteggiato da vari stavoli,dove possiamo ammirare uno splendido panorama,
Allegato: 13 Plan di Muele.JPG
In leggera salita e con qualche schianto ad intralciare il cammino, sbuchiamo sull'ampia radura del Plan di Muele, punteggiato da vari stavoli,dove possiamo ammirare uno splendido panorama,
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10-03-2014 18:41
claudio.65 claudio.65
Continuiamo quindi in falsopiano verso oriente lungo il CAI 434, transitando nei pressi di un capanno con annesso tavolo di sosta.
Allegato: 14 Capanno.JPG
Continuiamo quindi in falsopiano verso oriente lungo il CAI 434, transitando nei pressi di un capanno con annesso tavolo di sosta.<br />
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10-03-2014 18:44
claudio.65 claudio.65
Poco dopo raggiungiamo anche l'amena radura del Cason di Ciamesot.
Allegato: 15 Cason di Ciamesot.JPG
Poco dopo raggiungiamo anche l'amena radura del Cason di Ciamesot.<br />
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10-03-2014 18:46
claudio.65 claudio.65
La prosecuzione verso la Forca Griffon si ferma però al Rio Matagar, il cui attraversamento si rivela pericoloso a causa dell'altezza della neve e del versante franoso.
Allegato: 16 Rio Matagar.JPG
La prosecuzione verso la Forca Griffon si ferma però al Rio Matagar, il cui attraversamento si rivela pericoloso a causa dell'altezza della neve e del versante franoso.
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10-03-2014 18:49
claudio.65 claudio.65
Non ci rimane che tornare indietro cercando di raggiungere la nostra meta da un'altra via ed al bivio sotto il Plan di Muele, svoltiamo lungo il CAI 436, che dovrebbe portarci alla forca Zouf di Fau.
Allegato: 17 Bivio CAI 436.JPG
Non ci rimane che tornare indietro cercando di raggiungere la nostra meta da un'altra via ed al bivio sotto il Plan di Muele, svoltiamo lungo il CAI 436, che dovrebbe portarci alla forca Zouf di Fau.
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10-03-2014 18:53
claudio.65 claudio.65
Dopo un tratto con qualche buco causato dal ruscellamento, raggiungiamo alcune radure,dove abbiamo uno scorcio panoramico sul Gruppo della Creta Grauzaria.
Allegato: 18 Radura.JPG
Dopo un tratto con qualche buco causato dal ruscellamento, raggiungiamo alcune radure,dove abbiamo uno scorcio panoramico sul Gruppo della Creta Grauzaria.
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10-03-2014 18:56
claudio.65 claudio.65
Nel tratto successivo dobbiamo prestare un pò d'attenzione alla nostra destra, quando il sentiero transita nei pressi di alcuni canaloni franosi originati dagli affluenti del Rio di Vintulins, raggiungendo poco dopo delle indicazioni forestali piuttosto datate.
Allegato: 19 Cartello.JPG
Nel tratto successivo dobbiamo prestare un pò d'attenzione alla nostra destra, quando il sentiero transita nei pressi di alcuni canaloni franosi originati dagli affluenti del Rio di Vintulins, raggiungendo poco dopo delle indicazioni forestali piuttosto d
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10-03-2014 19:03
claudio.65 claudio.65
Seguendo i segnavia,ora sempre più radi, perchè sepolti dall'abbondante strato nevoso, affrontiamo un tratto più ripido.
Allegato: 20 Salita.JPG
Seguendo i segnavia,ora sempre più radi, perchè sepolti dall'abbondante strato nevoso, affrontiamo un tratto più ripido.
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10-03-2014 19:07
claudio.65 claudio.65
Con una svolta a destra affrontiamo ora un tratto veramente impegnativo, dove dovremo valutare se proseguire oltre in quanto le segnalazioni CAI sono quasi invisibili.
Allegato: 21 Salita.JPG
Con una svolta a destra affrontiamo ora un tratto veramente impegnativo, dove dovremo valutare se proseguire oltre in quanto le segnalazioni CAI sono quasi invisibili.
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10-03-2014 19:14
claudio.65 claudio.65
L'evidente e presunta prosecuzione nel bosco verso la forca risulta però pericolosa, vista la ripidezza del pendio innevato.
Allegato: 22 Pendio.JPG
L'evidente e presunta prosecuzione nel bosco verso la forca risulta però pericolosa, vista la ripidezza del pendio innevato.
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10-03-2014 19:17
claudio.65 claudio.65
Ritorniamo quindi indietro per un breve tratto e deviando verso settentrione puntiamo ad un evidente cartello forestale giallo.
Allegato: 23 Cartello.JPG
Ritorniamo quindi indietro per un breve tratto e deviando verso settentrione puntiamo ad un evidente cartello forestale giallo.<br />
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10-03-2014 19:21
claudio.65 claudio.65
Con qualche saliscendi, ritrovando lungo il percorso qualche segnavia CAI, raggiungiamo la recente pista forestale grossomodo alla quota di 1325, dove secondo la cartina Tabacco dovrebbe arrivare il CAI 435.
Allegato: 24 Carrareccia.JPG
Con qualche saliscendi, ritrovando lungo il percorso qualche segnavia CAI, raggiungiamo la recente pista forestale grossomodo alla quota di 1325, dove secondo la cartina Tabacco dovrebbe arrivare il CAI 435.
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10-03-2014 19:27
claudio.65 claudio.65
Seguendola in salita con 4 ampi tornanti, arriviamo al punto di scollinamento verso la sottostante Forca Zouf di Fau.
Evitando di raggiungerla svoltiamo verso sinistra, seguendo in salita alcuni radi segnavia rossi.
Allegato: 25 Segnavia.JPG
Seguendola in salita con 4 ampi tornanti, arriviamo al punto di scollinamento verso la sottostante Forca Zouf di Fau.<br />Evitando di raggiungerla svoltiamo verso sinistra, seguendo in salita alcuni radi segnavia rossi.<br />
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10-03-2014 19:32
claudio.65 claudio.65
Con entusiasmante progressione lungo l'ampia dorsale, arriviamo in breve alla nostra meta odierna.
Allegato: 26 Verso la vetta.JPG
Con entusiasmante progressione lungo l'ampia dorsale, arriviamo in breve alla nostra meta odierna.
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10-03-2014 19:38
claudio.65 claudio.65
La vetta dello Zouf di Fau a 1469 metri, risulta però immersa nel bosco, ma ci offre qualche scorcio panoramico verso la Creta di Aip, il Gruppo del Cavallo e lo Zermula.
Allegato: 27 Vetta.JPG
La vetta dello Zouf di Fau a 1469 metri, risulta però immersa nel bosco, ma ci offre qualche scorcio panoramico verso la Creta di Aip, il Gruppo del Cavallo e lo Zermula.
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10-03-2014 19:44
claudio.65 claudio.65
Soddisfatti dell'obiettivo raggiunto, non rimane che scendere di nuovo nella spoglia faggeta.
Allegato: 28 Discesa.JPG
Soddisfatti dell'obiettivo raggiunto, non rimane che scendere di nuovo nella spoglia faggeta.
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10-03-2014 19:48
claudio.65 claudio.65
Ripercorrendo fedelmente lo stesso percorso fatto all'andata,rientriamo quindi lungamente fino al parcheggio.
Allegato: 29 Carrareccia.JPG
Ripercorrendo fedelmente lo stesso percorso fatto all'andata,rientriamo quindi lungamente fino al parcheggio.
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10-03-2014 20:02
claudio.65 claudio.65
NOTA TECNICA:
Quota di partenza: Ponte Rio Mueia 602 metri
Quota di arrivo: Zouf di Fau 1469 metri
Dislivello: 867 metri
Dislivello reale: 930 metri, calcolando le varie risalite
Tempo andata: 4 ore
Tempo ritorno: 2 ore e 1/2
Tempo totale: 6 ore e 1/2, escluse le eventuali soste
Periodo escursione: Marzo 2014
Cartografia consigliata: Tabacco 018, edizione 2011
Allegato: 30 Bosco Griffon.JPG
NOTA TECNICA:<br />Quota di partenza: Ponte Rio Mueia 602 metri<br />Quota di arrivo: Zouf di Fau 1469 metri<br />Dislivello: 867 metri<br />Dislivello reale: 930 metri, calcolando le varie risalite<br />Tempo andata: 4 ore<br />Tempo ritorno: 2 ore e 1/2
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15-03-2016 12:30
orso.bruno orso.bruno
Siccome sarei interessato a ripetere questa bella escursione, volevo chiedere a Claudio.65 se, con la neve attualmente presente in Carnia, la ritiene possibile ed eventualmente quali potrebbero essere i punti critici del percorso.
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23-03-2016 00:11
claudio.65 claudio.65
Purtroppo non sò dirti l'altezza e la consistenza della neve attuale in zona, ma posso ribadire le difficoltà menzionate nei post dal n°19 al n°23 della relazione.
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16-05-2018 19:54
claudio.65 claudio.65
Attualmente il transito dalla Forca Griffon al Plan di Muele (e viceversa) lungo il CAI 434, non contemplato nella relazione invernale, ma descritto come possibile in un commento datato nella scheda della Casera Forchiutta ed in una richiesta d'informazioni di luigino del 18-02-2014 nel Forum escursioni FVG, appare piuttosto problematico a causa di diversi smottamenti, che hanno compromesso notevolmente l'integrità del sentiero.
Allegato: 31. CAI 434.jpg
Attualmente il transito dalla Forca Griffon al Plan di Muele (e viceversa) lungo il CAI 434, non contemplato nella relazione invernale, ma descritto come possibile in un commento datato nella scheda della Casera Forchiutta ed in una richiesta d'informazio
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16-05-2018 19:56
claudio.65 claudio.65
Il primo franamento s'incontra scendendo nel Bosco Griffon, dove un tributario del Rio Pecol d'Arzila ha eroso notevolmente l'originario tracciato, riducendolo ad un'incerta traccia, da percorrere con cautela in sinistra orografica.
Allegato: 32. Smottamento.jpg
Il primo franamento s'incontra scendendo nel Bosco Griffon, dove un tributario del Rio Pecol d'Arzila ha eroso notevolmente l'originario tracciato, riducendolo ad un'incerta traccia, da percorrere con cautela in sinistra orografica.
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16-05-2018 19:58
claudio.65 claudio.65
Proseguendo lungo il cammino, si transita in una zona interessata da un'ampia frana di pietrisco, dove alcuni provvidenziali ometti, indicano la via migliore fra i sassi a volte instabili.
Allegato: 33. Frana.jpg
Proseguendo lungo il cammino, si transita in una zona interessata da un'ampia frana di pietrisco, dove alcuni provvidenziali ometti, indicano la via migliore fra i sassi a volte instabili.
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16-05-2018 20:01
claudio.65 claudio.65
In corrispondenza di un altro tributario del Rio Pecol d'Arzila, il sentiero è nuovamente interrotto da un'ampia e profonda erosione, ed alcuni ometti guidano verso l'alveo sottostante su terreno friabile e molto instabile.
Allegato: 34. Ometti.jpg
In corrispondenza di un altro tributario del Rio Pecol d'Arzila, il sentiero è nuovamente interrotto da un'ampia e profonda erosione, ed alcuni ometti guidano verso l'alveo sottostante su terreno friabile e molto instabile.<br />
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16-05-2018 20:03
claudio.65 claudio.65
Dal corso d'acqua è necessaria una risalita piuttosto difficoltosa, su un'esilissima traccia, rintracciabile in corrispondenza del tronco immortalato nella foto, aiutandosi dove possibile con le radici affioranti dalla scarpata.
Allegato: 35. Rio.jpg
Dal corso d'acqua è necessaria una risalita piuttosto difficoltosa, su un'esilissima traccia, rintracciabile in corrispondenza del tronco immortalato nella foto, aiutandosi dove possibile con le radici affioranti dalla scarpata.
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16-05-2018 20:10
claudio.65 claudio.65
Raggiunto ed attraversato il successivo franamento del Rio Matagar (descritto nella relazione), arriviamo all'ultimo franamento, nei pressi di un ponticello parzialmente divelto, superabile con un ardito balzo, aiutandosi eventualmente con le radici affioranti dalla scarpata, ormai a breve distanza dai primi stavoli.
Allegato: 36. Franamento.jpg
Raggiunto ed attraversato il successivo franamento del Rio Matagar (descritto nella relazione), arriviamo all'ultimo franamento, nei pressi di un ponticello parzialmente divelto, superabile con un ardito balzo, aiutandosi eventualmente con le radici affio
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16-05-2018 20:17
claudio.65 claudio.65
Alla luce di quanto descritto, posso affermare con certezza che allo stato attuale la percorrenza con le ciaspe del tratto fra la Forca Griffon ed il Plan di Muele (e viceversa), appare sconsigliabile e piuttosto ardua anche nelle altre stagioni dell'anno, agli escursionisti non particolarmente esperti di sentieri dissestati e mal ridotti dagli sconvolgimenti idrogeologici.
Allegato: 37. Plan di Muele.jpg
Alla luce di quanto descritto, posso affermare con certezza che allo stato attuale la percorrenza con le ciaspe del tratto fra la Forca Griffon ed il Plan di Muele (e viceversa), appare sconsigliabile e piuttosto ardua anche nelle altre stagioni dell'anno
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16-05-2018 23:49
luigino luigino
Ringrazio sentitamente claudio.65 per le preziose informazioni e le ottime foto illustrative, inerenti lo stato attuale del tragitto dal Plan di Muele alla Forca Griffon. Anche se i danni subiti dal CAI 434 sembrano ingenti, spero in un futuro ripristino del sentiero in questione.
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17-05-2018 14:24
orso.bruno orso.bruno
Mi associo anch'io ai ringraziamenti sulle recenti precisazioni e vedendo le foto ampiamente esplicative, penso che difficilmente tale sentiero possa venir messo in sicurezza senza ingenti investimenti e manodopera. Secondo me dovrebbe esserne invece segnalata l'inagibilità sia alla Forca Griffon che alla partenza da Dierico.
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