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Monte Scinauz da Passo Pramollo

23-08-2010 00:00
Alessandro Tolusso Alessandro Tolusso
Parcheggiata l’auto nei pressi dell’albergo Wulfenia e del Rifugio Forcello si sale lungo la strada bianca che porta ai verdi della Casera Auering e sempre tenendosi su questa si prosegue passando sotto la Casera For. Giunti ad un bivio (q. 1525) si prende a sinistra e si inizia a salire ripidamente lungo una pista forestale fino al catino sotto il monte Cerchio, qui una serie di frane ha rovinato la strada che comunque rimane comoda da seguire, si giunge così alla sella posta a q. 1697 dov’è posta una panchina e si può godere di un ampio panorama. Si scende ora lungo i resti della strada verso i bei pianori che ospitano i ruderi di Malga Cerchio. A fine discesa esiste una piccola sorgente, prima di berne fare attenzione se ci sono segni di animali la pascolo che potrebbero renderla inquinata. Si prosegue ora sempre verso est lungo un rilassante e suggestivo percorso in falso piano aggirando le pendici meridionali della Punta Lonas arrivando alla selletta di q. 1743 per poi scendere alla Malga Biffil. Da Malga Biffil ci si tiene quasi in quota prendendo una traccia, alcuni bolli rossi su dei massi nel prato danno la direzione giusta. Aggirato il pendio si prosegue verso dei grossi larici morti ed al limite del bosco si continua sulla traccia facendo attenzione a ritrovare dei bolli rossi(vecchia vernice spray) sugli alberi. In bosco la traccia diventa sentiero sempre bollato e comunque facilmente seguibile nonostante alcuni recenti schianti. Fare attenzione ad uno dei primi rughi che si incontrano, la traccia sembra proseguire leggermente in basso invece bisogna risalire lungo la sponda rocciosa per alcuni metri fino ad un bollo su un piccolo larice. Da qui si prosegue facendo attenzione, arrivando in vista della gola, ad avere piede fermo. Da questo punto si attraversano dei canalini di erosione alle volte su ghiaie friabili ed alle volte dure e scomode da scalinare. Si arriva così sul fondo della gola che separa la quota 1892 dallo Scinauz. Presenza di acqua. Il sentiero procede ora verso ovest in piano per poi risalire e portarci (traversando verso est) al primo grosso catino. Seguire sempre i bolli rossi e gli ometti fino al catino superiore dove prima si procede verso ovest mirando alla base delle pareti della cima occidentale e poi si traversa verso est (a metà traverso si dovrebbe trovare l’ultima acqua). Giunti al catino superiore si sale verso il centro della cresta fra le due cime, cresta che si raggiunge per un facile saltino di alcuni metri. Una volta qui, una traccia, inizialmente spoglia, poi invasa dai mughi, porta verso ovest ed alla cima con la bella croce (manca un libro di vetta). Tornare indietro è forse più complesso in quanto in discesa si rischia di prendere qualche falsa traccia fra i mughi che però si esaurisce molto presto. Per quanto riguarda la vetta est non esistono cartelli evidenti di divieto, né recinzioni e la base è oramai dismessa da anni, da notizie trovate in rete esistono solo delle antenne di ripetitori ed una stazione meteo automatica. Unico rammarico e che le installazioni sono piuttosto grandi ed ingombranti e non essendo più mantenute fra qualche anno, causa le intemperie, la cima est sarà ridotta ad un cumulo di macerie e rottami. Per il ritorno si segue lo stesso itinerario. Esistono due possibili varianti per raggiungere Malga Biffil una già presente su Sentieri Natura che prevede la salita da uno dei tornati subito dopo la seconda galleria della strada che sale da Pontebba a passo Pramollo. L’altro invece segue il sentiero 501 che, partendo da Casera Auernig, sale in cresta e passa per il Monte Carnizza, Sella Carnizza, Monte Corona scendendo quindi, senza percorso obbligato, nei pressi dei ruderi di Malga Cerchio. Parcheggiata l’auto nei pressi dell’albergo Wulfenia e del Rifugio Forcello si sale lungo la strada bianca che porta ai verdi della Casera Auering e sempre tenendosi su questa si prosegue passando sotto la Casera For. Giunti ad un bivio (q. 1525) si prende a sinistra e si inizia a salire ripidamente lungo una pista forestale fino al catino sotto il monte Cerchio, qui una serie di frane ha rovinato la strada che comunque rimane comoda da seguire, si giunge così alla sella posta a q. 1697 dov’è posta una panchina e si può godere di un ampio panorama. Si scende ora lungo i resti della strada verso i bei pianori che ospitano i ruderi di Malga Cerchio. A fine discesa esiste una piccola sorgente, prima di berne fare attenzione se ci sono segni di animali la pascolo che potrebbero renderla inquinata. Si prosegue ora sempre verso est lungo un rilassante e suggestivo percorso in falso piano aggirando le pendici meridionali della Punta Lonas arrivando alla selletta di q. 1743 per poi scendere alla Malga Biffil. Da Malga Biffil ci si tiene quasi in quota prendendo una traccia, alcuni bolli rossi su dei massi nel prato danno la direzione giusta. Aggirato il pendio si prosegue verso dei grossi larici morti ed al limite del bosco si continua sulla traccia facendo attenzione a ritrovare dei bolli rossi(vecchia vernice spray) sugli alberi. In bosco la traccia diventa sentiero sempre bollato e comunque facilmente seguibile nonostante alcuni recenti schianti. Fare attenzione ad uno dei primi rughi che si incontrano, la traccia sembra proseguire leggermente in basso invece bisogna risalire lungo la sponda rocciosa per alcuni metri fino ad un bollo su un piccolo larice. Da qui si prosegue facendo attenzione, arrivando in vista della gola, ad avere piede fermo. Da questo punto si attraversano dei canalini di erosione alle volte su ghiaie friabili ed alle volte dure e scomode da scalinare. Si arriva così sul fondo della gola che separa la quota 1892 dallo Scinauz. Presenza di acqua. Il sentiero procede ora verso ovest in piano per poi risalire e portarci (traversando verso est) al primo grosso catino. Seguire sempre i bolli rossi e gli ometti fino al catino superiore dove prima si procede verso ovest mirando alla base delle pareti della cima occidentale e poi si traversa verso est (a metà traverso si dovrebbe trovare l’ultima acqua). Giunti al catino superiore si sale verso il centro della cresta fra le due cime, cresta che si raggiunge per un facile saltino di alcuni metri. Una volta qui, una traccia, inizialmente spoglia, poi invasa dai mughi, porta verso ovest ed alla cima con la bella croce (manca un libro di vetta). Tornare indietro è forse più complesso in quanto in discesa si rischia di prendere qualche falsa traccia fra i mughi che però si esaurisce molto presto. Per quanto riguarda la vetta est non esistono cartelli evidenti di divieto, né recinzioni e la base è oramai dismessa da anni, da notizie trovate in rete esistono solo delle antenne di ripetitori ed una stazione meteo automatica. Unico rammarico e che le installazioni sono piuttosto grandi ed ingombranti e non essendo più mantenute fra qualche anno, causa le intemperie, la cima est sarà ridotta ad un cumulo di macerie e rottami. Per il ritorno si segue lo stesso itinerario. Esistono due possibili varianti per raggiungere Malga Biffil una già presente su Sentieri Natura che prevede la salita da uno dei tornati subito dopo la seconda galleria della strada che sale da Pontebba a passo Pramollo. L’altro invece segue il sentiero 501 che, partendo da Casera Auernig, sale in cresta e passa per il Monte Carnizza, Sella Carnizza, Monte Corona scendendo quindi, senza percorso obbligato, nei pressi dei ruderi di Malga Cerchio.

Note:
Nei prati dopo la malga Biffil viene richiesta una certa abilità nel seguire tracce; il successivo percorso in bosco è ben segnalato, mentre la zona del canalone presenta tratti con terreno friabile ed in alcuni punti un po’ esposto che richiedono assenza di vertigini e piede ben fermo. Alcuni tratti del sentiero dopo Malga Biffil potrebbero rappresentare qualche difficoltà a seguito di grosse precipitazioni. Acqua lungo il percorso noi l’abbiamo trovata nei pressi di Malga cerchio, sul fondo del canalone, l’ultima poco sotto il catino superiore fra le cime est ed ovest. Sulla cima est è presente una base radar militare; per quanto questa sia stata ufficialmente dismessa e smantellata nelle attrezzature, non sappiamo se sia possibile o meno accedervi, quindi per prudenza, se ne sconsiglia la visita.

EMail: alessandro.tolusso@fincantieri.it

Carta Tabacco: 018
Dislivello: 1400
Tempi: Escluse soste da Passo Pramollo a Sella Monte cerchio un’ora e mezza, a Malga Biffil un’ora, al fondo del canalone 40 minuti alla cima un’ora. Totale sola andata 4 ore e 10 minuti. Fra andata e ritorno questo percorso è lungo circa 23,5 km.
Periodo: Luglio 2010
Allegato: Copertina.jpg
Monte Scinauz da Passo Pramollo
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23-08-2010 00:00
Alessandro Tolusso Alessandro Tolusso
01-Malga Auernig alle prime luci
Allegato: 01-Malga Auernig alle prime luci.jpg
01-Malga Auernig alle prime luci
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23-08-2010 00:00
Alessandro Tolusso Alessandro Tolusso
02-Da Malga Auernig verso lo Scinauz
Allegato: 02-Da Malga Auernig verso lo Scinauz.jpg
02-Da Malga Auernig verso lo Scinauz
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23-08-2010 00:00
Alessandro Tolusso Alessandro Tolusso
03-Caratteristici torrioni del Monte Cerchio
Allegato: 03-Caratteristici torrioni del Monte Cerchio.jpg
03-Caratteristici torrioni del Monte Cerchio
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23-08-2010 00:00
Alessandro Tolusso Alessandro Tolusso
04-Salendo alla sella di q 1697 del Monte Cerchio
Allegato: 04-Salendo alla sella di q 1697 del Monte Cerchio.jpg
04-Salendo alla sella di q 1697 del Monte Cerchio
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23-08-2010 00:00
Alessandro Tolusso Alessandro Tolusso
05-Il pianoro di Malga Cerchio
Allegato: 05-Il pianoro di Malga Cerchio.jpg
05-Il pianoro di Malga Cerchio
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23-08-2010 00:00
Alessandro Tolusso Alessandro Tolusso
06-Monte Cerchio dai ruderi della Malga
Allegato: 06-Monte Cerchio dai ruderi della Malga.jpg
06-Monte Cerchio dai ruderi della Malga
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23-08-2010 00:00
Alessandro Tolusso Alessandro Tolusso
07-Scendendo a Malga Biffil con lo Scinauz sullo sfondo
Allegato: 07-Scendendo a Malga Biffil con lo Scinauz sullo sfondo.jpg
07-Scendendo a Malga Biffil con lo Scinauz sullo sfondo
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23-08-2010 00:00
Alessandro Tolusso Alessandro Tolusso
08-Caratteristico abete morto lungo la traccia dopo Malga Biffil
Allegato: 08-Caratteristico abete morto lungo la traccia dopo Malga Biffil.jpg
08-Caratteristico abete morto lungo la traccia dopo Malga Biffil
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23-08-2010 00:00
Alessandro Tolusso Alessandro Tolusso
09-Quota 1892 la gola e lo Scinauz
Allegato: 09-Quota 1892 la gola e lo Scinauz.jpg
09-Quota 1892 la gola e lo Scinauz
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23-08-2010 00:00
Alessandro Tolusso Alessandro Tolusso
10-Cima est ed ovest
Allegato: 10-Cima est ed ovest.jpg
10-Cima est ed ovest
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23-08-2010 00:00
Alessandro Tolusso Alessandro Tolusso
11-Le due cime, la cresta ed i due catini
Allegato: 11-Le due cime la cresta ed i due catini.jpg
11-Le due cime, la cresta ed i due catini
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23-08-2010 00:00
Alessandro Tolusso Alessandro Tolusso
12-Catino inferiore e superiore
Allegato: 12-Catino inferiore e superiore.jpg
12-Catino inferiore e superiore
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23-08-2010 00:00
Alessandro Tolusso Alessandro Tolusso
13-Sul sentiero usciti dal bosco
Allegato: 13-Sul sentiero usciti dal bosco.jpg
13-Sul sentiero usciti dal bosco
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23-08-2010 00:00
Alessandro Tolusso Alessandro Tolusso
14-Sentiero alle pendici dello Scinauz
Allegato: 14-Sentiero alle pendici dello Scinauz.jpg
14-Sentiero alle pendici dello Scinauz
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23-08-2010 00:00
Alessandro Tolusso Alessandro Tolusso
15-Lungo il sentiero guardando verso il monte Cerchio
Allegato: 15-Lungo il sentiero guardando verso il monte Cerchio.jpg
15-Lungo il sentiero guardando verso il monte Cerchio
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23-08-2010 00:00
Alessandro Tolusso Alessandro Tolusso
16-Tratto di sentiero
Allegato: 16-Tratto di sentiero.jpg
16-Tratto di sentiero
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23-08-2010 00:00
Alessandro Tolusso Alessandro Tolusso
17-Dalle pendici dello Scinauz verso il sentiero sotto quota 1892
Allegato: 17-Dalle pendici dello Scinauz verso il sentiero sotto quota 1892.jpg
17-Dalle pendici dello Scinauz verso il sentiero sotto quota 1892
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23-08-2010 00:00
Alessandro Tolusso Alessandro Tolusso
18-Dal catino superiore a quello inferiore
Allegato: 18-Dal catino superiore a quello inferiore.jpg
18-Dal catino superiore a quello inferiore
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23-08-2010 00:00
Alessandro Tolusso Alessandro Tolusso
19-La fitta mugheta della cima ovest
Allegato: 19-La fitta mugheta della cima ovest.jpg
19-La fitta mugheta della cima ovest
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23-08-2010 00:00
Alessandro Tolusso Alessandro Tolusso
20-Croce di cima con vista sulla cima est
Allegato: 20-Croce di cima con vista sulla cima est.jpg
20-Croce di cima con vista sulla cima est
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23-08-2010 00:00
Alessandro Tolusso Alessandro Tolusso
21-La cima est e la dorsale che unisce le due cime
Allegato: 21-La cima est e la dorsale che unisce le due cime.jpg
21-La cima est e la dorsale che unisce le due cime
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27-06-2019 10:56
loredana.bergagna loredana.bergagna
Rispolvero aggiornando questa esauriente relazione, saliti ieri da Passo Pramollo, giornata calda, l'abete morto nei pressi di malga Biffil citato nella relazione oramai è un tronco a terra, ottimo punto di riferimento in fase di rientro, i radi bolli sono oramai sbiaditi, aguzzare bene la vista, qualche ometto aiuta a non sbagliare , tutto il percorso nella zona erosa richiede la massima prudenza, sicuramente vista la natura del terreno la situazione si è parecchio modificata nel corso degli ultimi anni, in alcuni traversi sabbiosi bisogna scalinare, trovata la paretina rocciosa bagnata sia all'andata che al ritorno, per arrivare alla croce bisogna letteralmente aprirsi un varco fra i grossi mughi e non è così difficile sbagliare direzione, è presente il contenitore con il libro delle firme, tre/quattro pagine in nove anni, presente anche il timbro.
E' possibile accedere al tunnel visitato solo per pochi metri, presente trenino a cremagliera che sembra in ottime condizioni, percorso di 24 km abbondanti, confermo l'importante dislivello di 1400 m abbondanti
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